Chiedo scusa a …..
LETTERA APERTA A CHI VORREBBE ANDARE IN PENSIONE
IL I SETTEMBRE 2014!!
Questa ennesima lettera che scrivo non vuole ripetere le solite frasi di circostanza, ma aprire un dialogo franco e sereno con chi si trova nella stessa situazione.
Io il prossimo anno avrò 43 anni e 5 mesi di contributi, altri che condividono, con me, le iniziative che lanciamo sono nella stessa situazione (Franco, Marco, Giuseppe), il prossimo anno in pensione ci andremo, a meno che lo stato italiano non vada in default, ma in quel caso siamo tutti, pensionati, lavoratori e pensionandi nella melma.
Chi ci obbliga a lavorare per organizzare iniziative, appelli, presidi per risparmiare solo 1 anno di questa prigione a cui ci sentiamo costretti?
Franco è più di due anni che ci mette tutte le sue energie e tempo, io da solo 1 anno, ma è dal 2012 che seguo Raoul, poi Franco e infine Antonio, poi ci ho messo anche questo sito, che nelle intenzioni aveva un altra funzione, le mie riflessioni su politica e vita, compresa la mia agognata vita da pensionato impegnato.
L’impegno mio e di Franco, continuerà anche quando saremo in pensione, da pensionati solidali e per la difesa dei diritti di tutti.
Malgrado questo voglio chiedere scusa a una lavoratrice della scuola, non la nomino (R.A. N.F. a meno che lei non mi autorizzi) per correttezza, che mi accusa su FB di averla offesa, non so, dileggiata presumo per un mio commento su un suo incontro con un onorevole che si era resa disponibile a perorare la nostra causa.
Ripeto io non ho difficoltà a mettere il mio orgoglio da parte, perché lei mi fa un onore, ritenendo necessarie le mie scuse, e questo mi potrebbe inorgoglire di più.
Sono nato in Calabria, un paese dove in altri tempi, per una frase non compresa, diventata un’offesa, ci sono state delle stragi (ma spesso erano questioni di clan che dovevano difendere i propri traffici e il potere nel territorio).
Negli anni ho capito che avere la capacità di non sentirsi offeso e di chiedere scusa, anche se si avesse ragione, indica intelligenza e capacità di capire anche le ragioni altrui, anche se questo non significa essere d’accordo con l’altro.
Non mi reputo più intelligente di lei e dei/lle tante/i lavoratori/trici che si trovano nella mia stessa condizione, ma le chiedo se è più importante individuare in me e nelle mie “offese” il nemico principale delle nostre comuni sfortune oppure cercare di sconfiggere il nostro comune avversario, il governo attuale e quelli precedenti, che sulla nostra storia hanno giocato e ci hanno dileggiato in modo vergognoso, con un tira e molla ormai da 3 anni e che a questo punto sembra non avere prospettive immediate.
Le chiedo solo una semplice cosa, se lei ritiene che la mia firma sia quella che la trattiene dal firmare l’appello che abbiamo lanciato, sono disponibile a non metterla.
Si tenga conto che la mia firma vale come la sua, quindi se non c’è lei e ci sono io o viceversa la somma non cambia, siamo importanti tutti e due e poi l’elenco sarà alfabetico ed io comparirò a metà.
Lo stesso voglio dirlo a tutti coloro che nel CCQ96, del direttivo o semplici aderenti, reputano che firmare con aderenti ai fantomatici Cobas può diventare una colpa, un trovarsi coinvolti in non so quale alleanza e con strani figuri impresentabili.
Se ci guardate in faccia, siamo persone come voi, con le stesse aspettative e con i vostri problemi, riflettiamo insieme!
Vi abbiamo chiesto più volte di fare iniziative comuni, voi con le vostre bandiere e parole, noi con le nostre ed anche in quest’ultimo appello vi abbiamo chiesto di aderire a livello individuale e come gruppo.
Noi vorremmo che tutti i lavoratori di Quota96 (ormai a quota 100 e +) si ritrovino in piazza insieme, non perché ve lo abbiamo proposto noi, ma perchè quelli che hanno 38 anni di contributi rischiano di dover attendere anche altri 4 anni di ansia, attesa e paure.
Vi sembra questo un motivo per dividerci o meglio non vi sembra, a questo punto, che almeno trovarci nella stessa piazza aiuti questi che hanno tanti anni di faticoso lavoro, ormai diventato insopportabile, davanti?
Venite a Roma, indite una vostra manifestazione accanto alla nostra, piazza Montecitorio è grande e ci stiamo tutti.
Se ognuno di noi mettesse in primo luogo le divergenze e non le cose comuni dovremmo trovarci su posizioni dividerci, combatterci e “spararci” come dicevo all’inizio.
Siamo tutti abbastanza vecchi e saggi per lasciare da parte le divergenze, io sono convinto che le differenze servono a crescere e a migliorarci, non sprechiamo questa, forse, ennesima possibilità.
Mettiamo tutti da parte l’orgoglio, per quelli che rischiano di accettare il contributivo perché non sono in condizioni di aspettare ancora 4 anni, alcuni di noi sono in situazione migliore e possono aspettare ancora un anno, anche se con mugugni, incazzature e voglia di vedere morti questi governanti incapaci e spesso imbroglioni.
A voi chiedo una cosa semplice, siamo noi i vostri avversari oppure con i nostri eventuali “errori” abbiamo cercato di aiutarci a vicenda per uscire da questa situazione senza via di uscita?
Vi aspettiamo in piazza, insieme a noi e a tutti coloro che condividono con voi le vostre riflessioni!
L’unico avversario è il governo, non vorrei dover scrivere di nuovo a settembre: “Adesso che facciamo?”.
Gli esodati con difficoltà li stanno salvaguardando, noi siamo sempre messi in lista di attesa, e se non capiamo questo perderemo forse l’ultimo treno per quest’anno.
Continueremo a trovarci il prossimo settembre su due sponde diverse, oppure sotterriamo l’ascia di guerra, noi non faremo più appelli all’unità, perché diventeremmo ridicoli e dopo quest’anno dovremmo convincerci che si preferisce difendere le proprie convinzioni, piuttosto che lottare per un obbiettivo comune,
ANDARE IN PENSIONE IL I SETTEMBRE 2014!
APPELLO E FIRME
Al Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano.Poletti
Al Ministro dell’ Economie e Finanze CarloPadoan
Al presidente della commissione Lavoro on. Cesare Damiano
a tutti i parlamentari
Camera dei Deputati
Montecitorio
Quota96 e proposta di legge unificata n.224
in discussione alla Camera dal 30 giugno 2014
Noi lavoratori della scuola, nati nel 1951 e 1952 ormai Quota 100 +, come tutti gli altri lavoratori stiamo pagando le scelte errate di una politica di austerità imposta da altri governi e lobby finanziarie. Oltretutto, come la stessa Fornero ha ammesso, per Quota 96, gli esodati e i macchinisti, sono stati fatti errori marchiani di calcolo, nell’ignoranza totale dei dati a disposizione dell’INPS e dei vari ministeri. Nel nostro caso non è stato considerato che possiamo andare in pensione solo alla fine dell’anno scolastico e non di quello solare.
Noi non riteniamo che ci debbano essere esclusioni o priorità, siamo una categoria come le altre e assodato che è possibile accedere ai fondi rimasti inutilizzati da precedenti salvaguardie, in particolare sulla II, visto che poco più di 20 mila sono le domande arrivate su 55 mila che erano state previste (come denunciato dallo stesso presidente della Commissione Lavoro Damiano) riteniamo che debba essere sanato anche l’errore fatto nei nostri confronti.
In questi anni enti statali (INPS e RdS) e Governo, hanno sempre bloccato qualsiasi iniziativa del Parlamento a nostro favore, come la PdL 249 – 1186 Ghizzoni-Marzana ferma alla commissione Bilancio per mancanza di copertura dal fondo esodati , con la risibile scusa che non si era certi dei fondi disponibili, spostando sempre al trimestre successivo il rapporto conclusivo sulle coperture finanziarie, nonostante che i dati in loro possesso affermassero il contrario, oppure non ritenendo valide le proposte parlamentari di altre possibili entrate, e siamo in attesa di soluzione malgrado siamo stati inseriti nel DEF.
Noi stessi abbiamo cercato di far presente con calcoli, basati sulla relazione INPS del 7 marzo 2014, che c’erano fondi disponibili per più di 40 mila pensionandi, più che sufficienti a risolvere i 4 mila Q96 e tante altre situazioni simili. I conteggi sono stati pubblicizzati e inviati a parlamentari.
Non possiamo accettare rinvii e attese, non possiamo essere esclusi per esigenze superiori, come in questi tre anni è stato deciso da tre diversi governi, con la solita scusa della mancanza di copertura finanziaria.
Il nostro caso deve essere affrontato e risolto entro questo mese, visto che ormai siamo a due mesi dalla chiusura dell’anno scolastico, unica data per poter andare in pensione senza dover sostenere un altro anno di lavoro. Per questo invitiamo il Parlamento ad affrontare la nostra situazione, come sta affrontando quella degli esodati e dei macchinisti e sosteniamo anche quanto sia opportuno che il Parlamento rimetta in discussione le scelte della legge 22 dicembre 2011 n. 214 (decreto salva Italia, che ha modificato le norme sulle pensioni, legge Fornero) errate e dannose per tutti i lavoratori.
Non vorremmo che questa fosse l’ennesima presa in giro a cui siamo stati costretti ad assistere, ne va dei nostri diritti, ne va dell’autorevolezza del Parlamento, ne va della nostra pazienza e della sempre più scarsa fiducia nei confronti delle nostre rappresentanze istituzionali.
Vorremmo poter concludere la nostra battaglia, dopo tre anni di attesa, constatando che effettivamente questo Parlamento ha riparato l’ingiustizia che tanti lavoratori sono stati costretti a subire da scelte politiche deleterie e distruttive di governi che non hanno tenuto conto delle esigenze dei suoi cittadini.
Per tutti questi motivi, il 2 luglio 2014, giorno della discussione della PdL 224, saremo a Montecitorio dalle 9 alle 12 per richiedere i nostri diritti, insieme a tutti i lavoratori coinvolti per incontrare i parlamentari. Il presidio proseguirà davanti al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali dalle ore 12.30 alle 15.00, via Veneto, e dalle 15.30 alle 18.00 davanti il Mef, via XX Settembre, per incontrare i Ministri.
PROMOTORI
Salvatore Accoto, 1952, quota 103 Pio Acierno, 1952, quota 101 Giuseppe Acquisto, 1952, quota 102 Pierangela Adobati, 1952, quota 102 Giuseppe Adornato, 1952,quota 103 Maurizia Agapito, 1952, quota 101 Elena Aguglia, 1952, quota 100 Giovanni Albanese, 1952, quota 102 Salvatore Alosi, 1952, quota 104 10) Maria Grazia Altobelli, 1952, quota 102 Maria Ammendola, 1952, quota 101 Franco Andolfi,1952, quota102 Rosanna Andriulo, 1952, quota 100 Venere Anzaldi, 1952, quota 102 Vincenzo Aprile, 1952, quota 101 Roberto Arba, 1955, quota 42 Mario Sebastiano Enzo Arena, 1952, quota 102 Osvaldo Asciolla, 1952, quota 102 20) Piero Michele Atzori, anno 1952, quota 103 Paola Audino, 1952, quota 100 Salvatore Avallone, 1952, quota 102 Alessandro Babieri, 1952, quota 100 Amelia Babbini 1952, quota 101 Tiziana Babbini, 1952, quota 102 Marina Babic, 1952, quota 100 Sandra Bacigalupo, 1952, quota 101 Daniela Baldetti, 1952, Quota 101 Anna Balducci, 1952, quota 102 30) Stefania Ballarin, 1952, quota 100 Claudia Banfi, 1952 , quota 103 Daniela Basosi, 1952 , quota 104 Rosa Bassi, 1952, quota 103 Filomena Beatrice, 1952, quota 100 Paolo Beccia, 1952 , quota 103 Maria Teresa Bedana, 1952, quota 100 Angela Bedini,1952, quota 100 Paola Bellocchi, 1952, quota 100 Domenico Bergamo, 1952, quota 100 40) Laura Bergero, 1952, quota 101 Carlo Bertani, 1952, quota 102 Laura Bartoletti , 1952 Ugo Bertot, 1952, quota103 Loretta Bartolini, 1952, quota 102 Angelica Bertolini 1952, quota 101 Mario Bertolini 1952, quota 100 Pier Francesco Bianchi, 1952, quota 101 Maria Grazia Biancotti , 1952, quota 101 Mario S. Bilotta, 1952, quota 103 50) Rosina Biondo, 1952, quota 100 Gabriella Bonamassa, 1951, quota 101 Filippo Bondi, 1952, quota 100 Raoul Bonfiglioli, 1952, quota 103 Maria Angela Boschetti, 1952, quota 100 Giorgia Bottazzi, 1952, quota 103 Battista Brevigliero, 1952, quota 102 Giovanni Brocchieri, 1952, quota 101 Enzo Bruni, 1952, quota 103 Giancarlo Bruti, 1953, quota 103 60) Loredana Bullo, 1951, quota 100 Ferdinanda Buonocore, 1952, quota 100 Giovanni Borgo, 1952, quota 101 Maria Margherita Borriello, 1952, quota 102 Patrizia Brancaccio, 1951, quota 100 Felicetta Brandi, 1952, quota 100 Daniela Brighenti, 1952, quota 101 Luisella Brunazzi Celaschi, 1952, quota 100 Giancarlo Bruti , 1952, quota 103 Antonio Carmine Burzo, 1952, quota 102 70) Vincenza Francesca Burgo, 1952, quota 101 Antonio Busato, 1952, quota 101 Claudia Cadorin, 1952, quota 101 Carlo Caglieris, 1952, quota 100 Giuseppe Cagni, 1952, quota 1 04 Vincenzo Calà , 19 52 , quota 100 Vita Calderone, 1952, quota 102 Caterina Canavese, 1952, quota 101 Danila Canzian, 1952, quota 101 Rosetta Capalbo, 1951, quota 101 80) Patrizia Capozi, 1952, quota 100 Antonia Cappalonga, 1952, quota 99 Marisa Caprara, 1952, quota 102 Rocco Carbonetti , 1954, quota 102 Angela Cara, 1952, quota 101 Donato Caracciolo, 1952, quota 101 Luisa Cardia, 1952, quota 101 Angela M. Cardone, 1951, quota 101 Vittorio Carollo, 1952, quota 102 Vincenzo Carpentiero, 1952, quota 104 90) Nicoletta Caruso, 1952 , quota 100 Elena Carta, 1952, quota 101 Giovanna Casanova, 1952, quota 102 Franco Casarotto, 1952, quota 103 Roberta Castellani, 1951, quota 100 Liliana Catalano, 1952, quota 100 Daniela Ceccacci, 1952, quota 101 Renato Ceccon, 1952, quota 100 Manuela Celli, 1952, quota 100 Giuseppe Ceravolo, 1952, quota 101 100) Antonio Cerenzia, 1952, quota 103 Filomena Cervone, 1952, quota 103 Felice Cianci, 1952, quota 100 Laura Ciani, 1952, quota 103 Carlo Cicciarella, 1956, quota 100 Emanuela Cicconi, 1952, quota 101 Antonino Cifalino’, 1952, quota 102 Salvatore Cillepi, 1952, quota 102 Annalisa Cimenti, 1952, quota 101 Paola Ciofi,1952, quota 100 110) Francesco Ciolli, 1952, quota 102 Patrizia Cirelli, 1952, Quota 100 Silvia Coelli, 1952, quota 101 Ermenegildo Colombo, 1952, quota 101 Rita Colombo, 1952, quota 102 Federica Cominelli, 1952, quota 101 Giuseppa Condina, 1952, quota100 Maria Grazia Cont, 1952, quota 102 Filadelfo Conti, 1952, quota 102 120) Carmela Contrino, 1952, quota 100 Tano Corallo, 1952, quota 103 M.Gabriella Corsetti, 1952, quota 102 Maria Carla Cossu, 1952, quota 100 Giovanni Costanzo, 1952, quota 103 Carla Cotarella, 1952, quota 100 Laura Crepaldi, 1952, quota 101 Ferdinando Cristiano, 1952, quota 103 Maria Carmela D’Alessandro, 1952, quota 100 Rosa d’Avenia, 1952, quota 100 130) Antonia Curalli, 1952, quota 102 Franca Damiano 1952, quota 103 Carmen Dalmonte, 1952, quota 101 Gigliola Dal Borgo, 1952, quota 101 Enrico Dall’Asta, 1952, quota 103. Paola Dalla Bernardina, 1952, quota 101 Sandra Dalla Muta, 1952, quota 101 Lucia Danzini, 1952, quota 102 Orlando Defillippis, 1952, quota 103 Patrizia Degl’Innocenti, 1952, quota 98 Giuseppina De Blasi, 1952, quota 101 Fiorella De Fazio, 1952, quota 100 |
Rosella De Marco, 1952, quota 102 Francesca Della Pepa, 1952, quota 100 Paolino De Luca, 1951, quota 101 Patrizia Denegri, 1952, quota 100 Luciana De Tomasi, 1952, quota 101 Alberto De Vincenzi, 1952, quota 100 Maria Grazia De Vivo, 1952, quota 102 150) M. Antonietta Desogus, 1952, quota 101 Carlo Di Bartolomeo, 1952, quota 101 Rosalba Di Bella, 1952, quota 100 Rita Di Blasi, 1951, quota101 Maria Francesca Di Caro, 1952,quota 102 Katia Di Chiara, 1952, quota 100 Petronilla di Domenico, 1952, quota 103 Maria Di Federico, 1951, quota 100 Di Florio Maurizio, 1952, quota 100 Donatella Di Paolo, 1952, quota 102 160) Rita Beatrice Di Pucchio, 1952, quota 100 Emilia Di Marco, 1952, quota 100 Gabriele Di Tonno, 1952, quota 100 Giuseppe Di Tonto, 1952, quota 102 Alessandra Dini, 1952, quota 102 M. Gabriella Donnarumma, 1952, quota 101 Eduarda Donato,1952, quota 100 Fiorella Dzimidzik, 1952, quota 103 Elvira Ebraico, 1952, quota 98 R. Esposito, quota 100 170) Caterina Esposito, 1952, quota 103 Ildo Facchini, 1952, quota 102 Adriana Falbo, 1952, quota 102 Annibale Fabbri, 1952, quota 103 Mirta Fabbro,1952, quota 102 Franca Faranda, 1952, quota 101 Maria Antonietta Fenudi, 1952, quota 102 Verbania Ferniani, 1952, quota 101 Claudio Ferrazzi, 1952, quota 102 Mariano Ferrini, 1952, quota 102 180) Maurizio Filiput, 1952, quota 103 Giovanni Fini, 1952, quota 100 Tiziana Fiorio, 1952, quota 102 Michelangelo Fiorito, 1952, quota 104 Lea Flamini, 1952, quota 100 Daniela Fobini, 1952, quota 100 Anna Forino, 1952, quota 101 Rosa Francavilla,1952, quota 103 Silvio Franzin, 1952, quota 101 Antimo Fraticelli, 1952, quota 100 190) Gabriella Fregonese, 1952, quota 102 Riccardo Friolo, 1952, quota 101 Antonia Fulginiti, 1952, quota 100 Daniela Gaioni, 1952, quota 102 Piera Gallo, 1952, quota 103 Ivana Gambaro, 1952, quota 103 Vilmen Ganzerla, 1951, quota 100 Marzia Gaspari,1952, quota 102 Elda Gasparini, 1952, quota 102 200) Tatjana Gergic, 1952, quota 102 Maria Gervasi,1952,quota 102 Paola Ghiandoni, 1951, quota 100 Giordano Ghidoni, 1952, quota 100 Flora Ghigi, 1952, quota 102 Paola Gianfilippi, 1952, quota 101 Vincenza Giannitelli, 1952, quota 100 Flavio Giantin, 1952 quota 104 Serafina Giardino, 1952, quota 102 Irene Gioia, 1952, quota 100 210) Marco Giorgetti, 1952, quota 102 Adalgisa Gisella, 1952, quota 102 Stefania Gislon, 1952, quota 100 Maria Grazia Giuliana, 1952, quota Renato Giustetto, 1951, quota 100 Anna B. Gnappi, 1952, quota 100 Aurora Anna Grasso, 1952, quota 101 Elena Grasso,1952, quota 103 Renato Grassi, 1952, quota 99 Vilma Grezzo, 1952, quota 101 220) Angela Grimaldi, 1952, quota 100 Luigi Guaraglia, 1952, quota 101 Vanda Guzzi, 1952, quota 101 Giovanni Iacono, 1952, quota 100 Anna Iaia, 1952, quota 101 Gaetano Ianniello, 1952, quota 102 Rossella Incagnone , 1952, quota 101 Chiara Innocenti, 1952, quota 103 Francesco Laganà, 1951, quota 100 Gaetana La Porta, 1952 230) Paolo Landini, 1952, quota 103 Riccardo La Ragione, 1952, quota 100 Loretta Lignelli, 1952, quota 102 Antonio Liguori, 1952, quota 100 Anna Maria Livierato, 1952, quota 102 Teresa Lo Conte, 1952, quota 101 Saverio Loiudice, 1951, quota 100 Franca Lorusso, 1952, quota 102 Giovanna Lo Vetere, 1952, quota 102 Marta Lovi, 1952, quota 102 240) Lucia Lu, quota 102 Silvana Lubrano, 1952, quota 102 Silvana Lucente, 1951, quota 101 Renata Luciani, 1951, quota 100 Loredana Maffeis, 1952, quota 101 Giuseppe Magli, 1952, quota 101 Cecilia Malerba, 1952, quota 101 Francesca Mallia, 1952, quota 100 Luisa Maloni, 1952, quota 101 Eugenio Manca, 1952, quota 104 250) Rossana Mancini, 1952, quota 100 Bruno Mannello, 1952 , quota 102 Carmelo Manfreda, quota 103 Maria Antonietta Maniglia, 1952, quota 103 Flavio Maragno, 1951, quota 100 Augusto Mario Marcenaro, 1952,quota 102 Salvatore Marchese, 1952, quota 101 Patrizia Margiotta, 1952, quota 102 Ines Martinetti, quota 103 260) Francesco Martino, 1952, quota 105 Daniela Martino, 1952, quota 101 Fausto Martizi, 1952, quota 100 Anna Mastrandrea, 1952, quota 101 Marina Mastrocesare, 1952, quota 102 Pietro Mastrota, 1951, quota 102 Barbara Mattei, 1952, quota 102 Neda Mechini, 1952, quota 101 Raffaellina Medaglia, quota 104 Daniela Merlo, 1952 , quota 101 270)Paola Mesina, 1952, quota 100 Liboria Militello, 1952, quota 103 Felicità Mininni Jannuzzi, 1952, quota 100 Tiziana Misantone, 195, quota 103 Franca Modena, 1952, quota 101 Carmen Montemagno, 1952, quota 103 Irma Monti, 1952, quota 102 Edi Morettin, 1952, quota 100 Carlo Morgando, 1952, quota 100 Anna Maria Mori, 1952, quota 100 280) Luciana Moro, 1952, quota 102 Luigi Mazza, 1952, quota 101 Erminio Mostacci, 1952, quota 103 Francesco Musto, 1952, quota 103 Sebastiano Musarra, 1952, quota 10 |
Gianfranco Muzzetto, 1952, quota 102 Raffaele Carmine Nappo, quota 101 Elena Natale, 1952 Gisella Natalini 1952, quota 101 290) Alessandro Navacchia, 1952, quota 102 Caterina Nobile, 1952, quota 101 Gabriella Nocchi, 1951, quota 101 Carla Olivero, 1952, quota 102 Vincenza Oriana, 1952, quota 102 Anna Orrigo 1952, quota 100 Miriam Paggini, 1952, quota 100 Elena Palazzo, 1952, quota 102 Paola Palmieri, 1952, quota 102 Sergio Paracchini, 1952, quota 104 300) Elisabetta Paonessa, 1952, quota 100 Giorgio Parise, 1952, quota 100 Antonino Parlato, 1951, quota 100 Giuseppe Parlato, 1952, quota 102 Rosario Passanante, 1952, quota 102 Antonio Pavan, 1952, quota 102 Sandro Pavon,1952 Alba Pazzaglia , 1952, quota 101 Emilia Federica Percival, 1951, quota 100 Pierina Pegoraro,1952, quota 100 310) Plinio Pellizzari, 1951, quota 100 Paolo Petetta, 1952, quota 101 Laura Pezzi, 1951, quota 100 Lucia Carla Pieri, 1952, quota 103 Filomena Pietrosanto, 1952, quota 100 Paola Giuliana Pilichi, 1952, quota 101 Domenico Pimazzoni,1952, quota 100 Maria Pini, 1952, quota 102 Serena Piovani, 1951, quota 100 Piera Piovano, 1952, quota 100 320) Tiziana Piovesana, 1952, quota 102 Antonio Piras, 1952, quota 102 Adriana Piredda, 1952, quota 102 Loris Pirondini, 1952, quota 103 Antonino Pizzino, 1952, quota 104 Mirella Pizzo, 1952, quota 101 Giovanni Maria Poggi, 1952, quota 101 Adele Ponzio, 1952, quota 101 Sergio Portigliotti, 1952, quota 102 Nicoletta Rita Postiglione , 1952, quota 100 330)Daniela Pozzani, 1952, quota 103 Ivonne Prati, 1952, quota 101 Anna Maria Preziosi, 1951, quota 100, Bianca Maria Priano, 1952, quota 102 Luciano Principi, 1952, quota 103 Anna Progno, 1952, quota 101 Anna Maria Pulvirenti,1951, quota 100 Marco Punzi, 1952, quota 104 Loredana Raimondi, 1952, quota 100 Francesca Rametta, 1952, quota 100 340) Marta Adriana Ranucci, 1952, quota 101 Valter Ravera, 1952, quota 104 Piera Giulia Reboulaz, 1952, quota 101 Luigia Recalcati, 1952, quota 100 Palma Renna, 1952, quota 100 Reparata Tassella, 1952, quota 99 Prospero Risicato, 1952, quota 103 Annamaria Rizzi, 1952, quota 101 Angela Rizzo, 1952, quota 102 Paola Rizzo, 1952, quota 102 350) Cesare Rizzoli, 1952, quota 102 Maria Romei, 1952, quota 102 Brunella Rosano, 1952, 103 Orazio Rossello, 1952, quota 100 Francesco Rotilio, 1952, quota 101 Eva Ruffolo, 1952, quota 102 Maria Romana Ruocco, 1952, quota 100 Lia Russo, 1952, quota 101 Paolo Russo , 1950, quota 101 360) Annamaria Ruta, 1952, quota 101 Maria Salamone, 1952 Roberto Salvestrini, 1952, quota 100 Arduino Santilli, 1952, quota 100 Mauro Sampietro, 1952, quota 102 Assunta Santi Laurini, 1952, quota 100 Paola Santini, 1952, quota 100 Carmela Santoro, 1952, quota 100 Maria Santoro, 1952, quota 100 370) Rosa Anna Saporetti,1952, quota 100 Ezio Sartori, 1952, quota 100 Maria Luisa Sarzi Amadè, 1951, quota 100 Maria Rosa Scalisi, 1952, quota 100 Michele Scarano, 1951, quota 101 Tommaso Sciacca, 1952, quota 101 Anna Maria Floriana Sciarra, 1952, quota 100 Giuseppe Sergi,1952, quota 100 Aurora Serino, 1952, quota 102 Teresa Rosaria Signorello, 1952, quota 100 380) Silverio Silvestri, 1952, Quota 103 Franco Silvi, 52, quota 104 Vittorino Soccorsa, 1952, quota 102 Gianpiero Soglio, 1952, quota 103 Ernesto Solari, 1951, quota 100 Domenico Sotera, 1952 quota 103 Michele Sottile, 1952, quota 103 Maria Spigola 1952, quota 102 Franco Spirito, 1952, quota 104 Angela Spitaleri, 1952, quota 101 390) Rosa Maria Steffan, 1952, quota 102 Ivana Boscolo Stornellon, 1951, quota 100 Roberto Taddei, 1949 quota 103 Maria Tardanico C., 1952, quota 100 Maddalena Terrasi, 1952, quota 100 Antonino Testa, 1952, quota 100 Guido Testa, 1952, quota 100 Marco Tina, 1952, quota 101 Maria Tomarchio, 1952, quota 101 Marilena Tomaselli, 1952, quota 103 400) Roberto Tonelli, 1952, quota 100 Rosanna Tota, 1952, quota 100 Angela Rosa Trevisiol, 1952, quota 103 Massimo Tricarico 1951, quota 100 Gabriele Attilio Turci, 1952, quota 100 Roberto Valiensi, 1952, quota 102 Angelo Vannucci, 1952, quota 100 Rocco Vantaggiato, 1952, quota 101 Virginio Varisco, 1953, quota103 Nelida Clara Vassallo 1951, quota 100 Maurizio Vendrame, 1952, quota 102 Francesco Vertillo, 1952, quota 102 Salvatore Visicchio, 1952, quota 104 Vincenzo Vitiello, 1952, quota 104 Vittorio GiorgioVola, 1952, quota 103 Silvana Volpe, 1951, quota 100 Paola Zambonelli, 1952, quota 102 Rino Zanchettin, 1952, quota 102 Antonino Zanghi, 1951, quota 100 Graziano Zanin, 1952, quota 104 Andrea Zolli, 1952, quota 101 Flavio Zucchelli, 1952, quota 103 Adesioni: Quota 100+; Quota96 Cobas Associazione Diritto alla Pensione |
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COBAS coscienza diritti docenti esodati giovani lotta pensioni politici pubblico sindacati solidarietà
6 risposte
Per informazioni, la lettera potrebbe essere inviata a tutti i presentatori di proposte di legge, unificata nella PdL 224.
C. 224 Fedriga, C. 387 Murer, C. 727 Damiano, C. 946 Polverini, C. 1014 Fedriga, C. 1045 Di Salvo, C. 1336 Airaudo – Rel. Gnecchi
La presentazione dell’appello coinvolge solo il sottoscritto, che era stato indiziato di avere denigrato una lavoratrice, aderente al CCQ96.
Il riferimento a Franco, Marco, Giuseppe non li coinvolge.
Come anche il riferimento ai Cobas, non vuole essere un coinvolgimento degli altri e solo un richiamo delle iniziative che ci hanno coinvolto, ma come al solito queste valutazioni sono mie personali, altrimenti sarebbero sottoscritte dai firmatari dell’appello, che non devono “Chiedere scusa a…..nessuno”, anzi il loro contributo a partecipare a un’iniziativa lanciata da alcuni è una grande occasione per aumentare i promotori.
Per fortuna, l’appello si trova sul blog di Franco, mio sodale di Spirito, Raoul e Antonio altri degnissimi compagni di iniziative, a cui si aggiunge adesso su FB Quota96.
E’ il modo migliore per fare battaglie insieme, aspettiamo altri gruppi che vogliono unire le loro forze, altrimenti andremo insieme a tutti questi che ci danno la fiducia e si organizzano insieme a noi.
Grazie a tutti quelli che hanno inviato e invieranno l’adesione.
Ultimo e non meno importante:
il 30 chi può, non impegnato in esame o altro, è atteso in una bellissima piazza, Montecitorio!!!
http://dirittoallapensione.blogspot.it (chiuso)
Quota 96 (ex): sostegno di tutti ad un legittimo diritto!
Come per gli “esodati” è necessario che da subito sia trovata la soluzione per gli ex Quota 96 della scuola (nati del ’52 e anni precedenti) ormai Quota 100 e oltre.
Tutto il Parlamento è arrivato attraverso una Proposta di Legge e una Risoluzione a riconoscere il loro legittimo diritto impegnando il Governo ad agire.
Uno specifico Decreto Legge o un qualsiasi altro Provvedimento può essere la soluzione a portata di mano. La scadenza ravvicinata dell’anno scolastico e il pensionamento del personale della scuola con una unica “finestra” (1° settembre 2014) non fanno che aumentare l’urgenza di dare la possibilità al personale docente e ata con 62,63,64 anni di età e con 38,39,40,41,42 anni di contribuzione di accedere al pensionamento.
80 miliardi di risparmi previsti entro il 2021 e lo “spread” sceso a circa 160 punti (http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2014/06/20/spread-btp-chiude-a-160-punti-base_ba6c183a-21a2-4118-9cf5-0e00822e142a.html ) garantiscono qualsiasi copertura finanziaria per un esiguo numero di lavoratrici e di lavoratori (3976 circa) che nei fatti diventeranno molti di meno in quanto nonostante il riconoscimento degli scatti di anzianità al 2012 permane il mancato riconoscimento al 2013 e, inoltre, il blocco del Contratto da ormai cinque anni è diventato un altro fattore frenante (per chi ancora regge e non è arrivato al completo burnout o per altri motivi) della domanda di uscita dal lavoro. Scatti di anzianità ed eventuali aumenti contrattuali incidono sul calcolo dell’indennità pensionistica ed anche, per quello che può contare, sul calcolo della buonuscita (Tfr – Tfs) che lo Stato, come sappiamo, pagherà in comode rate grazie all’ultima Legge di Stabilità.
Non sono però i calcoli ragionieristici che devono essere messi al centro del discorso quanto il rispetto delle Leggi dello Stato. Gli errori contenuti in una Legge “sbagliatissima” come la riforma Fornero sulle pensioni che ha determinato e determina “effetti disastrosi” (fatta, approvata e fiduciata in 20 giorni dal governo Monti) andavano corretti da subito e non utilizzati per confondere il Parlamento e l’opinione pubblica sul grave errore complessivo di tale cosiddetta riforma, con uno stillicidio di provvedimenti parziali sugli esodati o rinvii contradditori, irrazionali e in contrasto con un’altra Legge dello Stato del provvedimento a favore dei quota 96 (ormai ex).
Dal 30 giugno inizierà in Aula, alla Camera, la discussione della proposta di Legge sugli esodati.
L’occasione dovrà essere quella di una soluzione anche per gli ex Quota 96 scuola.
Il “pallino” sarà comunque in mano al Governo Renzi che dovrà prendere gli opportuni e dovuti provvedimenti legislativi di correzione, per il momento, di una Legge da cancellare nel suo complesso.
I Comitati Quota 96 scuola chiamano ancora il 30 giugno alla Mobilitazione davanti a Montecitorio.
Sosteniamo le giuste rivendicazioni dei Quota 96 scuola partecipando alle iniziative indette per la soluzione del problema e invitiamo tutti ad aderire personalmente al documento proposto da consegnare il 30 giugno.
Per l’Associazione Diritto alla Pensione
Adriano Cuccus
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Come sapete l’Associazione Diritto alla Pensione, al di là dell’anno di nascita – 52,53,54 ecc. – dei suoi aderenti sostiene da sempre il legittimo diritto al pensionamento dei quota 96 e lo abbiamo testimoniato nei numerosi interventi sul nostro blog e partecipando a scioperi (sindacalismo di base), presidii al Miur, a Montecitorio e in ultimo al Ministero del Lavoro.
Cancellare la riforma Fornero sulle pensioni è l’obiettivo finale di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori introducendo, magari, pensioni eque e giuste con uscita flessibile dai 60 anni di età oppure con 40 anni di contribuzione a prescindere dall’età.
Con questa mia email rinnovo il sostegno al legittimo diritto dei quota 96 scuola aderendo al vs documento anche se non potrò usufruire personalmente del pensionamento al 31 agosto 2014 essendo nato nel 1953 ed avendo “solo” quasi 41 anni di contribuzione (di lavoro anche di più), ma non è la mia biografia che può interessare quando la soddisfazione di partecipare ad una lotta giusta per un diritto al di là del mio immediato tornaconto personale.
Saluti
Adriano Cuccus
Ho visto che le adesioni stanno arrivando, volevamo rompere le contrapposizioni, in parte ci siamo riusciti, in parte so che ci sono arroccamenti sulle proprie posizioni, non riesco a capire il perché, l’invito era molto semplice, io non avevo nessuna bandiera da difendere, non mi sento protetto da nessun gruppo, né debbo difendere il mio gruppo, sono abbastanza laico e libero di non rispettare decisioni per paura di essere escluso dalle amicizie degli altri.
Rispetto gli altri ed ho massimo rispetto delle posizioni altrui, ma quando non condivido, mi dissocio, a costo di rimanere da solo, troverò altri amici e compagni di lotta, oppure individualmente mi aggregherò a quelli che sento più vicini a me e ci guadagnerò in rispetto.
Una firma vale quanto un mi piace e se inserita in un elenco insieme a centinaia rafforza la lotta e l’iniziativa comune.
Grazie a quelli che inviano l’adesione, ma per me siamo tutti uguali, tutti PROMOTORI dell’appello, in ordine alfabetico, perché tutti siamo uguali e importanti e una firma vale l’altra, era questo il senso della lettera aperta, la mia è quella di R.A. N.F. hanno lo stesso valore e pesano allo stesso modo, malgrado in questa società si tende a essere capi, capetti e gregari, ma sono i gregari che non debbono accettare questo ruolo, ogni tanto occorre rovesciare la piramide, io ci sto provando da quando ero giovane e anche se tutto sembra rimasto come 5o anni fa, la nostra società è cambiata perché anche la nostra generazione 4o anni fa si è ribellata, e malgrado gli acciacchi contina a ribellarsi.
E’ il miglior lascito che lasciamo a quelli che pensano che tanto non cambia niente, che ci sono onorevoli ed elettori, ci sono cittadini e lavoratori nel nostro caso, ma siamo anche “docenti” occorre ricordarlo e anche noi dovremmo avere l’intelligenza di sapere utilizzare questo ruolo, ma spesso preferiamo stare in panchina, a disposizione dell’allenatore.
Ho scritto io, e scrive di nuovo Franco, che la piazza è così grande che possiamo starci a due lati diversi, più chiaro di così.
Se poi in piazza qualcuno ha voglia di confrontarsi e di parlarsi ci si incontra, come quando si va a una festa, si sta in due stanze accanto e si evita di passare da una stanza all’altra, anche se ci si vede dalla porta, è impossibile?
Ma non credo che sia questione di bandiere rosse dei Cobas, tanto è di dominio pubblico che alcuni di noi sono impegnati e dedicano il loro tempo a difendere i lavoratori nelle scuole, e non solo, come Cobas.
Ho il dubbio che ci siano questioni di carattere, di personalità, di paura di perdere un ruolo importante in questa battaglia, di dover condividere pochi “onori” e molti oneri e di questo mi sto sempre di più convincendo, altrimenti questo rifiuto di ascoltare le voci di chi aderisce, non quella dei Franchi, ma quella dei tanti, che meritano rispetto, in quanto sono meno conosciuti dei suddetti Franchi, dei Giuseppe e dei Kiara e di coloro che trattano con i parlamentari.
Ecco solo questo dovrebbe spingere chi si sente in un ruolo importante a lasciare da parte le differenze e come ho detto ricordarsi che ci sono quelli che nel 2012 avevano 36 anni e adesso hanno solo 38 di contributi e quindi hanno un lungo periodo di attesa davanti.
Non sono coloro che hanno ruoli a doversi mettere d’accordo, non ci sono re e valvassori, ma ci sono lavoratori che hanno un unico obbiettivo comune, mettetici voi d’accordo, firmate l’appello, partecipate al presidio e se i re non vi ascoltano, si rovesciano e li si fanno abdicare.
Io ci sto, nel mio gruppo re non ci sono, siamo tutti valvassori o valvassini, scegliete voi.
Come al solito, se qualcuno si sente attaccato, non è mia intenzione creare problemi e come posso togliere la mia firma da chi ha promosso l’appello, se questo era un ostacolo alla partecipazione comune, fate finta che abbia parlato il solito chiacchierone, che parla a sproposito.
Sono stati aggiunti i nomi di ministri Poletti e Padoan, a cui era intenzione inviare il documento per chiedere un incontro.
C’è un lieve rimaneggiamento nel testo di una frase, per renderlo più comprensibile e sono stati inseriti le piazze del 30 giugno.
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