Ghizzoni…….vogliamo trasparenza

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Ghizzoni…….vogliamo trasparenza

21/07/2014 Lavoro Politica Scuola 0
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Trasparenza e diritti acquisiti!

Onorevoli parlamentari, mi scuso se lo ho indirizzato a Manuela Ghizzoni, ma è rivolto a tutti coloro che in questi anni si sono occupati della nostra vicenda, con impegno e solerzia e spendendo anche la propria onorabilità.

Ghizzoni ci segue dal 2012, subito appena approvata la famigerata norma Fornero sulle pensioni, altri si sono aggiunti con la nuova legislatura e hanno seguito con impegno e costanza questa tragicomica vicenda.

Siete stati coinvolti, spesso con ingenuità, in questa negazione dei più elementari diritti di cittadini, a cui oltre al disconoscimento dei diritti ACQUISITI, è stata fatta strame dell’uguaglianza riconosciuta dalla Costituzione, con perfidia a cui siamo stati sottoposti in questo alternarsi di speranze e attese subito dopo disattese.

Abbiamo assistito incolpevoli a interventi di istituzioni (INPS e RdS) che indicano falsi dati (10 mila aventi diritto!) e intervengono in materie non di loro competenza, senza vergognarsi e senza rendersi conto del senso del ridicolo a cui si sono sottoposti.

Mi fermo a questo punto, per non dilungarmi, ma una cosa non è chiara e vorrei in questo fine anno scolastico avere una risposta di chiarimento, che ci tolga i dubbi, altrimenti dobbiamo pensare che c’è qualcuno che sta facendo di tutto per negarci il diritto alla pensione.

Mi riferisco ai famosi 430 milioni necessari per la copertura, ecco non è chiaro ancora come sia stato fatto questo conteggio e mi spiego.

Quando si è indicata questa cifra è stato sempre detto che comprendevano il TFR/TFS a noi spettante, in quanto doveva essere erogato come per tutti pensionati dopo un certo periodo che si andava in pensione, nel tempo questa scadenza è stata allungata fino a 24 mesi, dopo l’uscita del lavoro.

Vale e varrà per tutti coloro che dal prossimo anno e negli anni successivi andranno in pensione.

Ma non è questa la questione!

Se questa cifra comprendeva il TFR/TFS come mai adesso rimane la stessa cifra, malgrado il TFR/TFS verrà erogato in date successive a quelle a cui tutti hanno diritto, addirittura in alcuni casi oltre il 2020?

Mi ricordo e voi parlamentari, lo sapete meglio di me, che  qualche anno fa  per evitare il diniego assurdo di INPS e RdSA, che continuavano ad affermare la non sicura copertura delle vostre proposte di reperimento dei fondi, avevate pensato di spostare l’erogazione del TFR alla scadenza “naturale” dell’uscita imposto dalla Fornero e in quel caso avevate stimato la copertura in circa 150 milioni?

Noi con un stima effettuata con l’ausilio del giudice Imposimato abbiamo calcolato una cifra notevolmente inferiore, di cui voi siete a conoscenza, e anche la  ministra Giannini ne è a conoscenza, come anche il sottosegretario Baretta, a cui io personalmente ho consegnato una copia, il 4 luglio.

La ministra Giannini ha parlato in un’intervista di 120 milioni necessari!

Nel tempo sono stati fatti altri calcoli, da altri Quota96, notevolemente più bassi dei 430 milioni e che si possono trovare nei nostri blog e che quindi possono venire tranquillamente verificati ed eventualmente smentiti.

Chiedo una cosa semplice e lineare, ne abbiamo diritto, in quanto direttamente interessati e in questo caso anche penalizzati.

Vorremmo potere conoscere in ogni dettaglio il conteggio effettuato da questi organi statali, è chiedere molto?

Noi pensiamo che i calcoli effettuati dalla RdS possano essere congruenti con quanto da loro calcolato, ma visto questo balletto di cifre  e questo contraddirsi all’interno delle vostre dichiarazioni e affermazioni, ci sembra doverosa la massima TRASPARENZA, come dovrebbe essere in ogno azione parlamentare!

Vorremmo avere una copia, con il dettaglio di tutte le voci considerate ai fini del calcolo dei 430 milioni.

Vorremmo sapere, in quanto a noi ignoto, come si è arrivati a questa cifra!

Non possiamo dire che sono calcoli errati o falsi, non abbiamo i dati e non possiamo verificarli.

Vorremmo solo essere informati del perchè questa cifra continua a perseguitarci!

Vorremmo sapere perchè siamo ancora soggetti a dover accettare questa minestra o saltare dall finestra!

Con la massima sincerità e attendendo con impazienza questi “maledetti” calcoli, mi auguro di essere in pensione a fine agosto (42 anni 5 mesi e 3 giorni! al 31 dicembre 2014)

Francesco Martino

Inserisco anche la lettera di cui lei e gli altri firmatari dell’emendamento siete a conoscenza.

Gentilissimo Onorevole,
siamo docenti e ATA della ormai famosa  “Quota 96”, le scriviamo perché negli ultimi giorni, dalla presentazione dell’emendamento che ci riguarda al decreto PA Dl 90,  si stanno accavallando, nei vari blog e gruppi  “Quota 96”,  tutta una serie di quesiti e di relative interpretazioni che ci lasciano alquanto perplessi!
Desidereremmo CHIAREZZA sopratutto perché molti tra di noi sono già alle prese con calcoli vari per vedere se, con le notizie che girano, possono permettersi di andare veramente in pensione.
Lei mi potrebbe rispondere che basta leggere l’emendamento, ma non è così infatti la confusione regna sovrana.
Una cosa sola è certa dalla lettura dell’emendamento, il  comma 1
1. All’alinea del comma 14 dell’articolo 24 del decreto-legge 5 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, dopo le parole: «ad applicarsi» sono inserite le seguenti: «al personale della scuola che abbia maturato i requisiti entro l’anno scolastico 2011/2012, ai sensi dell’articolo 59, comma 9, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni,».

Quindi viene riconosciuto che” Le disposizioni in materia di requisiti di accesso e di regime delle decorrenze vigenti prima della data di entrata in vigore del presente articolo (24) continuano ad applicarsi al personale della scuola che abbia maturato i requisiti entro l’anno scolastico 2011/2012″, cioè ci viene riconosciuto che noi avevamo i requisiti per accedere alla pensione!
Questa è la terza estate che trascorriamo in agitazione, forse la peggiore perché mai come ora abbiamo visto la soluzione così vicina, ma nello stesso tempo così lontana. I tempi stringono e ancora non c’è nulla di concreto!
Ma veniamo ai dubbi e alle perplessità relative al comma 3, ovvero ai tempi e  modalità di erogazione del TFS/TFR.
C’è chi sostiene che, leggendo tra i cavilli di leggi, decreti, commi e così via, riportati nell’emendamento presentato, si evince che il TFS ci verrebbe erogato 24 mesi dopo la nostra eventuale uscita dal lavoro e cioè a partire dal  1° settembre 2014; altri ritengono che, secondo il comma 3, il TFS verrebbe erogato (dopo 24 mesi) a partire dall’anno in cui ciascuno di noi maturerebbe il diritto alla pensione  secondo le regole della riforma Fornero, per esempio chi la  matura nel 2017, otterrebbe il TFS al partire dal 2019.
Capisce bene che, se così fosse, saremmo beffati alla grande,  infatti non solo stiamo (forse) uscendo con due anni di ritardo ma non prenderemmo il TFS neanche nei tempi in cui lo percepirà chi sarà collocato a riposo quest’anno con la norma Fornero!
Sarebbe opportuno chiarire  l’intento dell’estensore del comma 3 dell’emendamento e se  possibile modificarlo nell’esposizione per renderlo inequivocabile nell’interpretazione.
Abbiamo anche il dubbio, che l’emendamento non passerebbe al vaglio dei consiglieri legali del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in quanto palesemente lesivo dell’uguaglianza dei diritti garantiti dalla Costituzione.
Ringraziando per l’attenzione, cordiali saluti
Comitato Quota 96 Cobas
Comitato Quota 100+

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