MINISTRO MADIA NON VOGLIAMO PROMESSE……

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MINISTRO MADIA NON VOGLIAMO PROMESSE……

13/08/2014 Lavoro Politica Scuola 0
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LE PAROLE NON SERVONO! VOGLIAMO ATTI CONCRETI!

Al ministro Madia, di bella presenza e di carriera veloce, vorremmo, con amarezza chiedere una cosa semplice:

agosto sta per concludersi e noi siamo appesi per il terzo anno consecutivo a promesse mai mantenute.

Le sembra che dopo la vigliaccata che ci avete fatto al Senato, dopo mesi di promesse e dichiarazioni rassicuranti, sia possibile credere che questa volta siete diversi dai precedenti governi.

Io non invidio la sua ascesa al Parlamento, i giovani in questo paese di vecchi e mancati pensionati, servono per dare una scossa a un paese bloccato, iroso, vendicativo e per alcuni senza prospettiva.

Non vorrei essere troppo cattivo, per voi arrivare a quel posto e’ stato un sogno improvviso, forse imprevisto, forse anche non meritato, in un paese in cui si parla a sproposito di meriti e competenze, e sono quelli che vengono cooptati e nominati che parlano a sproposito su questi argomenti.

Spero che i giovani a cui, diciamo con un colpo di fioretto, e’ stato affidato il paese riescano ad essere migliori dei vecchi governanti che non lasceranno tracce durature, che hanno distrutto un paese, lo hanno invecchiato e fatto sorridere tutto il modo.

Ma io e altri vecchi lavoratori della scuola un merito lo abbiamo nel nostro piccolo, abbiamo dato la nostra gioventu’ e  la nostra fatica ai tanti giovani come lei, che spesso si dimostrano tanto incompetenti, per cui mi domando di chi e’ la colpa di questa situazione.

La scuola e’ diventata un posto per parcheggiare giovani senza speranza, altri media hanno sostituito la scuola nella formazione ed educazione e non ci sembra che i modelli che presentano siano educativi.

La scuola ha la necessita’ di nuove energie, di tanti investimenti e di personale nuovo.

Noi vecchi abbiamo forse la saggezza e l’esperienza, ma ormai gli studenti hanno modelli, comportamenti e strumenti che le vecchie generazioni non possono trasmettere.

Le sembra che un docente di 62 anni possa rapportarsi a un giovane di 6-18 anni cresciuto nell’era di Internet?

Loro nativi digitali, noi spesso dinosauri dell’era delle lavagne di ardesia (non tutti hanno le LIM!)?

Non mi dilungo  e allora se la sua risposta e’ seria, non c’e’ molto tempo, l’anno scolatico sta per finire, serve un semplice atto, un D.L. con un articolo semplice, riprendete l’emendamento ritirato al Senato e lo approvate.

Serve un attimo, altrimenti dobbiamo pensare che i giornalisti hanno un santo al governo, perche’ l’emendamento sui giornalisti non rispetta le norme sui D.L..

Non voglio infierire  ma mi spieghi cosa c’entrino i giornalisti in crisi, che meritano la nostra solidarieta’, con la P.A.?

Ci dovrete risarcire di tre anni di attesa, dello sberleffo subito e dello schiaffo inconcepibile di trattarci peggio dei … giornalisti.

Noi a fine agosto saremo a Roma a protestare per chiedere il nostro giusto diritto di andare in pensione, la invito a venire a festeggiare con noi in piazza quel giorno con il decreto gia’ approvato!

Mi dimentico una cosa, lei e’ giovane e fortunata, ci sono 4 mila giovani che potrebbero godere della nostra uscita dal lavoro, sono i precari della scuola, da anni in attesa, non le sembra che anche loro meritano un posto sicuro, non al suo livello, ma semplicemente vogliono un’assunzione definitiva?

Dimostri di essere piu’ credibile dei ministri precedenti, basta una firma sua, di Renzi e del PdR Napolitano, l’emendamento e’ gia’ scritto!

 

Rosa Anna Saporetti ha scritto a Madia

Madia_risponde

 

 

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