Lavorare a 74 anni…..

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Lavorare a 74 anni…..

15/08/2014 Lavoro 0
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 Chi lavora da vecchio e chi non trova lavoro

 

Risposta a un articolo su Avvenire di un lavoratore di 74.. anni, che non ritiene che Q96 sia un problema da risolvere

Alla cortese attenzione della redazione e del direttore di Avvenire

Non e’ mia abitudine rispondere alle valutazioni di un “giudice di pace” che alla veneranda eta’ di 74 sta ancora lavorando.

Mi sembra strano che in Italia si lavori fino a quest’eta’ in quanto in Italia esiste la pensione sociale che si prende a 65 anni.

Non voglio entrare in polemiche, ma in Italia e’ consuetudine che chi occupa posti di reddito elevato, non vuole andare mai in pensione, al punto che occorre fare delle leggi che obblighino le persone a uscire a una certa eta’.

E’ di questi giorni la norma che obbliga docenti universitari e giudici a dover uscire prima dei 70 anni.

Sono posti di prestigio e anche di rendite elevate, che portano a “buonuscite” principesche e pensioni da sogno per i normali mortali.

Sembra strano in questo paese che dei lavoratori della scuola, cosiddetti Q96, chiedono il rispetto di un diritto, che tre diversi governi, dal 2012, ritengono sia stato coartato per un errore di date.

Assistiamo spesso a corporazioni che appena vengano toccate, nei loro diritti riconosciuti, alzino la voce e blocchino iniziative che limitino i loro stipendi, il massimo della loro pensione e nessun giornale abbia il coraggio di alzare la voce.

In un paese in cui lo stipendio iniziale di un lavoratore parta da 800 € nessuno che esprima indignazione su queste disparità enormi.

Invece tutti a prendersela con gli sciuponi di Q96, ormai a Quota 100 (almeno 62/63 anni di eta’ e almeno 38/37 anni di contribuzione), rei di voler andare in pensione dal 1 settembre 2012, per un errore che la stessa Fornero, artefice di questa grande pensata, ammette.

Si discute delle pensioni principesche a cui andrebbero incontro questi Q96, e’ vero dopo 40 anni di lavoro la pensione e’ vicina allo stipendio.

Ma questo e’ vero se si e’ lavorato sempre nella scuola, raggiungendo almeno  l’ultima progressione dopo 36 anni di lavoro.

Ma chiedete a un ATA quanto e’ il suo stipendio alla fine della carriera e fate voi i conti e chiedete se in Italia con quello stipendio si ha una vecchiaia serena?

Vi siete mai chiesti perché il primo che ha iniziato a razionalizzare le pensioni “baby” nel 1992,  Giuliano Amato, non ha pensato di porre un limite alla sua pensione d’oro, che sommando diverse situazioni raggiunge i 30 mila €.

Vi siete mai chiesti perché il signor Dini, la notte prima del suo famoso decreto, si e’ messo in pensione  dal Tesoro, garantendosi i vantaggi delle leggi precedenti?

Vi siete mai interessati del signor Cottarelli, grande tagliatore di spese, e vigile attento alla questione Q96, ma con un vitalizio a 58 anni del FMI?

Tutti pronti a intervenire sui diritti acquisiti dagli altri, ma pronti a garantirsi i privilegi della loro casta, dei loro simili.

E per finire, non vi sembra che sia diritto di tutti avere una pensione a un’eta’ che possa permettere non solo una vecchiaia serena, ma anche la possibilità di dedicarsi agli altri?

Ecco molti di noi Q96, già si stanno dedicando a parenti in difficoltà (genitori o figli) e altri vorrebbero poter aiutare i figli in difficoltà, senza lavoro e senza prospettive, a 40 anni e non ancora in servizio a 74 anni?

Si chiama solidarietà, alcuni direbbero dedizione, ecco noi vorremmo anche lasciare il nostro posto, non ai nostri figli, come succede in altri settori, ma ai precari quarantenni, da anni in attesa, che hanno uno stipendio iniziale di 1300 €.

Ci sarebbe un risparmio notevole nelle casse dello stato e il TFS e’ un salario differito, come lo hanno tutti i lavoratori, per garantirsi un po’ di sicurezza in vecchiaia, non e’ un costo aggiuntivo.

Francesco Martino

62 anni e 7 mesi, 42 anni di contributi a oggi (Quota 105 a novembre 2014)

P.S. avevo dimenticato di aggiungere che il signor Monti, oltre ad avere un invidiabile lavoro universitario, per meriti acquisiti, successivamente, di tagliatore di pensioni altrui, e’ stato nominato senatore a vita!

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