Fornero!Credibilità zero!

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Fornero!Credibilità zero!

03/06/2014 Lavoro Politica Scuola 0
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NON CI PRENDANO IN GIRO!

Pubblicare una lettera della Fornero per me è un grosso dolore, non pensavo che si potesse cadere così in basso, un sito non deve pubblicare le “menzogne” dei potenti, se non per sputtanarli, ma quando le menzogne hanno le gambe corte e il naso diventa lungo non ci si può esimere!

Non si può essere credibili e tanto più quando ormai sono passati quasi 3 anni dalla sua carognata, che ha sconvolto la vita di migliaia di persone, oltre i 4 mila Quota100+, esistono al momento 162 mila casi di esodati accertati, nemmeno un’epidemia riesce ad annientare tanti lavoratori e renderli esposti alle situazioni più drammatiche, quando l’età si avvicina ai 60 anni.

Ha avuto tutto il tempo per aggiustare il tiro su Quota96, i costi non erano e non sono eccessivi (430 milioni di euro presunti), si sono trovate cifre 100 volte maggiori per i 162 mila esodati.

Prima che il governo Monti, dopo aver fatto lo sporco lavoro, che altri non volevano fare e prima che il governo Letta entrasse nelle sue funzioni, è passato più di 1 anno.

Mai e mai la Fornero si è espressa a favore dell’iniziativa che la Ghizzoni dal’inizio del 2012, subito appena che la mannaia di Monti e Fornero, calasse sulla testa di tanti incolpevoli lavoratori, ma ha continuato imperterrita a difendere le sue porcherie, le sue riforme del lavoro e delle pensioni che hanno reso sempre più precaria la vita dei giovani e sempre più precario il futuro degli anziani a un passo dalla pensione.

La Fornero è stata il boia dei giovani e dei pensionandi, trasformati o in esodati oppure a restare al lavoro a scuola a un’età in cui la maestra di 60 anni in una scuola materna  non può aver più l’energia per educare bambini che possono avere l’età dei suoi nipoti, ecco dovrebbe avere la possibilità di dedicarsi ai suoi nipoti, visto che i docenti non possono permettersi di affidare i nipoti a scuole dell’infanzia a costi elevati e forse la maestra avrebbe voglia di godersi una vecchia, gioendo dei suoi nipoti.

Invece la Fornero, con i suoi soldi potrà affidare i suoi nipoti a qualche Baby-sitter  oppure a qualche colleggio per i figli dei ricchi, e continuare il suo sporco lavoro di affamatrice dei lavoratori, eseguendo il compito di non attaccare la finanza e i suoi sodali ricchi, che le tasse non vogliono pagare e hanno raschiato le pensioni dei lavoratori per difendere i suoi propri interessi.

Continui a lavorare per i fondi pensione dei suoi amici, continui a frequentare e dirigere le banche, signora Fornero e se quello che lei ci vuole far credere fosse vero, si vergogni, oltre ad essere stato il braccio di questa vergogna, ha coperto i mandanti, come dovremmo definirla “servo sciocco”, non  ci faccia ridere, lei è stata pagata per questo compito e ne ha anche gioito, ha guadagnato in prestigio per i suoi incarichi futuri, tra centri universitari e posti di potere.

Non spetta noi rispondere a questa lettera, sono altri gli interlocutori della Fornero, ha accusato altri e questi debbono risponderle.

Noi anche senza questa “rivelazione” è da anni che lottiamo perchè venga ripristinato il diritto acquisito al 31 agosto 2012, siamo diventati Quota100+, gli onorevoli del PD, che in questa storia sono trascinati nel fango,  spetta a loro difendersi, hanno avuto 3 anni per ripristinare i diritti violati e hanno ancora tempo per chiudere questa pagina così vischiosa e così “non credibile”.

Sono lo stesso colpevoli, perchè tre anni di attesa, riinvi, risoluzioni sono ad accusarli di non avere mai voluto risolvere la situazione.

Rimane ormai poco alla fine dell’anno scolastico, che sia vera o meno la lettera della Fornero, hanno la possibilità di dimostrare di non essere complici.

Aspettiamo una risposta, unica, semplice, 1° settembre 2014 Quota100+ in Pensione.

Altro sono solo chiacchiere inutili e dispersive.

Franco Spirito, nel suo blog Quota96, instancabile protagonista con altri della battaglia per il ripristino dei nostri diritti, ricorda:

“L’anno mancante, il 2012 che non ha permesso il nostro pensionamento, è stata precisa volontà del Governo. Lo dichiarammo l’anno scorso, avendo avuto la  diretta ammissione del Dott. Luciano Chiappetta in uno degli incontri che tenemmo al MIUR come Cobas assieme agli inidonei. Il funzionario MIUR dovendo riproporre nella circolare del pensionamento 2012 la stessa data dell’anno precedente per la maturazione dei requisiti (31/12/2011) chiese una interpretazione autentica e per fare cassa gli dissero di ignorare l’errore e tirare dritto.”

Riprendiamo una lettera alla Fornero e la sua risposta

Rispondendo a una docente di “Quota 96”, che chiede alla ex ministra al Lavoro durante il governo Monti spiegazioni sulla legge che porta il suo nome, Fornero giustifica il suo lavoro, dettato dalla fretta per aggiustare i conti.

Ecco il testo della mail della docente:

“Gent.ma signora Fornero, mi presento.
Il mio nome è M.C., ho 63 anni ed insegno da circa 40 nella Scuola dell’Infanzia. Le scrivo perché come certamente lei sa è stato fatto un errore che ha colpito, e non poco, 3976 “lavoratori” della Scuola.
Probabilmente non si è resa conto, forse incalzata dalle insistenze del governo, che la Scuola funziona ad anno scolastico e non solare, ma non si è neanche pensato che, approvando questa infausta legge, è stata incrementata la disoccupazione giovanile e, a parer mio, la delinquenza. All’epoca, gli insegnanti e personale ata, già eravamo penalizzati di nostro, sia economicamente che fisicamente; ora il danno è maggiore sia per l’età che avanza e sia perchè non tutti siamo “efficienti” e in “ottima salute” per continuare a “dare”,” vigilare”, “aggiornarci”, viaggiare”! La vita si è allungata ma è senza qualità, fatta di” sofferenze” e rimedi farmacologici palliativi, che FORSE la allungano un po’ ma non risolvono completamente. Bastava avere più attenzione ed informarsi, un semplice agosto 2012 avrebbe dato serenità, merito a 3976 persone che abbiamo lavorato con sacrifici, dedizioni, privazioni. Chi ci restituirà mai “il perduto”?
Signora, il nostro è un lavoro USURANTE, e molti studiosi, nel campo medico, lo asseriscono; tra questi il Dott.Lodolo! Vorrei dirle tante cose ma preferisco concludere così. Il danno è fatto e tutti noi stiamo lottando perchè vengano rispettati i nostri diritti acquisiti. Credo che se un suo familiare o lei stessa, si trovasse nella nostra situazione non le farebbe certo piacere. Cosa potrò dare ai miei 28 alunni di 3 anni, il prossimo anno, avendone io 64 e con varie malattie croniche?
Buona giornata Ins. M.C.

Ed ecco la risposta della Fornero

Buongiorno Signora M.C.,

Ho risposto a molte lettere come la sua cercando di spiegare che la riforma fu fatta sotto la pressione di una crisi finanziaria rispetto alla quale bisognava agire in fretta e con determinazione. Mi furono dati 15 giorni, mentre io non avevo neppure il controllo delle informazioni (che hanno l’Inps e la RGS)! In questo senso, la riforma è stata determinante per evitare la crisi finanziaria, e se si vogliono vedere gli effetti di una crisi finanziaria su una società basta fare un viaggio ad Atene). Nessuna riforma nasce perfetta, nemmeno quelle preparate in tempi normali. E gli aggiustamenti sono sempre possibili. Se il parlamento avesse voluto, avrebbe potuto cambiare alcune cose, come quella sugli insegnanti. Non è stata una crudeltà voluta, come certa stampa vuole far credere, ma un aspetto che non mi era stato fatto presente. I politici hanno invece preferito, almeno fino a ora, e cinicamente, lasciare tutto com’era e dare la colpa a me.
Mi assumo le mie responsabilità, naturalmente, ma non posso tacere sul cinismo spietato della politica che di responsabilità non se ne assume mai, come se non avessero governato male per vent’anni, pensando soprattutto al loro interesse e conducendo il Paese nella condizione in cui noi l’abbiamo trovato nel novembre 2011. Altro che complotto, come ridicolmente si vuole far credere (sempre per intorbidire le acque). E quanto a interesse personale, non le sarà di consolazione, ma io posso dire di avere rinunciato alla pensione da ministro, che sarebbe stata un vero privilegio! Detto tutto ciò, mi auguro che il parlamento risolva le situazioni più difficili come la sua.
Cordialmente, Elsa Fornero.

Le due mail ci sono state inoltrate dai fondatori del Comitato “Quota 96”, col nome completo della docente che ha scritto alla prof. Elsa Fornero. Per comprensibili motivi ci hanno pregato di mettere le sole iniziali.

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