Ancora in marcia per i nostri diritti

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Ancora in marcia per i nostri diritti

04/11/2014 Lavoro Notizie Politica Scuola 2
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AUTUNNO CALDO?roma8nov14

Esagero sempre sulle intestazioni degli articoli, proprio per ironizzare  sulla nostra testardaggine e sulla nostra resistenza, ma anche per  autoironizzare sulla nostra forza.

Malgrado questo reputo che occorre un autunno caldo per uscire  dall’attacco continuo che in questi ultimi 30 anni, dopo la sconfitta  operaia alla Fiat del 1980, e dall’attacco ai diritti del lavoro, il pacchetto  Treu che ha introdotto la precarietà è del 1997 (Treu era al governo con  Dini quando hanno iniziato a discuterlo), la riforma Dini sulle pensioni,  che ha introdotto il contributivo, è del 1995.

Da allora la condizione dei lavoratori è sempre peggiorata di più e non si è avuta la forza di contrastare queste “riforme”/restaurazioni dei diritti, grazie alle mutate condizioni del mondo  e anche all’incapacità dei sindacati di capire il disastro che si stava verificando, per non parlare della loro complicità con qualsiasi governo.

La norma Fornero delle pensioni è figlia di quei padri e del prosieguo di quelle politiche a cui nessuno ha saputo resistere, tantomeno i lavoratori hanno saputo organizzarsi autonomamente.

Eppure un gruppo di lavoratori della scuola, denominatosi Quota96, è riuscito ad organizzarsi da solo, appoggiandosi a strutture informali, dei siti gestiti da singoli lavoratori, anch’essi assoggettati a restare al lavoro per tanti anni, fino a sette.

L’appoggio dei sindacati oltre che risibile, è al limite della presa in giro, fare tessere, affidandosi a un avvocato, sbagliare il giudice a cui rivolgersi.

Un gruppo di coordinamento non sempre autononomo dai partiti, in particolare il PD, a cui ha delegato completamente tutti i passi da fare, nell’attesa messianica che attendere senza disturbare avrebbe risolto il problema.

Nemmeno il rinvio di anno in anno, attuato con proposte di risoluzione in parlamento, evaporate con l’estate e con i diversi governi, ha messo in discussione più di tanto le certezze del gruppo.

Malgrado delusioni e cocenti prese in giro, si continua  a mantenere la fiducia nell’azione lobbystica presso i parlamentari, non appogiandosi anche a iniziative di piazza, più visibili e mediaticamente efficaci.

Il 29 agosto la risposta, con una bella manifestazione, all’ennesimo sberleffo del governo, invece di rafforzare l’iniziativa anche su questo fronte, ha visto il frantumarsi dell’iniziativa tra i diversi gruppi che si stavano unendo per raggiungere lo stesso obiettivo.

E’ invece necessario riprendere oltre i contatti con parlamentari e governo anche l’iniziativa della piazza, per questo dal 5 al 14 novembre, continuando l’azione di lobby iniziata con lettere ai diversi partiti, saremo a Roma per premere con la nostra presenza, per sorreggere l’iniziativa dei parlamentari che presenteranno l’emendamento.

Occorre obbligare il governo ad accettare l’emendamento di Quota96 nella legge di stabilità in discussione al parlamento.

Noi saremo a ROMA, davanti al parlamento, come lo siamo stati per questi anni e continuatamente in quest’ultimo con presidi ogni mese, per chiedere incontri con i parlamentari di tutti i gruppi.

Per questa iniziativa il riferimento è Francesco Vertillo, che ha già preso contatti, il primo, come lui stesso riferisce giovedì 6 con un esperto legale della commissione bilancio, venerdì 7, forse con Boccia, presidente della stessa commissione e siamo in attesa di organizzare altre iniziative con altri parlamentari.

Chi volesse appoggiare queste iniziative, una  presenza di tanti  di noi  a Roma è fondamentale, può telefonare al cellulare di Francesco:

tel_FrancescoV

Serve anche un contributo per il sostegno di coloro che si trasferiscono per più giorni a Roma, chi volesse contribuire, può inviare su PP:

4023600905500783

E non è detto che anche altri settori che si stanno muovendo  non riescano anche loro a rendere questo autunno migliore, caldo, con un ritorno di protagonismo dei lavoratori, come lo è stato Quota96 in questi tre anni di magra e di assenza di grosse lotte.

Abbiamo avuto un ruolo importante in questa fase, non disperdiamolo, senza aver provato fino alla fine di giungere alla meta, con il pensionamento di coloro che ancora hanno tanti anni di fregatura, con timbro Fornero/Monti/Bersani/Berlusconi.

Questo è il comunicato che abbiamo inviato a giornali e TV

Quota 96 resiste e insiste

Noi Quota96 Cobas e Quota 100+, dopo la manifestazione del 29 agosto e il presidio del 30 settembre, abbiamo continuato a tenere alta l’attenzione con le manifestazioni territoriali durante lo sciopero della scuola del 10 ottobre, per ricordare a Renzi, Madia e Giannini quanto promesso ad agosto e per chiedere di inserire nella legge di stabilità la soluzione di Q96.

Siamo in attesa dell’evolversi della vicenda ormai diventata una tragica commedia di frustrazioni e delusioni cocenti, vorremmo pensare che ci sia una reminiscenza nella coscienza di tutti quegli attori, partiti e parlamento, che questa situazione hanno creato.

Sappiamo distinguere tra colpevoli, complici e nostri alleati, per questo la nostra lotta è proseguita in questo periodo e ci stiamo organizzando per iniziative a tutto campo, sia rivolgendosi al governo e ai partiti che lo sorreggono, sia all’opposizione che in questi anni ci ha sorretto.

Abbiamo chiesto a tutti di presentare un emendamento alla legge di stabilità, che malgrado le promesse agostane di Renzi di risolvere la nostra situazione, è evaporata tra altisonanti proclami e sudditanza alle scelte delle solite lobby economiche e accettazione delle regole dei mercati e delle finanze.

Abbiamo chiesto incontri con parlamentari e governo, in questo senso si è svolto un incontro a Piazza del Nazareno, sede del PD, a cui abbiamo partecipato insieme agli esodati.

Nell’incontro, Luciano Cafarelli, in rappresentanza di Filippo Taddei della segreteria del PD, ha affermato che già in giugno il Ministro MADIA ha tentato di risolvere la situazione ma, il MEF glielo ha impedito; che POLETTI aveva stabilito un piano per sistemare la situazione di tutti i precari e noi Q96 ma, il MEF non glielo ha permesso.

Abbiamo consegnato una lettera con la nostra richiesta del pensionamento entro il 31 agosto 2015 di tutti coloro che sono rimasti ancora ingiustamente e fraudolentemente in servizio, ormai numericamente ridotti, grazie al pensionamento ottenuto dalla salvaguardia di coloro che avevano usufruito nel 2011 di premessi parentali ex legge 104 e di coloro che hanno raggiunto i requisiti contributivi previsti dalle nuove norme.

Siamo in attesa che il MIUR pubblicizzi i dati reali sia degli aventi diritto, sia dei costi reali necessari e chiederemo un incontro nell’immediato per ottenerli.

A fronte dei tempi della politica, venerdì è l’ultimo giorno per presentare l’emendamento a favore di Quota96 in commissione Bilancio, continueremo a pressare tutti coloro che in questo senso si sono espressi o che lo hanno già presentato.

Per questo motivo abbiamo deciso di essere presenti in questi giorni a Roma per incontrare i parlamentari, per organizzare conferenze stampa con tutti i partiti disponibili.

Dal 5 di novembre una nostra delegazione sarà a Roma per tutte queste iniziative, pronti anche allo sciopero della fame se non ci saranno risposte al risarcimento che ci è dovuto da tre anni.

Saremo presenti in tutte le iniziative in atto ed in particolare il 14 saremo presenti allo sciopero sociale indetto dai sindacati di base e da altre strutture e parteciperemo ai cortei indetti e al presidio che si terrà nel pomeriggio al MIUR con gli LSU, i precari e i lavoratori.

Abbiamo già in mente di continuare con iniziative nel mese di dicembre prima che la legge di stabilità venga approvata, in questo senso rivolgiamo un appello a tutti i quota96 presenti nel territorio di organizzarsi per sostenere le iniziative in atto e quelle future.

Quota96 Cobas, Quota 100+

MANIFESTAZIONE ROMA PUBBLICO IMPIEGO 8 novembre 2014

La foto accanto al titolo  e’ l’originale di una inserita nella clip, ormai qualcuno si può chiedere se la questione Q96 sia esistita, oppure sono dei fantasmi che girano tra le macerie di uno stato che non riesce a risolvere un problema di facile soluzione.

 

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2 risposte

  1. admin ha detto:

    Una buona notizia è arrivata questo pomeriggio, 42 lavoratori Quota96 di Salerno, con il patrocinio dello Snals hanno ottenuto dal giudice del lavoro di Salerno riconosciuto il diritto di andare in pensione dal 1° settembre 2012, data da cui è iniziata questa storia.
    Il governo e il MIUR hanno l’opportunità di dimostrare che le promesse fatte inn questi anni saranno mantenute, è sufficiente che si rispetti questa sentenza e non si appelli, permettendo a questi compagni di sventura di ottenere il diritto coartato da una politica errata e vigliacca che ha attaccato la scuola, e tutti i lavoratori.
    I tempi della giustizia sono lunghi, questa causa doveva essere discussa il 12 novembre 2013, era stato chiesto un rinvio per aspettare la decisione della Corte Costituzionale, che doveva esprimersi il 19 novembre.
    Come sappiamo la Corte ha deciso di lavarsi le mani.
    E’ passato 1 anno dal 12 novembre 2013, oggi il 3 novembre 2014 questi lavoratori hanno una speranza in più, riuscirà il governo a vergognarsi delle scelte fatte e permettere senza altri alibi che venga riconosciuto questo diritto.

  2. admin ha detto:

    Fondi disponibili:
    residuo settembre 220 €
    Nuovi contributi
    20 € 4 novembre Poste Gadesco Pieve Delmona
    50 € 6 novembre Poste Roccasecca Stazione
    18 € 6 novembre esercente da 9E384
    50 € 7 novembre Poste Forlì 5
    25 € 7 novembre ATM 5233
    50 € 8 novembre Renata a Francesco V.

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