Anni 70-2

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La rivolta in Italia 

La rivolta attraversò tutto il mondo, con forme diverse, ma con caratteristiche comuni, fu un movimento mondiale, ma in Italia per più di un decennio il movimento riuscì a mettere in discussione equilibri consolidati sia per quanto riguarda i costumi sociali che culturali.

Si trovano elementi comuni con le altre parti del mondo.

Cercherò di enunciare alcuni punti, ma in modo sintetico, in quanto ogni punto meriterebbe più pagine o volumi.

Occorre riflettere che il movimento in qualche modo attraversò tutte le classi sociali, dagli studenti delle medie, a quelle delle superiori, agli universitari, ai giovani operai, uomini e donne.

Per molti aspetti fu concentrato nelle grandi città, ma si diffuse a macchia d’olio, dal Nord al Sud.

Le città universitarie erano il perno di questa mobilitazione, luogo di incontro e discussione, centro di mobilitazione.

In questo pullulare di iniziative i giovani esprimevano esigenze incompatibili con i loro genitori.

Vediamo alcuni punti

  1. Controcultura e musica

La musica fu un vettore fondamentale di comunicazione e di espressione dei bisogni giovanili, lo stare insieme e condividere gli stessi gusti.

Vivere nelle stesse casi in comune, lo sguardo verso altre culture (l’oriente), aprire la mente anche con le droghe fu una parte di questo movimento.

Le canzoni furono un mezzo per raccontare le lotte.

Woodstock fu il luogo in cui tutte queste esigenze si incontrarono.

Questo video di Jimi Hendrix racconta tutto di quella fase.

In Italia si provò ad andare oltre e la musica doveva essere per tutti, gratis contro lo strapotere delle multinazionali.

Parco Lambro rappresentò il culmine e l’apice di questa esperienza.

Nudi verso la follia è un documentario che esprime tutte le contraddizioni di quel periodo

I grandi concerti all’aperto sono un’eredità di quel periodo, la differenza che ormai si pagano cifre che all’epoca sarebbero state considerate un furto.

Fumare spinelli e l’eroina non avevano una diffusione larga, anzi spesso chi lottava, li evitava per evitare di essere ricattati dalla polizia.

Adesso le droghe leggere e pesanti sono in fenomeno di massa, esperienza comune, come fosse una bibita e sono controllate dalle varie mafie e rappresentano una parte fondamentale delle loro ricchezze.

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