Facciamo i conti con il PD!!

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Facciamo i conti con il PD!!

27/06/2014 Lavoro Politica Scuola 3
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IL PD NON AMA QUOTA96!!!

AMA LA FORNERO!!

Avevo iniziato l’articolo precedente (L’impegno della Giannini e quello del PD!!!) pensando che questa lunga e misteriosa saga di Quota 100+ stava per arrivare in parlamento.

Ragionavo con i piedi per terra,  pensando che poteva essere il punto finale in senso positivo o negativo della questione Quota 100+,  traspariva un po’ di ironia, ma era un modo per non voler essere sempre bastian contrario.

Sapevo delle difficoltà che INPS e RdS frappongono, con dati che gli stessi parlamentari ritengono non credibili (basta leggere i resoconti parlamentari della commissione Lavoro), al punto che lo stesso Poletti, si è sentito in obbligo di difenderli, dicendo che lui li assume come veri.

  • Calcoli sovradimensionati sui costi per la salvaguardia (47 miliardi) degli esodati non ancora presi in considerazione, oltre  ai 162 mila delle prime 5 salvaguardie, che se ritenuti credibili allontanano qualsiasi possibilità di poter approvare una legge che tenga conto delle nuove drammatiche realtà create dalla “intelligenza congiunta” di INPS, RdS e Fornero, come dichiarato da quest’ultima.
  • Calcoli sovradimensionati, come lo erano stati i 9 mila presunti lavoratori di quota 100, spacciati come sperperatori di ricchezza nazionale che con la loro uscita dalla scuola avrebbero creato un tale terremoto, da portare lo SPREAD (differenziale dei rendimenti tra stati) italiano a livelli incompatibili e al dissesto nazionale!!!
  • Calcoli sovradimensionati come lo sono i presunti 430 milioni di € in 5 anni necessari per Q100+, in quanto non si tiene conto che ormai ci sono lavoratori che in pensione ci vanno perchè hanno raggiunto le condizioni imposte dalla riforma del 2011!

Ormai i funzionari Inps e RdS, sono la foglia di fico, con cui si proteggono ministri e governo per non affrontare seriamente gli effetti devastanti creati dalla legge sulle pensioni del 2011, su ordine della CE e delle finanze, come lo erano stati prima per applicare i dettati degli stessi personaggi, che vogliono ridurre alla fame le popolazioni e i lavoratori dei paesi che sottostanno a questa loro ideologia del libero mercato, rapace e distruttore di relazioni, vite e territorio.

Complici gli uni, in quanto servi sciocchi, assassini gli altri che, nascondendosi dietro i primi, riducono alla disperazione interi paesi, portando anche al suicidio chi non resiste alla paura o alla vergogna.

Avevo scritto:

“In risposta la parlamentare, on. Malvezzi del PD, tra l’altro dice che il suo partito ” è felice………….e gli è caro”, ne prendiamo atto e non si vuole essere cinici, ma da anni si dice che il problema si sta risolvendo.

  • E qui iniziamo a inserire qualche data, 9 marzo 2014 scrivo:

“Da chiacchiere con alcuni parlamentari, vengo a sapere, che il parlamento aveva destinato, nel 2012, 150 milioni per affrontare questa situazione, essendosi accorti della grave incongruenza.

  • Il 30 marzo, appena avuto notizia della relazione D.G. INPS Nori, tenuta il 26 marzo alla Commissione lavoro, avevamo cercato di analizzare i dati li presentati, dimostrando con calcoli veloci, che a causa delle domande non pervenute, rispetto alla platea prevista, era possibile ipotizzare 47 mila posti potenziali da coprire e un risparmio stimato fino al 2020 di circa 49 miliardi.Il dato era impreciso,per quanto riguarda la cifra, ma per quanto riguarda i posti potenziali si avvicinava alla realta di quanto nel tempo era possibile salvaguardare, basato su dati che si riferivano a una cifra di risparmi, non riferiti alla II salvaguardia, si sapeva però che tra le previsioni di risparmi della manovra Fornero iniziali di circa 20 miliardi di € e quello reali che arriva a 80/90 miliardi secondo la stessa INPS e quindi sembrava una cifra che avesse senso.
Avevamo successivamente cercato di fare conteggi su dati più sicuri, evitando di inserire nel conteggio quelle salvaguardie che ancora erano aperte.
  • Il 7 aprile parlavamo di di 40 mila domande non pervenute, in quanto sarebbero potute arrivare altre domande, e stimato che era possibile ipotizzare un risparmio di 8.547 milioni  al 31 dicembre 2013 e 15.271 milioni al 31 dicembre 2014.
  • Vedi corsivo precedente
  • Il 9 aprile con un’ipotesi più restrittiva, i calcoli dimostravano 13 mila domande non pervenute, non avendo inserito la IV salvaguardia.
Finalmente i dati vengono corretti e si scopre, dati ufficiali dell’INPS, che delle 162 mila domande previste, comprensiva della IV salvaguardia  si è sicuri che 24 mila domande di sicuro non sarebbero più arrivate e che questo comporta un risparmio accertato di 11 miliardi!!!
Intervistato da Libero, oggi 28 giugno, Damiano conferma afferma che ci sono 26 mila (22 mila della II e 4 mila della IV salvaguardia) POSTI RISPARMIATI, da un controllo con altri dati del Ministro del lavoro del 17 giugno e del report del 6 maggio 2014 dell’INPS, i dati vengono aggiornati e sono un po’ diversi da quelli che dice Damiano, in quanto secondo questi dati, la IV salvaguardia ha una richiesta superiore alla platea prevista.
Quindi come vedete siamo di fronte a dati, che nemmeno i parlamentari conoscono bene, in quanto vengono aggiornati ogni mese e  occorre rintracciarli, in questo sono stato aiutato dallo scambio di informazioni con gli esodati, insieme ai quali saremo ricevuti da Poletti, lunedì 30 e il 2 luglio manifesteremo con tre presidi a Roma.
Hanno impiegato meno di 3 mesi per darci ragione, per dimostrare che i nostri calcoli erano più veri di quelli che INPS e RdS dicevano che non potevano accertare, 3 mesi per arrivare a fine giugno 2014, a quasi anno scolastico chiuso.
Con questi risparmi, che non possono più nascondere, volendo fidarsi delle loro valutazioni, si inventano l’ennesima presa per i fondelli a danno di tutti, lavoratori della scuola e esodati.
Riporto da ANSA, del 26 giugno 2014
“Oggi, alla Commissione Lavoro della Camera, l’incontro con il ministro Poletti ha consentito di raggiungere un nuovo obiettivo per altri 32.100 lavoratori ‘esodati’. Con questa ulteriore salvaguardia il totale delle persone che verranno tutelate sale a 170.230, con un impiego di risorse finanziarie superiore agli 11 miliardi di euro. Per fare questa operazione viene utilizzata una parte dei  risparmi della seconda e della quarta salvaguardia, alla  quale vengono aggiunte risorse pari a 137 milioni di euro nel 2015 e 119 milioni di euro nel 2016.”
Si può leggere anche dal resoconto della riunione della Commissione lavoro, nella quale il Ministro Poletti, presenta un suo emendamento, il 1000, cassando le diverse proposte unificate (224 e altre) che dovevano essere discusse il 2 luglio alla Camera, rinviando il problema esodati a tempi da verificare e rinviando il problema dei Quota 96 al prossimo anno, quando si discuterà la Legge di Stabilità 2015.
 Invece di una soluzione che affrontasse in modo serio la questione delle pensioni, a cui avevano lavorato per 1 anno diversi parlamentari, con un gioco delle 3 carte, il ministro ottiene l’ennesimo rinvio alle calende greche, il problema esodati, macchinisti, quota96 e pensionati futuri.
Aumenta il fondo necessario di 256 milioni, aggiunge altri 8 mila posti da salvaguardare, in quanto 24 mila salvaguardati erano già disponibili e così Damiano può rivendicare di essere riuscito a ottenere un risultato e chiudere la discussione che si era aperta al parlamento su una riforma complessiva della legge Fornero!!
A questo punto uno si domanda, ma quando la smettono di giocare sulla vita e le attese delle persone, che credibilità possono avere i vari parlamentari del PD, che si spendono per la causa di Q96 e degli esodati (Damiano, Ghizzoni, Incerti, Gnecchi, …).
  • 256 milioni, tolti da un fondo sull’occupazione, sono più della metà dei fondi di 430 milioni necessari per le pensioni di Quota96, solo la cifra di 137 milioni per il 2013 è quasi uguale a quella necessaria per il 2014 e 2015 per quota96, se aggiungete i 119 milioni del 2016, abbiamo coperto anche il 2017, rimarrebbe da coprire solo il 2018 e il 2019  (circa 180 milioni!) da trovare tra 3 anni!!.
  • nell’articolo riportato si parla che viene presa SOLO una parte dei fondi inutilizzati della II e IV salvaguardia, ergo ci sono ancora  fondi che possono venire utilizzati!
  • quanti sono realmente, perchè non li pubblicano in modo chiaro ed esauriente, dovremmo come al solito spulciare le carte per sapere i dati reali o dobbiamo fidarci di enti che hanno sempre nascosti questi dati con la scusa che non erano ancora accertati?
  • aspetteranno altri 2 anni per decidere che ci sono o meglio li vogliono utilizzare per altri scopi?
E’ chiaro che gli esodati sono in situazione drammatica e non si possono confrontare situazioni diverse, tutte  e due da risolvere, come quella dei macchinisti e di altri!!!
Ogni anno dal 2012 la stessa storia, si inizia con  promesse, si tira avanti, poi arriva il 2013 si arriva luglio, poi arriva settembre, poi arriva dicembre, poi arriva il 2014 e si arriva a febbraio, giugno,  e i parlamentari PD sussurrano:
“tranquilli non vi agitate, ci pensiamo noi, credete ci stiamo impegnando, ormai è sicuro, abbiamo trovato una soluzione: lavorerete 1 altro anno e siate felici e contenti, il prossimo anno vi assicuriamo che….”
Lo stesso ragionamento si fa con gli esodati, con i macchinisti e con chi spera cha la legge Fornero venga cambiata.
Ci hanno sempre detto che non ci sono i soldi e come spesso abbiamo affermato, quando si vuole un fondo specifico si trova, per il terremoto in Emilia era stato quello dei docenti che dovevano andare in pensione, bastava integrarlo!!, appena risolto l’emergenza in Emilia.
Per prendere in giro tutti (esodati, Quota96, macchinisti, …) hanno attinto dal fondo sull’occupazione, con l’impegno di integrarlo con la legge di stabilità 2015.
Ma voi ci credete, che a fine anno quando faranno i conti  e dovranno trovare i fondi per gli 80 euro per il 2015 e si accorgeranno che non ci sono, che faranno integreranno il fondo o aumenteranno i tagli e le tasse per soddisfare le richieste dei vampiri della Commissione Europea!!
L’appello per i presidi di fine giugno diceva”
“Non vorremmo che questa fosse l’ennesima presa in giro a cui siamo stati costretti ad assistere, ne va dei nostri diritti, ne va dell’autorevolezza del Parlamento, ne va della nostra pazienza e della sempre più scarsa fiducia nei confronti delle nostre rappresentanze istituzionali.”
Alla fine di un periodo di grosso impegno sono riuscito a capire anch’io tutte le cifre, non erano esplicitate quelle della II nel report del 7 marzo 204  e avevo preso un abbaglio, e grazie al contributo di Claudio Ardizio, degli esodati, alla fine sono riuscito ad avere dati coerenti e validi.

 

 

Quota 96

Lunedì 30 giugno Venere A. (es. Nazionale Cobas e quota96) sarà a Roma per incontrare, con la delegazione del comitato organizzatore, il Ministro Poletti,  coloro che avessero già prenotato e volessero andare anche o solo il 30/06 possono contattarla scrivendo qui o alla casella email quota96(at)gmail.com

Manifestazioni con 3 presidi

il 2 luglio a Roma

Piazza Montecitorio        Ministero del Lavoro                     MEF
9:00 – 12:00                               Via Veneto 12:00 – 14:00               Via XX settembre 15:00 – 18:00

La montagna ha partorito il topolino

ancora una salvaguardia ed un rinvio alla legge di stabilità 2015

La pdl 224 è stata trasformata in “sesta salvaguardia” con un emendamento del governo. Solo 32.100 saranno salvaguardati per tutti gli altri niente.

La pdl 224 non è più la base per una soluzione definitiva e strutturale per porre rimedio ai drammi che la riforma Fornero ha provocato. Serve un altra proposta.

Il PRESIDIO del 2 luglio chiede con forza

una soluzione per TUTTI

esodati, 15enni, CV ante 2007 , nati nel 1952, opzione donna, quota96 scuola, ferrovieri

Accettiamo la proroga e la salvaguardia al 6 gennaio 2016 e la salvaguardia dei 32.100 lavoratori ma vogliamo tempi certi e definiti per la soluzione strutturale per tutti i lavoratori massacrati dal Salva Italia di Monti-Fornero.

Vogliamo SUBITO chiarimenti dai Ministri sui numeri degli esodati e sui costi forniti il 7 maggio al tavolo Tecnico Politico da DG INPS. Senza di essi si continuerà un balletto che non porterà la SOLUZIONE STRUTTURALE DEFINITIVA neppure nella legge di stabilità 2014 per l’anno 2015 .

SI DEVONO SUBITO TROVARE soluzioni  per i macchinisti ferrovieri , i quota96 e le richieste delle RSUcontroFornero : 60 anni di età e 40 di contributi per la maturazione dei requisiti della pensione.

Comitati Esodati      Ferrovieri ancora In Marcia       Quota 96 Cobas       RSUcontroFornero

comunicato 2 luglio

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3 risposte

  1. admin ha detto:

    APPELLO VENITE AL PRESIDIO IL 2 LUGLIO

    Alla notizia – comunicata oggi pomeriggio via mail a Poletti – (avuti i permessi ) – che il presidio è stato spostato al mercoledì 2 luglio – Poletti mi fa chiamare al telefono dalla sua segreteria alle 19 19 30 – 3 volte – comunicando che riceve una delegazione di 5 persone guarda caso lunedì 30 giugno ore 16 .

    Ho tentato di chiedere l'incontro mercoledì 2 luglio mattina , ma non essendoci Poletti ( diceva la segretaria personale) era un prendere o lasciare .

    Ho preso e ho chiesto e ricevuto una mail di conferma. Ho proposto: Ardizio perché ho chiesto gli incontri , Flore per la Rete , Martella perché rappresenta 2 comitati "romani " e "ex dirigenti" ed è memoria storica ( Flore e Martella sono stati da Poletti il 16 aprile) e Marco Crociati per i Ferrovieri di Ancora In Marcia e Venere Anzaldi per quota 96.

    Gli ultimi 2 nomi per l'impegno per aver aderito con molti loro colleghi al presidio del 30 giugno – poi spostato al 2 luglio – che confermiamo

    La delegazione , è bene si sappia in anticipo chi sono, produrrà testi scritti 1 per gli esodati , 1 per i ferrovieri e 1 per quota 96 – che anticiperanno le richieste di salvaguardia definitiva per le rispettive categorie .

    La Rete si è impegnata a sistemare un doc "breve" già inviato ( con le "nuove info " della sesta salvaguardia e la mancata soluzione definitiva) e a farlo girare ai coordinatori dei comitati entro sabato domenica perché i comitati lo integrino e diano ok .

    Per una volta si ricompone l'unità dei comitati. NON CI SEMBRA POCO CIO' CHE SI è OTTENUTO indicendo il presidio.

    Un incontro di Poletti con una delegazione di 5 persone PRIMA DI ANDARE in Aula alla Camera che resoconteremo.

    Al presidio il 2 luglio molti potranno parlare con parlamentari la mattina , e vedremo di andare poi al MEF a ragionare e sui pullman e tra noi

    Quando usciremo da Poletti racconteremo ai "romani" – e poi a tutti via mail e POST – e ragioneremo che fare il 2 luglio e a settembre – e lo faremo anche ai presidi e sui pullman il 2 luglio con TANTI per organizzarci in modo serio e senza polemiche per il mese di settembre.

    E' IMPORTANTE esserci in TANTI il 2 luglio e esprimere la nostra rabbia , la nostra insoddisfazione per la mancata salvaguardia definitiva che Poletti prometteva da mesi ed anche sulla presa in giro dei numeri INPS che non spiegano – e che la stessa Gnecchi dice andate ai ministeri spiegate i numeri e fateli ragionare perché non ci riescono neppure i parlamentari col Governo , la RGS e INPS.

    Questa è la sfida FARLI RAGIONARE , farli studiare e fargli capire i numeri e i costi "VERI" .

    Non bisogna aspettare settembre – visto che si può iniziare anche il 2 luglio per avere la GIUSTA SALVAGUARDIA spero DEFINITIVA e SPERO ENTRO FINE ANNO – ma MOLTO DIPENDE DA NOI e dalle nostre LOTTE non solo da settembre.

    MI APPELLO A CHI PUO' VENITE AL PRESIDIO IL 2 LUGLIO

    ciao Claudio (Ardizio).

  2. admin ha detto:

    Buongiorno a tutti, vorrei rimarcare un punto della email di Claudio, l’unità.

    Non è solo l’unità dei comitati esodati, è l’unità dal basso dei massacrati dalla riforma Fornero-Monti.

    E’ l’unione autorganizzata di lavoratori di categorie diverse per un interesse comune non basato sul particolare.

    Noi, come quota96 scuola, dobbiamo fare il massimo sforzo per aggiungere al nostro gruppo i precari che sono stati triturati in decine e decine di gruppetti dalle politiche governative avallate dai sindacali concertative in conflitto fra loro.

    • Dovremmo poi, tutti insieme, elaborare una strategia di medio periodo ( considerando per il breve la Salvaguardia strutturale di tutti gli esodati, il pensionamento degli ormai oltre quota 100 della scuola, la definizione certa di un fine lavoro per i ferrovieri) per ricreare un welfare di “fine lavoro” che possa garantire in futuro il non ripetersi dei drammi che la Fornero ha creato, la mostruosità degli esodati, le incredibili stupidità, che sembrano crudeltà volute e forse lo sono, dei ferrovieri e di Quota96 scuola.
    • Penso a un welfare, imposto al governo dal basso, di accompagnamento alla pensione di coloro che perdono il lavoro in età avanzata, con sussidio salariale per la sopravvivenza e contributi pensionistici, ad una ridefinizione dei lavori usuranti (lavorare stanca … scriveva Pavese) e che garantisca ai lavoratori precoci, donne, ed altri soggetti deboli un vecchiaia dignitosa. Per questo deve essere aumentata e usata come tramite di diffusione la rete che si potrebbe avere aumentando sui territori il gruppo di “RSU contro la Riforma Fornero” … magari senza riporre troppa speranza di modificare i sindacati concertativi. Non buttiamo l’esperienza e il seme di questa autorganizzazione appena qualche risultato dovesse, mi auguro presto, arrivare.

    Ci vediamo il 2 luglio! Franco (Spirito)

  3. admin ha detto:

    Ho pubblicato questa comunicazione tra Claudio Ardizio, del comitato esodati, e Franco Spirito di Q96Cobas,avendo chiesto la loro autorizzazione;

    vorrei aggiungere due piccole note, al mio articolo lungo e rielaborato più volte, Claudio conferma quello che diciamo da anni, come dice anche la Gnecchi, calcoli errati, sovradimensionati e a questo punto "inventati" ad arte per un disegno politico per non dovere tornare indietro sulla riforma delle pensioni, come ormai richiesto da tutti.

    L'altro punto importante, abbiamo inviato lettere a non so quanti, tra ministri e parlamentari, compreso Napolitano e mai abbiamo avuto una risposta, questa volta grazie al lavoro comune iniziato con esodati, macchinisti e altri e grazie alla disponibilità dei comitati esodati, saremo ricevuti direttamente dal ministro Poletti a cui potremo far arrivare le nostre richieste.

    Sono passati 3 anni, ed è la prima volta che uno di noi (Rina) potrà consegnare le nostre richieste, comprensivo dell'appello che abbiamo lanciato, con le centinaia di firme, direttamente senza filtri e senza dover perorare la causa attraverso i parlamentari, ad alcuni dei quali arrivino i nostri ringraziamenti per l'appoggio che ci hanno dato, malgrado anche loro si saranno stancati di essere alla mercé di questi funzionari senza vergogna.

    Concordo con le analisi sia di Claudio che di Franco.

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