DIFENDERE LE DONNE LAVORATRICI

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DIFENDERE LE DONNE LAVORATRICI

28/03/2014 Lavoro Politica Scuola 0
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I DIRITTI DELLE DONNE QUOTA96

Credo che il commento di Pio,  come l’iniziativa di Pierino (“Salvare la faccia”) sul sito Quota96 ci ha permesso di essere “docenti” (quelli che insegnano agli altri che i diritti si conquistano, che la difesa della scuola e dei diritti si può fare anche da vecchi).
Qualcuno lo definirebbe orgoglio, ma io preferisco dire coscienza dei propri diritti, ribadire che non si possono calpestare le persone.
Sul sito di Antonio c’è un collegamento all’intervento della Ghizzoni al presidio al Pantheon, niente di personale contro il CCQ96, ognuno mobiliti le forze e le alleanze che ritiene più opportuno.
E chiaro a tutti, che le donne sono quelle che in questa situazione di attesa hanno rinunciato, hanno accettato la tagliola della pensione perché non ce la fanno più.
Sermoni ne ho fatto tanti e non voglio almeno adesso insistere, però chiedo alle parlamentari del PD, non solo alla Ghizzoni, perché non vi siete “ammutinate” e organizzate, decidendo che se non passa questa proposta, vi sareste astenute da votare altre leggi? Non ha la stessa importanza di altre sulla parità di genere, proprio perché riguarda le donne, sacrificatesi per la famiglia e adesso costrette a prendere una pensione ridotta di 1/3, non più di 1200 euro.
Sono diventate quasi “esodate”, costrette a vivere con una pensione al limite della sopravvivenza.
Una questione di questa tipo non meritava un agire più deciso?
E’ retorico, ma è una vergogna, perchè non chiedete al MIUR, i dati li hanno, quante donne hanno optato per il contributivo (non chiamatelo opzione donna).
Avete ancora la possibilità di ridare dignità al loro lavoro nella scuola, che non deve essere di complemento al reddito del compagno/marito, ma ha la stessa identica importanza del lavoro degli uomini.
Le donne sono la maggioranza del personale della scuola, ricordatevelo. Sono loro che hanno educato milioni di cittadini futuri, dai primi anni dell’infanzia (docenti quasi tutte donne).
Fate approvare questa legge prima del prossimo anno se volete dimostrare che ci tenete alla parità di genere, altrimenti sono vuote parole, altrimenti state condannando le donne a una vecchiaia non dignitosa del lavoro di queste donne.
Alla Marzana e alla Pannarale e alle parlamentari degli altri partiti che non hanno la maggioranza in parlamento questo mia richiesta credo che sia inutile e le voglio ringraziare, perchè il loro contributo è stato uno stimolo perché si proseguisse e non si rinunciasse in questa assurda pretesa della RdS a mettere in discussione le prerogative del parlamento.

Mi hanno insegnato che la difesa dei diritti dei deboli, migliora la vita di tutti. Non dimentichiamo le lotte che anche le donne hanno fatto per allargare i diritti a tutti.

Domani siamo davanti al MIUR con i precari, dateci la notizia che aspettiamo, un atto di indirizzo, rischia di essere un ennesimo rinvio alle calende greche.

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