Siderno dalla BP al TMB

 Siderno tra passato e futuro

In questi ultimi anni ho scritto molto sulle iniziative ambientali, sociali di Siderno.

Siderno è stata anticipatrice del movimento ecologista negli anni 80, almeno per quanto riguarda il dramma di cittadini e ambiente  sottoposti a violenza e all’impossibilità di una vita normale.

Per molti aspetti non molto è cambiato dopo 40 anni, la BP dovrebbe essere bonificata entro questo anno.

La Sika per molti aspetti siamo ancora a inizio 2017, quando la stessa azienda informò il Comune che avevano riscontrato sotto i loro sette piezometri valori elevatissimi di sostanze pericolose per la salute e l’ambiente. 

L’Arpacal e la regione fino ad adesso brancolano nel buio. Per fortuna vi è uno stanziamento di 2,6 milioni per risolvere la situazione.

Il depuratore consortile continua a scaricare i rifiuti liquidi nella fiumara Novito.

Il TMB è lì a ricordarci che Siderno non potrà essere mai una cittadina senza problemi ambientali.

Concludo con questa lettera del Comitato Ecologico di Pantanizzi e zone limitrofe degli anni 80. 

“Premessa:

Due punti fondamentali sono emersi al perdurare della lotta all’Amm. Com. per il problema della B.P.

1°) E’ esplosa, pur sopravvivendo nella catastrofica realtà della maleodorante esalazione una condizione sociale di umanità che lentamente, ma con incisività il vento andava spogliando.

E’ riesploso con fermezza e saggezza il diritto dell’essere democratico dell’uomo civile di vivere attimo dopo attimo la propria vita, di amare, di godere ,di odiare, di soffrire, di lottare, di morire e non solo di sopravvivere.

2°) I movimenti del comitato ecologico hanno generato, anticipandola, la crisi di questa amministrazione portando a conoscenza di tutti i cittadini i giri loschi di una giunta sorta con la pretesa di governare Siderno. 

Pertanto parlare di strumentalizzazione nei nostri riguardi é solo offendere la nostra etica morale e la nostra maturità politica e culturale.

Perciò diciamo basta alla parola strumentalizzazione; non vogliamo essere ricordati con simile falsa etichetta!

Il comitato Ecologico è sorto per risolvere un problema molto specifico e che per noi rimane di assoluta priorità nei confronti di tanti altri.

A costo di sembrare egoisti, teniamo a precisare che non è tanto avere un bel edificio e dei luminari come insegnanti per sentirsi a posto con la propria coscienza; a che serve culturizzare l’individuo quando noi stessi si vive ne luridume e nello scatafascio ambientale. 

Quindi ci sorge spontanea una domanda:

un bambino di Pantanizzi, trovandosi esposto all’inquinamento atmosferico giorno dopo giorno notte dopo notte, con quale condizione fisica ed intellettiva andrà ad espletare le ore lavorative di classe? Al confronto degli altri compagni sarà o no menomato a causa di una condizione non congenita alla propria natura, ma bensì per una imposizione deliberatamente voluta dai nostri governanti, ed accettata da quasi tutta una cittadina, che non si ritiene offesa dalle esalazioni maleodoranti della B.P., come se la lotta a intrapresa dal comitato ecologico per il caso specifico annulli e non al contrario evidenzi gli innumerevoli casi che degradano l’ambiente.

Riteniamo principale la risoluzione di questo problema, perchè alla luce di quanto è emerso dalle varie relazioni un fatto ci allarma e ci preoccupa e cioè: quale garanzia noi abbiamo di non essere investiti da una nube tossica, come del resto in altri posti è già avvenuto, qualora ci fosse un guasto ai macchinari o una errata manovra negli stessi.

Contestiamo, pertanto, la non adatta ubicazione di tale fabbrica.”

Pubblicato su Riviera 1 maggio 2022