Il gatto (governo), la volpe (PD) e…quota96

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Il gatto (governo), la volpe (PD) e…quota96

24/09/2015 Lavoro Notizie Politica Scuola 0
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Imbroglioni e lestofanti

Pensavo che dopo l’approvazione dell’emendamento presentato da Tiziana Ciprini e altri (M5S) in Commissione Lavoro su Quota96 si potesse avere qualche speranza, mi lasciava perplesso l’atteggiamento del sottosegretario Cassano (AP), che si era affidato alla relatrice Antonella Incerti del PD, che aveva preso la palla al balzo e aveva fatto approvare emendamento.

Questo era successo martedì.

Avevo già pensato che si aspettava giovedì per ascoltare audizione di Poletti e Padoan per le decisioni definitive, in effetti già nella serata di mercoledì si sapeva da voci di corridoio che si sarebbe limitato intervento a un  piccolo numero di esodati, escludendo di fatto Q96 e ferrovieri.

Tutto previsto, tutto confermato, anche la difesa di alcuni parlamentari del PD (Gnecchi) dell’opzione donna.

Qui entra il gioco delle parti, Padoan e Poletti si mettono d’accordo, concordano sull’interpretazione dei dirigenti del MEF che dicono che la legge non prevede i vasi comunicanti, ma che ci vuole un apposito atto e si impegnano, una volta certificati i risparmi dalla Conferenza dei servizi di trovare la soluzione nella legge di stabilità a fine anno, eventualmente con una norma ponte, valida negli anni a seguire.

Ci sono interventi che chiedono esplicitamente il rispetto della legge e chiedono esplicitamente un intervento a favore di Q96 e ferrovieri: Marcon (Sel), Rizzetto (Gruppo misto) e Berger (Autonomie).Poi interviene Santini del PD e fa la proposta dell’accordo nelle stanze del potere (PD) in cui si propone di salvare le situazioni difficili.

Le conclusioni di Damiano (PD) sono esilaranti, come non si fosse discusso di una settima salvaguardia, in cui fossero compresi tutti i casi insoluti della norma Fornero.

E’ da anni che assistiamo a questo gioco sporco del PD, approva leggi sotto il presunto ricatto dell’Europa, si fa garante della stabilità finanziaria e promette con questo o quel parlamentare PD (Ghizzoni in primo luogo) che troveranno una soluzione.

Ormai ci tengono al laccio, in modo di credere alle loro balle, ma per poi alla fine lasciarci sempre a secco.

C’è sempre il governo, sempre a guida PD, che decide in senso contrario, vi è sempre un motivo valido, la copertura che non si trova, emergenze di cassa, priorità elettorali ….

Fidarsi del gatto e della volpe è da stolti, credere che questo governo abbia intenzione di chiudere la partita pensioni pura illusione, i risparmi sulle pensioni sono un gruzzoletto sostanzioso e loro sono dalla parte dei ricchi e dei padroni.

A ognuno il proprio ruolo, al PD quello di mazziere, ai lavoratori quello di difendersi,

Loro lo assolvono in modo coerente e senza rimorsi e gli altri….

Intervento Marcon

 

Intervento di Rizzetto 

 

Intervento di Santini

Intervento di Berger

 

Intervento di Damiano

Fessi o eroi?

Peppe e Riccardo, baldi e coraggiosi giovani, sono convinti che se al prossimo presidio saranno sostituiti da altri Q96 per dimostrare che non sono rimasti al lavoro solo loro due, ma che ancora in attesa ci sono molti altri, forse in condizioni di salute più precaria, forse il PD che vuole ringiovanire l’Italia, rottamando i vecchi, potrebbe convincersi a risolvere Quota96.

Di conseguenza per il prossimo presidio lasceranno la bandiera ad altri Q96 di Roma e dintorni.

RiccardoPeppe

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