4 mila PRECARIact

Ambiente - Cultura - Lavoro - Scuola

4 mila PRECARIact

20/04/2014 Lavoro Politica Scuola 0
image_pdfimage_print

ASSUMETE 4000 PRECARI DELLA SCUOLA!

 

E’ piacevole ascoltare i politici, grandi promesse, abbiate fiducia in noi, ma spesso le proposte tradiscono le vere intenzioni.

In Italia, come in altri paesi, ci sono tante emergenze, licenziati, esodati, senza casa, senza lavoro, mai nessun lavoro e senza studi (NEET), precari storici laureati, nel senso che vivono in un posto un anno, l’altro anno vanno a trovare un altro posto o un’altra scuola, quando non cambiano città, perché scoprono che in un’altra regione ci sono più opportunità.

Ci sono persone che non hanno grosse aspettative, un lavoro qualsiasi, per avere un salario per sopravvivere, quelli poco scolarizzati e poi ci sono quelli che avevano deciso di studiare perché si aprono prospettive più favorevoli, un salario più decente, un lavoro più sicuro.

Tanti accomunati dall’unica condizione possibile, dipendere dagli altri, genitori spesso, qualche volta i nonni o dalla attesa.

E chi non ha voglia di dipendere dagli altri, cerca opportunità all’estero, ma ci sono quelli che questo non se lo possono permettere o non si sentono di abbandonare affetti, amicizie, parentele, ricordi e aspettative.

Tra questi ci sono i precari della scuola, centinaia di migliaia, con diverse storie e diverse prospettive, alcuni vicini alla stabilizzazione, altri sempre in bilico, tra una supplenza annuale e una supplenza breve, tra chi ha l’estate pagata e chi lavora solo pochi mesi e deve trovare altri lavori temporanei per arrivare a un  reddito da sopravvivenza.

Basta poco per dare un po’ d’aria a questi ultimi, ci vuole poco, il governo ha una proposta per assumere giovani precari il “Jobs act”, parolina magica, per tre anni, assunti con contratti a tempo saranno senza causale per evitare contenziosi e agevolare le assunzioni; non saranno neppure più necessarie le pause tra un contratto e l’altro.

Da anni dal pacchetto Treu (L.196/97) si inventano rapporti contrattuali per agevolare le assunzioni, a scapito della stabilità per il lavoratore.

Iniziano i “democratici” (Treu era al governo con Prodi), poi prosegue  coerentemente la “destra” (Legge Biagi – Maroni), poi i “tecnici” (Monti-Fornero) e adesso ritornano i “democratici” (Poletti- Renzi).

Sempre flessibilità in ingresso e in uscita, mai la certezza di affrontare a 40 anni, in molti casi, una prospettiva di lavoro stabile, che ti permetta di stabilizzare anche la tua vita, un lavoro certo, uno stipendio sicuro, una sede fissa, una casa stabile.

Nella scuola c’è una grande opportunità, semplice, basta poco per applicare il “Jobs act” e stabilizzare i precari, ormai sono persone in carne ed ossa, che hanno un lavoro precario da più di 3 anni, un’infinità di rapporti (molti di più dei 5 previsti dal “Jobs act”), con assunzione e licenziamenti da un unico datore di lavoro, lo Stato italiano, nella persona giuridica del Ministero dell’Istruzione.

Questi rispettano le condizioni previste dalle norme approvate del “Jobs act” ed è possibile trovare i posti disponibili, ci sono 4 mila Quota100 (ex Quota96), che sono pronti a lasciare a questi “giovani” il loro posto di lavoro, a cui risultano “incatenati” da un perfido “errore” del ministro Fornero, e “obbligati” dalle inadempienze di tre diversi governi (Monti, Letta, Renzi) a rimanere imprigionati in cavilli e false promesse di parlamento, partiti e governo.

Il governo Renzi-Poletti dimostri che alle parole seguono i fatti, volete assumere i precari, ci sono 4 mila precari storici, che sono in regola con le vostre norme, ASSUMETELI subito!

Costano molto di meno dei soldi che dovete dare alle aziende per coprire i costi di queste assunzioni, 35 milioni di euro per quest’anno e poi un centinaio all’anno fino al 2018.

Non servono altre leggi, non servono soldi, ci sono sul fondo esodati, oppure inseriteli in questa norma del “Jobs act”, altrimenti raccontate balle per i creduloni.

Dite che voi siete il governo con maggior numero di donne ministre, vero, ma se non volete che siano sole vetrine, utili per la propaganda elettorale,  potete dimostrarlo in modo certo, approvando la PdL 249 (Ghizzoni-Marzana), che riguarda lavoratori della scuola, maggioranza donne.

Le ministre sono deputate che hanno acquisito ruolo e stipendi elevati, sono un numero limitato, le donne della scuola per disperazione stanno optando per “opzione donna” (35 anni di contributi, 57 anni di età), ma rinunciando per tutta la loro vita futura ad almeno il 30% della pensione che avrebbero potuto percepire, alcune anche 400-500 € al mese, 5 mila euro all’anno, con il rischio di diventare “povere” in pochi anni, con pensioni di 900 €.

State risparmiando sulla disperazione delle donne, sulle fatiche che hanno sopportato, tra lavoro di cura (figli e genitori) e impegno nella scuola, per voi è un risparmio infimo, per loro una grandissima rinuncia, la possibilità di una serena pensione.

ASSUMETE 4 mila PRECARI!

RIDATE DIGNITA’ AL LAVORO DELLE DONNE!

MANTENETE LE VOSTRE PROMESSE!

 

Visits: 4