Legittima difesa

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Legittima difesa

28/10/2013 Lavoro Politica Scuola 0
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LEGITTIMA DIFESA! di Marcella Raiola

Imbrattacarte nauseanti vanno amplificando il nuovo “verbo” del ministero della P.I. e del governo, la novella, funzionale e insopportabile menzogna, cioè, che i docenti, questi esseri inutili, parassitari, che osano credersi necessari a far crescere coscienze, cervelli, idee e ad estirpare pregiudizi, dogmi, fascismi vari e partiti presi (cose che sono il sale e il succo della vita politica italiana), questi esseri “inattuali” che si fanno forti della loro incompatibilità con il pensiero mainstream, devono essere estirpati con un grande pogrom dalla società 2.0, essendo un cascame di due secoli fa.

La sottoscritta dichiara di essere all’estremo limite della sopportazione delle umiliazioni, delle diffamazioni, del discredito e delle violenze istituzionali che, come esponente dell’odiata categoria, sta subendo. Desidera altresì additare ai suoi squallidi e vili detrattori, a cominciare dal ministro “ciacca e mèdeca” Carrozza, che mentre invita i ragazzi a essere “ribelli” e dice che è necessario ripensare gli obiettivi e le funzioni di Scuola e Università prima di attuare qualunque riforma, decapita la scuola tagliando un anno alle superiori e condanna alla gogna della “ripetizione forzata” i docenti che non obbediscono e non “somministrano” la cicuta INVALSI agli studenti ridotti a marionette di un film muto, una contraddizione feroce: la società che pretende di espellere i docenti o di addomesticarli perché troppo informata e informatizzata per avere ancora bisogno di ragionare e riflettere, è talmente neghittosa, arretrata e incapace da non riuscire a garantire neppure l’emissione di uno schifoso pagamento a una lavoratrice!

A me non interessa come mi considerino i gigolò della carta sporcata di insulti né come mi percepiscano gli idioti, gli analfabeti invidiosi e quindi violenti o i ministri interessati a farmi fuori perché desiderosi di livellare al ribasso i cervelli degli studenti: IO MI ALZO ALLE 5 TUTTE LE MATTINE, PRENDO DUE TRENI, FACCIO A PIEDI 2 KM, DALLA STAZIONE, PER RAGGIUNGERE IL LICEO, LAVORO SU TRE PLESSI DISTANTI 20 MINUTI DI CAMMINO L’UNO DALL’ALTRO, NELLE 4 CLASSI CHE HO MI SPACCO CORDE VOCALI E CUORE IN QUATTRO E, DI RITORNO A CASA, CONTINUO A PREPARARE VERIFICHE E LEZIONI, A CORREGGERE, A TABULARE, A PROGRAMMARE, A STUDIARE: INSOMMA… COME TUTTI I DOCENTI SERI, IO LA-VO-RO!!!

In allegato alla presente nota, trovate l’estratto conto mio, di Raiola Marcella: DA PIU’ DI UNA SETTIMANA, ORMAI, HO 2,16 Euro sul conto, come potete constatare. Da un mese chiedo prestiti a mia madre per fare le fotocopie delle dispense e dei sussidi ai ragazzi, per comprare biglietti, per prendere un caffé prima di salire sul secondo treno. Ho inoltrato domanda di sostegno al reddito (disoccupazione ordinaria) dopo il licenziamento rituale da precaria, il giorno 17 LUGLIO del 2013. Ho lavorato dal 16 settembre al 30 in un liceo e dal 30 ad oggi in quello in cui resterò fino a fine anno. NON HO PERCEPITO ALCUN EMOLUMENTO! Se avessi figli a carico e se fossi vedova o separata, i miei figli sarebbero morti di fame. QUALE AVVOCATO, MEDICO, INGEGNERE, MINISTRO, IDRAULICO, MURATORE, SPURGATOMBINI, SPAZZINO O PRESIDE VIENE LASCIATO IN QUESTE CONDIZIONI? QUALE ALTRA CATEGORIA VIENE TRATTATA COSI’?

Io combatto. Lotto perché la Vesuviana che mi porta al lavoro non chiuda, perché la terra campana nutra e non uccida i suoi piccini, perché la mia precarietà vergognosa finisca, perché finisca l’ingiustizia sociale. NON HO TEMPO DI ANDARE “A FARE LA PAZZA” NEGLI UFFICI, LA MATTINA, PER AVERE LE MIE SPETTANZE: MI SPETTANO E BASTA: LE PRETENDO! La società 2.0 la vogliono solo da me? Solo da me si vogliono competenze stratosferiche? E GLI ALTRI? E GLI IMPIEGATI? E GLI IMPRENDITORI CHE NON SANNO FARE IL LORO MESTIERE E SI RICAPITALIZZANO A SPESE DEL PUBBLICO COMODAMENTE? CHI LI VALUTA, QUESTI QUA? CHI LI INFANGA; QUALE SEDICENTE GIORNALISTA PROFUMATAMENTE PAGATO PER PROSTITUIRSI SOSTIENE CHE DEBBANO ESSERE MANDATI A CASA PERCHE’ INCOMPETENTI?

Ho chiamato l’INPS ai primi di ottobre: mi è stato detto che la mia pratica ERA STATA SEMPLICEMENTE DIMENTICATA. Semplicemente. Già! Se avessi dimenticato io di correggere un compito o di redigere un verbale di Consiglio di classe, avrei forse potuto dire: “Scusate… L’HO SEMPLICEMENTE DIMENTICATO” SENZA CONSEGUENZE? NO! SAREBBERO PIOVUTI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI DA TUTTE LE PARTI! CHI PAGA, INVECE, PER LA MIA UMILIAZIONE, PER QUESTA “DIMENTICANZA”?

Pochi minuti fa HO RICHIAMATO, dopo aver mandato anche una mail con la PEC minacciando azioni e ricorso per decorrenza dei termini legali di evasione della pratica, cioè 60 giorni (dal primo reclamo di inizio ottobre, infatti, non ho percepito nulla!) e mi è stato detto CHE LA MIA PRATICA NON E’ STATA NEPPURE ACQUISITA!

Mi è stato suggerito dall’operatore del numero verde, a denti stretti, di andare a fare la pazza presso l’Ufficio competente, perché l’INPS, date le lungaggini e i costi dei ricorsi e della giustizia, dei reclami se ne frega, se ne può fregare, le consentono di fregarsene, cioè, quegli stessi che a me non consentono di avere una cattedra, a 42 anni, col dottorato, le specializzazioni e via elencando in tasca, non consentono di prendere un solo giorno di ferie o malattia senza mandarmi una squadra di medici e pretendere venti certificati, non consentono di arrivare sul posto di lavoro con un mezzo pubblico decente, non consentono di costruire un possibile futuro da persona indipendente.

E allora io non ci sto. O siamo TUTTI  “2.0” ed efficientizzati, oppure nessuno è tenuto ad esserlo. Se io devo essere “2.0”, superpreparata, capace di usare la LIM, di far lezione in inglese, di farmi spuntare le ali per arrivare al lavoro come Wonder woman, di essere ubiqua, e chi mi deve pagare, invece, può restare al medioevo e permettersi di lasciarmi con 2 euro sul conto, allora vuol dire che mi state prendendo in giro, che mi state usando violenza, che mi state oltraggiando, aggredendo.

A questo punto, “signori”, SCATTA LA LEGITTIMA DIFESA.

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