Le trepide attese
Rappresentanti e rappresentati
Nei blog che da anni si battono per ottenere la pensione per i nati del 1951/52 ( con 35/36 anni di contributi e 61/60 anni di età a dicembre 2012), mi riferisco in particolare a Quota96 di Franco Spirito, e Diritti acquisiti di Raoul Bonfiglioli, ormai “compagni di lotta e di fede” come si diceva una volta, oltre ad articoli di Carlo Bertani, che con ironia tagliente sbugiarda i politici, si trovano spesso commenti di lavoratori che aspettano in trepidante attesa l’ultima notizia della parlamentare Ghizzoni, che è considerata la paladina dei nostri diritti.
Nemmeno i fidanzati di 14 anni, avrebbero tanta pazienza e comprensione per i tradimenti del proprio fidanzato.
Dopo un po’ hai il dubbio che ti stia prendendo in giro, che forse se la sta facendo con un altro, che spesso ti racconta bugie.
E fin qui passi, la mancanza di alternative ti spinge a chiudere gli occhi di fronte alla realtà, spesso si implora il “fidanzato-parlamentare”, lo si giustifica, lo si difende dagli altri che vogliono farti uscire dalla tua ingenuità.
Ma poi quando le attese diventano estenuanti, non si può accusare gli altri di non avere rispettato i patti.
Si trovano docenti di 62 anni, che chiedono scusa al parlamentare perchè gli altri dicono che ormai non si fidano più del “fidanzato-parlamentare”, che questo non è più credibile e poi si svegliano e delusi si sentono presi in giro, perchè dopo 2 anni di attesa una commissione ha rinviato alla settimana successiva la decisione.
Presi in giro da chi? Da noi stessi! Non cerchiamo scuse, ma si può essere appesi a una commissione, crediamo ancora alle favole, ma dovremmo crescere e guardare in faccia la realtà.
L’altro giorno io ho scritto che 150 milioni destinti a Q96 nel 2012 erano stati spostati per una questione immediata e imprescindibile.
Giulio Marcon e Annalisa Panerale di SEL (che ha cercato di affrontare la questione precedentemente) affermano, sono dati che sono conosciuti da un bel po’ e confermati dall’INPS stessa, che la maledetta Fornero (con titoli accademici altisonanti e amicizie nei grandi poteri) con la sua aria da maestrina e il suo perfido sorriso, ha imbrogliato tutti, dimostrando che non sa fare i calcoli, quando su un presunto risparmio previsto di 22 miliardi negli anni a venire, si calcola che la cifra sarà di 90 MILIARDI, 4 volte maggiore, errore che nemmeno un bambino di 1 elementare farebbe, tutti a prendersela con una commissione e con i suoi componenti.
Sarebbe opportuno che portassimo alla Fornero un premio “Asino conclamato” e invece a Torino la premiano! I suoi amici le daranno un premio per solidarietà di classe e perchè ha fregato i lavoratori.
Dovremmo chiamare a rapporto i vari parlamentari del PD, che questa legge hanno approvato e farli dimettere, in quanto incompetenti e complici, non si può approvare una norma che manda alla disperazione 300 mila lavoratori esodati, con calcoli errati o con un imbroglio contabile, che è chiaramente sottostimato, perchè dietro vi è la finanza che ha deciso di distruggere e impoverire i poveri, i lavoratori e i “ceti medi”, che ha deciso di riportare agli anni ’60 i rapporti sociali, quando la gente lavorava, non scioperava e stava al suo posto, senza tante pretese e senza tanti diritti.
Dovremmo prendere i segretari dei sindacati “complici” (hanno il monopolio della rappresentanza), che fanno parte di questa combriccola e che l’hanno appoggiata, tacendo e subendo in silenzio questo diktat, nemmeno 1 ora di sciopero contro l’attacco alle pensioni pubbliche, che ogni tot anni vengono ritoccate al ribasso e con un aumento dell’età della pensione; zitti, zitti e invece sono sempre pronti a sedersi nei tavoli delle inutili concertazioni, in cui la loro presenza è solo di facciata, tanto non decidono niente e servono solo per comunicare loro le decisioni che gli altri hanno preso, come i “servi sciocchi”.
E che dire degli iscritti a questi sindacati e a questo partito, senza il loro tesseramento e senza il loro appoggio questi tristi personaggi sarebbero scomparsi dalla scena politica, i Camusso, i Bonanni, gli Angeletti hanno redditi che i normali lavoratori se li sognano e si conservano il loro posto perché nessun altro ente li assumerebbe, amministratori delegati di un’azienda senza nessun “profitto”, consorteria da bar sport, buona per tenere buoni i propri tesserati.
E i Renzi, ultimo spettacolare lascito del vecchio PCI, chi lo ha portato in quel posto, i silenziosi elettori che si sono recati, pagando pure il più grande imbroglio di elezioni già decise forse dai grandi poteri e di sicuro con un accordo con il vecchio imbroglione, come un padre con il figlio.Come ci si può fidare di un simile personaggio, che dice una cosa e poi fa un’altra; come è possibile che un partito di grandi tradizioni finisca in questo stato, miracoli del nuovo secolo, tutti senza memoria, tutti ad affidarsi agli uomini dei miracoli.
E che dire di noi, che siamo in attesa che qualcuno ci dica “che sì, forse, tra qualche mese, ma no aspettiamo ancora un po’ vediamo se, non disturbiamo”, e sono passati 2 anni, inutile, persi, ancora a lavorare.
Non è questione di date, oggi o domani o tra qualche mese, se Renzi, il ministro del lavoro o la ministra delle scuole private Giannini, escono con un comunicato in cui dichiarano “trovati i fondi per 4 mila Q96″ e per gli esodati, ma chi se ne frega se la commissione Bilancio si riunisce oggi o a maggio e la legge sia approvata giugno.
Cari fidanzati delusi serve solo questo e non c’è INPS (che i soldi li ha in cassa, malgrado le solite grida di prospettive nere, buone per i citrulli) o RdS, che continuano a dimostrare di essere imbroglioni, perchè per altri casi, non fanno mai i calcoli sui costi previsti, ma intervengono sempre a sproposito su Q96, che possa fermare l’iter della legge.
I soldi ci sono e non solo per noi, 68 MILIARDI non previsti nel 2011, possono essere destinati a tante questioni irrisolte e io sono ancora qua a invitarvi a smuovere il culo, a smettere di piagnucolare, e c’è Raoul che passa il tempo, come Franco a darci la parola e utilizzare il suo blog, ma che aspettiamo ad assediare i centri del potere. Se qualcuno di voi ha voglia di farsi una passeggiata nelle sedi del MIUR e del PD, io ci sono, i Cobas ci sono, bastano 24 ore e chiesta l’autorizzazione alla questura per manifestare siamo in piazza, altrimenti tacete e non lagnatevi, avete solo voglia di mugugni e siamo senza possibilità di uscire da questo impasse.
Buona notte e attendete il 2018/19, sarete di sicuro in pensione!
Con affetto e stima a Franco, Raoul, Carlo, compagni di strada e di lotta e agli altri che fanno parte di questa combriccola sgangherata, che non subiscono e accettano compromessi, che non si lasciano imbrogliare dai venditori di fumo, che sono sempre pronti a mettersi in marcia per conquistare i loro diritti.
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Una risposta.
Salviamo la faccia
di Pierino Giordano
Alla discussione sui blog di cui parla Francesco Martino, sono intervenuto fino a tempo fa; fino alla grandiosa gita scolastica organizzata da Giuseppe Grasso a piazza S.Spirito, per incontrare nei palazzi del potere gli affabulatori di turno ai quali mostrare le T-shirt confezionate dal comitato (troppo) civico quota 96. Allora si chiamavano Boccia, Damiano etc …
Giuseppe Grasso, rimase molto soddisfatto della riuscita della gita scolastica e dei monumenti visitati nella capitale, per non parlare della folgorazione della vista di Fioroni dal vivo che gli passò la formidabile dritta ( poi attuata) di fare la conta delle pecore.
Racchiusi le mie considerazioni in un ultimo intervento “DE PROFUNDIS” cortesemente ospitato sul blog di Raul e di Franco Spirito.
Era il mese di Settembre 2013; per quasi una settimana, in quattro gatti avevamo inutilmente tenuto in vita un presidio in piazza Montecitorio in attesa delle decisioni di un “Consiglio della Minestra”, che come al solito si annunciava risolutivo, mentre gli altri colleghi continuavano a minacciare ferro e fuoco seduti davanti ai loro computer e gli amici del comitato civico si scambiavano sulla rete le loro confidenze sulle abitudini di famiglia.
Fui profeta poco apprezzato per le considerazioni espresse nel “DE PROFUNDIS” che invitavano, in buona sostanza, a ritenere chiuso ogni tentativo di dialogo con questi politicanti da strapazzo, ed a pensare evidentemente ad altre e più incisive forme di lotta, se mai fossimo stati capaci di attuarne.
La mia richiesta di dignitoso silenzio, e di ignorare questi interlocutori politici fu addirittura interpretata come un gesto di vigliaccheria! una certa Tatjana addirittura mi diede del miserabile! Molti si affrettarono ad esprimere solidarietà ai vari gestori delle rivoluzioni virtuali che animavano i blog; Antonio Busato addirittura mi invitò a non più utilizzare il “suo” blog per aver tentato, anche attraverso quello spazio di organizzare una proposta concreta e visibile. “Chi ero io”,….. mi replicò, per aver messo il mio numero di cellulare, a disposizione di chi fosse intenzionato a dare vita ad una protesta concreta e visibile? E chi era Antonio Busato per aver cancellato il mio numero di telefono dal suo blog ???
Da allora ho continuato a seguire – in silenzio- il dialogo virtuale sui blog e le varie discussioni che vi si avvicendavano, sempre in attesa di qualche proposta operativa che finalmente proiettasse in una dimensione di lotta più efficace la vicenda di quota 96.
Da allora, incoraggiato dal “… costi quel che costi ” di Boccia ed aspettando la Corte Costituzionale ho seguito la “carota” della Ghizzoni, quella del mille proroghe, ho partecipato alla conta delle pecore, ho atteso il parere dell’INPS, quello della Ragioneria di Stato, poi la telenovela della proposta di Legge 249, ora del parere della Commissione Cultura, poi della Commissione Bilancio, poi …
Da allora ha seguito le argomentazioni di questi politicanti da strapazzo che spesso parlano senza sapere quello che dicono e non si astengono dall’alimentare le nostre legittime aspirazioni, dal limbo dei loro intoccabili privilegi.
Da allora ho letto i commenti di tutti, dalla retinite di Ceravolo agli articoli di Bertani sempre più presuntuosamente convinto di riuscire a curare lo spirito della truppa con i suoi sermoni e da ultimo, ora convinto di fare la rivoluzione con i volantini a colori oppure in bianco e nero !
Mai una volta una proposta operativa ! e forse le uniche che arrivavano dai COBAS avevano il torto di legarsi ad una organizzazione poco gradita agli apparati di potere e davano la sensazione alla maggioranza dei nostri colleghi che si sarebbero sporcati le mani o la reputazione se mai avessero aderito o partecipato alle manifestazioni organizzate, e che forse meglio sarebbe stato seguire le indicazioni di sotterranee e riservate trattative con l’onorevole di turno fornite da qualche privilegiato collega che ne vantava la conoscenza .
Da molti, da questa maggioranza inoperosa, mai una volta la partecipazione alle manifestazioni o ai sit-in organizzati nei quali ci ritrovavamo sempre i soliti quattro gatti a salutarci come vecchi amici che si ritrovavano nelle piazze romane!
A quelle si non sono mai mancato sperando sempre di trovare presenti almeno 1000 dei 4000 aventi diritto alla pensione che avessero deciso di passare dalla protesta virtuale a quella personale sulla piazza!!
Oggi tocca a Faraone fare da imbonitore. Oggi il PD chiama a raccolta il popolo della scuola per raccogliere suggerimenti da aggiungere alla lista delle cose che Renzi prometterà di fare appena possibile (stando a quello che dice, fino a maggio è impegnato).
Oggi inseguiamo sempre più stanchi le dichiarazioni di questo tal Faraone che forse senza sapere le aspettative che le suscitano le sue dichiarazioni, seguendo la ormai consolidata abitudine dei suoi predecessori, da politico consumato, continua la triste scia dei personaggi politici che negli ultimi anni si sono esercitati nella pratica quotidiano di prenderci per il culo !!
E NOI QUI ! ASPETTIAMO ! Serenamente… avrebbe aggiunto Veltroni, senza muoverci,.. con calma…. come soleva ripetere Prodi!
Grasso, in attesa che gli sia dato pubblico riconoscimento, continua la sua politica di accreditamento con il PD scrivendo le letterine a Renzi, e da ultimo abbiamo perso la collaborazione di Carlo Bertani che ci ha finalmente comunicato che se vogliamo ancora seguire i suoi scritti dobbiamo contattarlo sul suo blog o magari comprare il suo prossimo libro.
All’amico Francesco Martino, nel cui articolo ho letto anche le mie posizioni, dico che sono pronto da tempo. Credo come Francesco da Catania o come Giuseppe Ceravolo o come Franco Spirito o Pio di Avellino o come tutti gli altri colleghi che sapranno tramutare la loro disperazione in azione concreta, e che se solo vogliamo, ci organizziamo con l’aiuto dei COBAS per dare una testimonianza ad oltranza della nostra dignità nel posto più adatto, al MIUR o a Montecitorio o con raid mirati sotto i palazzi del potere, fino a che si ponga fine a questo stillicidio ed a questa mortificazione che ci viene rinnovata ogni qualvolta qualche Presidente di Commissione Parlamentare trova sempre la giusta motivazione di rinviare alla seduta successiva l’esame definitivo della nostra posizione.
Lì, in quelle piazze, aspetteremo che i nostri colleghi, lasciando il computer sul tavolo, ci raggiungano per darci il cambio o per unirsi a noi sacrificando qualche giorno di ferie o, a turno il loro giorno libero per queste sane e dignitose “VACANZE ROMANE”.
Non aspettiamo oltre.
Da lunedì possiamo iniziare questo presidio permanente ed alimentarlo a turno con la disponibilità di tutti coloro che vorranno parteciparvi mettendo a disposizione almeno il loro giorno libero ! CORAGGIO
Forse non servirà ! Forse sarà inutile! Forse ci stancheremo e torneremo a casa distrutti. Servirà sicuramente a non dare il segno di una resa silenziosa e poco dignitosa.
Per quanto mi riguarda servirà almeno a SALVARE LA FACCIA
Pierino Giordano
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