Da Roma….alla Grecia….incazzati

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Da Roma….alla Grecia….incazzati

06/08/2014 Lavoro Politica Scuola 0
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Montecitorio il 7 quando ci sarà la fiducia sul DL Madia.

 Giovedi’ 7 agosto presidio di lotta a Montecitorio

 Per il diritto alla pensione di Q96 e al lavoro dei precari

Il presidio del 7 agosto è solo la prima di una serie di iniziative di lotta che i comitati q96 e quota100+ insieme ai comitati dei precari della scuola lanciano per dare una prima risposta alla marcia indietro del governo Renzi sul ricambio generazionale.

La soppressione dell’emendamento al senato il 4 agosto voluto dalla Madia su dettatura di Cottarelli spegne le speranze dei 4000 quota 96 che finalmente dopo 28 mesi avrebbero avuto finalmente giustizia e quelle di altrettanti precari, anche loro in attesa di 28 mesi, che avrebbero occupato i posti liberati.

Dopo questo atto di gravissimo vulnus democratico è ancora più chiara la continuità di Renzi con i governi precedenti nel considerare la scuola come un pozzo da cui prelevare fondi per i poteri forti.

La cialtroneria di  Renzi  non ha più limite annunciando che entro agosto risolve la vicenda dei q96 inserendo la questione nel decreto scuola.

Da anni assistiamo allo stesso balletto, di rinvio in rinvio, ordini del giorno delle Camere, sempre disattesi, buoni per tacitare le proteste e in quest’ultimo caso per evitare l’ennesima brutta figura, a cui sono sottoposti i parlamentari del PD, che hanno sottoscritto l’emendamento insieme agli altri parlamentari.

Se il Governo Renzi fosse credibile,  può approvare di nuovo alla Camera l’emendamento, eliminato al Senato, oppure da oggi stesso inserirlo  in  un decreto legge, mandando in pensione i Q96 e aprendo le porte all’assunzione di altrettanti precari.

Non vorremmo che il decreto della scuola scambiasse i tagli sul MOF, in non rinnovo del contratto e l’eliminazione degli scatti con l risarcimento di Quota96.

Invitiamo tutti a partecipare al presidio di giovedì, come primo atto della protesta che proseguirà per tutto agosto.

Invitiamo tutti comitati di Quota96 a proporre un’iniziativa comune, a cui diamo la nostra disponibilità’ a partecipare e a organizzarla con la massima condivisione.

Comitato Quota96 – Cobas e Quota100+ – Precari della scuola Cobas

Aderiscono:

Comitati Precari

#vincitorisenzacattedra

 

 

A nome Comitati Quota96 e Quota100+, con l’appoggio dei Cobas-Scuola, abbiamo chiesto piazza MonteCitorio per il 7 agosto dalle 10:00 (fiducia alla camera sulla Conversione del DL Madia PA, modificato al Senato).
La manifestazione è solo la prima di una serie di iniziative che vorremmo fossero unitarie e che riprenderanno visto che le camere chiudono l’8 dopo ferragosto alla loro riapertura.

 

Alcuni politici dentro il parlamento faranno risaltare come il governo Renzi ci abbia di nuovo preso per il culo.
Dobbiamo essere numerosi e compatti fuori per sostenerli come loro sostengono noi.   

Ricevo questa lettera da Carlo Morgando, che si trova in Grecia

Helter

Partiti sunt vestimenta mea sibi et in vestem meam miserunt sortem

(Hanno spartito fra loro le mie vesti, e hanno tirato a sorte la mia tunica)

Giovanni, 19, 24

Essere diventati un “caso politico nazionale” per noi “famigerati” Quota 96 ora 100+ non fa che inasprire il nostro stato d’animo.

Questa è la terza estate che viviamo sotto il fuoco di un attacco coordinato dalla casta al potere contro noi lavoratori della scuola nell’intento di scipparci preziosi anni di vita.

Ricordate l’uscita dell’ allora Ministro Sacconi che in pieno Agosto tentò di abolire nel calcolo dei contributi ai fini pensionistici gli anni di Università? E l’estate scorsa trascorsa su un’altalena di speranza e delusione?

Nulla però a confronto con quanto stiamo subendo in questa estate anno I dell’Era Renzista…

A leggere i principali quotidiani italiani parrebbe che l’equilibrio dei conti pubblici sarebbe stato pesantemente destabilizzato se a quei fantomatici 4000 lavoratori della scuola fosse stato riconosciuto il diritto acquisito e poi scippato dal governo dei tecnocrati distratti.

Nemmeno una proposta di legge già fortemente penalizzante che avrebbe potuto meschinamente escludere i nati dopo il 31 Agosto 1952 e che ritardava fino ad oltre il 2020 la corresponsione del TFR (una vera operazione di rapina ai danni dei più deboli), è stata considerata conveniente dalle Vestali della Finanza internazionale…

Ora ci aspetta un provvedimento ad hoc, se vogliamo dar credito alle promesse del capetto del sedicente “partito nazione”; una prospettiva inquietante per il futuro, avendo già gustato un assaggio del progetto di controriforma della scuola anticipato a Luglio dalle incaute dichiarazioni del Sottosegretario Reggi …

A questo punto è evidente che la questione del nostro mancato pensionamento non si colloca più sul piano del reale, non ha più nulla a vedere con il calcolo ragionieristico delle coperture, ma si è caricata di una dimensione simbolica.

Il nostro pensionamento aprirebbe una falla nella legge Fornero, innescando secondo il MEF un pericoloso “effetto emulazione”.

All’interno del Partito Nazione il nostro caso ha messo a nudo le contraddizioni tra correnti , rispetto alle politiche sociali, mentre appare sempre più evidente il ruolo marginale del Parlamento e l’autoritarismo dell’Esecutivo.

Anche i sindacati più o meno governativi si sono svegliati improvvisamente dal complice silenzio ostinatamente seguito alla Controriforma Fornero delle pensioni , rilasciando dichiarazioni indignate nei riguardi dell’azione del governo, ma di fatto generando un polverone deleterio alla positiva risoluzione della questione QUOTA 96.

Dato il contesto quale può essere a breve la strategia di Quota 96/100+?

Una mobilitazione massiccia che presidi i luoghi del Potere è necessaria, cercando di andare al di là delle polemiche sulla presenza o meno di bandiere d’appartenenza, che indeboliscono il movimento già restio a scendere in piazza.

A supporto del presidio fisico un presidio virtuale ossessivo che sgombri il campo dalla disinformazione sul tema alimentata in questi giorni per insipienza o malafede da troppi giornalisti e politici.

Al primo Settembre poi : non si rientra in servizio , saranno i sindacati che davvero ci sostengono a proclamare uno Sciopero per il primo giorno dell’a.s. 14-15!

I DIRITTI NON SI ROTTAMANO !

Carlo

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