Fino all’ultimo respiro

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Fino all’ultimo respiro

27/11/2015 Lavoro Notizie Politica Scuola 0
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COPERTURE INSUFFICIENTI PER Q96  E REGALO ALLE LOBBY

Gli anni passano e i superstiti continuano ormai senza tanti sforzi a sperare e  senza più convinzione ad aspettare che in un qualche barlume di reminiscenza il Governo guardi dalla parte di Q96.

Non ci vorrebbe molto, ormai i soldi necessari, come si può vedere dall’ultima missiva che alleghiamo sono poco più di una delle tante mance che il Governo destina alle varie iniziative delle lobby degli amici presenti in Parlamento.

Anno per anno, anche grazie alle leggi sulla salvaguardia e al raggiungimento dei contributi necessari, una buona parte dei Q96 sono usciti dal tunnel dell’attesa vana di un intervento legislativo.

Nemmeno la VII salvaguardia che sembrava finalmente riconoscere il diritto non solo ai Q96, ma anche ai macchinisti e altre categorie, il riconoscimento del diritto acquisito per norme e leggi statuali è svanita, i tempi si allungano e non si vedono prospettive.

Una parte degli esodati inseriti nella legge di stabilità, un’altra parte disconosciuta, macchinisti e Q96 stralciati.

Non è la prima volta, ogni anno la stessa storia, il lavoro voi lo avete dicono sempre parlamentari del PD che per altre cause si sono spesi con più convinzione e con più determinazione di fronte al diktat del Governo. Meglio salvare gli esodati senza lavoro, che insistere su Q96, malgrado tutti i tentativi che anche loro per anni e ultimamente con più solerzia e continuità i partiti di opposizione hanno cercato di approvare.

Di fronte al “principe” meglio subire e accettare le mediazioni al ribasso.

Unica nota su cui riflettere è che per uscire occorre essere esodati, oppure avere avuto familiari con gravi malattie.

Nemmeno il più cinico potrebbe pensare che solo le disgrazie, perdita del lavoro oppure familiari da assistere, ti possono salvare da un lavoro che ti toglie il respiro a un’età che vorresti dedicare per goderti una meritata pensione.

Siamo in un paese cattolico e il giubileo porta soldi, e l’expo è servito per rilanciare in parte l’economia lombarda e farci un vestito di festa, dopo i tanti scandali che quotidianamente colpiscono quasi tutti i partiti, pescati con le mani nel sacco.

E cosa c’è di meglio che finanziare anche gli impianti sportivi per rallegrare lo spirito dei giovani, tanto i vecchi di Q96 possono aspettare!

Noi per non farci dimenticare continuiamo a spedire documenti, non suppliche, chissà se prima del 2019 qualche milione lo troveranno anche per noi?


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Al Presidente del Consiglio Matteo Renzi

Al Ministro MEF Pier Carlo Padoan

Al Ministro PA Marianna Madia

Al Ministro Lavoro Giuliano Poletti

Al Ministro MIUR Stefania Giannini

Al Viceministro MEF Enrico Morando

Al Sottosegretario MEF Pier Paolo Baretta

Al Sottosegretario del Lavoro Massimo Cassano

Al Sottosegretario MEF Paola De Micheli

Al  Sottosegretario Istruzione Davide Faraone

Al Presidente Commissione Lavoro Cesare Damiano

Al Presidente Commissione Bilancio Francesco Boccia

Alla presidente Commissione Cultura Flavia Piccoli Nardelli

 

Quota96 fino all’ultimo respiro

Noi siamo ormai convinti che non ci siano motivazioni valide o credibili per non risolvere la questione Quota96.

Non ci rimane che pensare che siamo stati immolati in nome di quella politica che difende i potenti e che si schiera a difesa dei privilegi delle fasce ad elevato reddito.

Abbiamo dovuto sopportare ancora adesso l’ultima beffa, malgrado l’impegno delle commissioni parlamentari ad affrontare con la VII salvaguardia l’annoso problema dei lavoratori della scuola.

Mentre si sono lesinati poco più di cento milioni in 3 anni per i 2000 Q96 rimasti (22,5 milioni nel 2016) esclusi ancora una volta dall’esecutivo nella legge di stabilità 2016, si trovano 25 milioni per le scuole private nel 2016, quasi fosse un ulteriore beffa nei nostri confronti, o meglio uno sberleffo.

Si trovano finalmente anche i fondi per gli esodati, senza chiudere tutte le questioni aperte ed escludendo personale viaggiante e Quota96, vittime della scelta “ponderata”, da parte dei governi, di schierarsi con i più forti.

In questi giorni il Governo con i DL 185 del 25/11/2015 – Misure urgenti per interventi nel territorio (15G00202) (GU Serie Generale n.275 del 25-11-2015) mentre per Quota96, macchinisti e esodati il Bilancio è sempre intoccabile e non si può sforare la previsione di spesa, ha trovato 523,6 milioni per le coperture per risolvere varie situazioni (tra le altre Expo, Giubileo, impianti sportivi), stornandoli dal fondo esodati:

“Agli oneri derivanti dal primo periodo del presente comma si provvede mediante corrispondente utilizzo delle economie accertate, relative al medesimo anno 2015, a seguito dell’attività di monitoraggio e verifica concernente le complessive misure di salvaguardia dall’incremento dei requisiti di accesso al sistema pensionistico stabilito dall’articolo 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214 e per le quali la certificazione del diritto al beneficio è da ritenersi conclusa. È corrispondentemente ridotto per l’anno 2015 lo stanziamento del capitolo 4236 dello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. (art.13 c.1 e art.17 c.1;m)”

Messi da parte, silenziati e ormai dimenticati, come le tante questioni reali che sono fondamentali per i cittadini italiani: lavoro contro la disoccupazione dilagante dei giovani, anche dei precari della scuola, che continuano a essere tali, malgrado la grancassa mediatica del governo sulle ultime assunzioni e che potrebbero avere altri posti sicuri da coprire.

Quanti posti si potrebbero liberare?

I dati certi che il governo e il MIUR e INPS nascondono si assottigliano sempre di più.

In questi giorni sta arrivando a casa dei lavoratori della scuola, beneficiari di congedi o permessi parentali nel 2011 e inseriti nella VI salvaguardia, la comunicazione dell’INPS che la loro domanda è stata accolta e sono collocati in pensione dal 1° settembre 2015, mentre il MIUR non ha ancora attivato la procedura per permettere loro di presentare domanda.

Le domande presentate da tutti gli interessati, non solo della scuola, erano 6786 e tutte sono state accolte, per cui il numero dei lavoratori della scuola è molto maggiore della cifra di 300 su 1800 che fino ad adesso i Ministri Giannini, Madia e i sottosegretario Faraone avevano conteggiato con la VI salvaguardia, che si va ad aggiungere ai circa 700 della IV salvaguardia.

Tali dati sono stati comunicati dall’INPS agli uffici territoriali provinciali del MIUR e quindi sono facilmente reperibili, come ci risulta da una telefonata fatta a uno di questi uffici da un lavoratore che ha ricevuto la comunicazione del suo pensionamento.

Come sono reperibili i dati di chi ha usufruito della IV salvaguardia nel 2014, sempre inviati  dall’INPS agli uffici periferici del MIUR, così come sono facilmente reperibili i pensionamenti di tutti i Quota 96 usciti con le diverse modalità previste dalle norme attuali.

Concetti che noi ripetiamo in modo chiaro ed esauriente, in altri documenti che vi abbiamo inviato precedentemente, inascoltati da tanti anni, spiegando i passaggi necessari per presentare la domanda di pensione.

Non solo 1000 salvaguardati, ma forse anche 2000 totali, a cui aggiungere coloro che hanno optato per l’opzione donna in questi anni e coloro che sono usciti avendo raggiunto i requisiti previsti dalla norma Fornero.

A questo punto dei famosi 4 mila lavoratori della rilevazione del ministro Carrozza nel 2013, quanti sono rimasti?

Perché si continua a volere punire gli ultimi giapponesi (ipotizziamo meno di 1000) che ormai stanchi e demotivati continuano sino all’ultimo respiro a chiedere che il governo dei ricchi e della finanza si ricordi che senza questi lavoratori l’Italia non sarebbe il paese che conosciamo?

Sarebbe molto chiedere a questi rappresentanti e a questo Governo che finalmente esca la verità su questo imbroglio di cifre nascoste che ormai sembra essere un segreto di Stato da non rivelare?

Perché lesinate i poco più di 50 milioni in tre anni (meno di 10 nel 2016) ormai necessari per gli ultimi rimasti o forse servono per accontentare qualche altra lobby?

Il silenzio del governo su questa vicenda è la dimostrazione dell’arroganza che si ha nei confronti dei cittadini, che hanno creduto che fosse possibile interloquire con i governi e altri organi dello stato che si sono avvicendati in questi anni.

In questi anni ci siamo rivolti inutilmente al Governo, ai Parlamentari, con presidi, incontri alla Camera e al Senato, richieste di conoscere i dati reali al MIUR e INPS, alla Magistratura con ricorsi.

Abbiamo capito che l’unico scopo perseguito è stato quello di farci prendere a schiaffi in faccia, a giocare sulle nostre aspettative, a tenerci a “bagno-maria”, senza nessuna intenzione di trovare una soluzione!

Cosa aspettate a risarcire tutti questi anni di un diritto estorto?

Comitato Lavoratori Quota96 scuola

26 novembre 2015

Ultimo respiro  (docx)

ultimoRespiroGov (pdf)

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P.S.: abbiamo inviato una richiesta INPS di fornirci i dati di coloro che sono usciti con la VI salvaguardia. Tutti coloro che hanno presentato la domanda hanno avuto accolta la domanda, anche se nati dopo il 1952 di uno o più anni!

 

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