Eravamo solo…
RIDERE, PIANGERE o INCAZZARSI?
Erano mille o forse no e forse erano 9 mila o forse no?
Potremmo fare una scommessa con INPS e MIUR, a chi le spara più grosse?
Ormai sulle cifre ci si gioca la scarsa credibilità di questa classe politica e non credo che ne esca molto bene.
C’è un ministro che dopo le nostre proteste si convince, grazie a una nostra proposta, a fare una rilevazione nell’ottobre 2013 sugli aventi diritto, rispondono 4 mila lavoratori della scuola, INPS che non ha i dati della carriera dei lavoratori della scuola, buona parte dei quali ha sempre lavorato solo nella scuola, declama che sono 9 mila.
Per 2 anni si è attestato, su questa cifra, il MIUR proponeva circa 6 mila potenziali, tenendo conto che una parte sarebbe rimasta al lavoro malgrado avesse i requisiti, volendo raggiungere il massimo della pensione o per sue esigenze di vita, come è sempre successo in tutti questi anni, il numero scendeva a 4 mila.
Continuano imperterriti a tenere fermi questi dati, anche quando nel marzo 2014 si apre una deroga per chi avesse utilizzato anche un giorno di permesso per permessi parentali ex legge 104 (IV salvaguardia).
Ad agosto 2014 il tentativo di forzare la mano da parte di Boccia, presidente della Commissione Bilancio della Camera, viene bocciato perchè secondo loro le coperture previste non erano sufficienti, alcune decine di milioni, dopo che alla Camera era stato approvato con un voto di fiducia proposto dal Governo della repubblica delle banane.
Passa 1 mese e tra fine agosto e settembre si scopre che 760 lavoratori Q96 sono andati in pensione con la IV salvaguardia.
Altri andranno nel 2015 con una nuova salvaguardia per lo stesso motivo (VI salvaguardia), si ipotizzano 300, lavoratrici donne sono andati in pensione perchè nel 2013 e 2014 hanno raggiunto i 41 anni , oppure hanno optato per l’ozione donna, rinunciando almeno al 30% della pensione a cui avrebbero avuto diritti, altri andranno nel 2015 per raggiunti contributi e ci saranno anche uomini che raggiungono i 42 anni e 6 mesi.
Inps, il 7 ottobre 2014, quantifica, previo accordo con MIUR 3970 lavoratori Quota96 all’inizio di questa storia, affermando che si erano sbagliati, avevano conteggiato nei famosi 9 mila, anche chi nato nel 1952 aveva un percorso lavorativo accidentato, come se nella scuola il precariato e le supplenze fossero un’invenzione degli uiltimi anni, e non la norma da sempre, dagli albori della scuola.
Ci informa che secondo i suoi calcoli, presupponiamo indicativi, secondo loro tra salvaguardati e pensionati obbligati o regolari si arriva a 1300.
Almeno 100 milioni in meno di quanto in questi anni la Ragioneria dello Stato (RDS) e l’INPS, in modo truffaldino hanno sostenuto per 4 mila aventi diritto.
Pensiamo che un ministro del Lavoro decente e un parlamento attento avrebbero convocato il precedente presidente dell’INPS, nel frattempo accusato di truffa ai danni dello Stato, e lo avrebbe denunciato per falso in atti pubblici, ma visto che a loro andava bene che Mastropasqua fosse la foglia di fico per nascondere che non avevano nessuna intenzione di modificare la norma Fornero, approvata e benedetta da tutti i grandi partiti, hanno taciuto bellamente questa notizia.
Adesso abbiamo un articolo di stampa che dichiara, come qualsiasi persona di buonsenso sa, che in pensione non solo 1300 sono andati o andranno, ma la metà dei 4 mila.
Ci voleva un conteggio durato 3 anni per arrivare a questa cifra?
Sarebbe stato sufficiente chiedere alle scuole i dati dei 4 mila o più che avevano quasi raggiunto i requisiti la norma Fornero il maledetto 31 dicembre 2011 e togliere coloro che in quella data erano ormai al limite dei 4o anni, che dopo 2 anni avrebbero avuto almeno 41 anni e dopo 3 anni, al 31 dicembre 2014 almeno 42 anni di contributi versati.
Nel frattempo molte donne, esauste, hanno preferito rinunciare a una buona pensione.
A questo punto, il MIUR che sempre ha sostenuto la cifra di 4 mila, contro le differenti valutazioni di INPS e RDS, invece di denunciare questo scandalo, non ha ancora pubblicato i dati a sua disposizione, pensiamo che ha avuto tutto il tempo di verificare, anche lui, quanti siamo rimasti.
Tra poco scopriremo che realmente i Q96 non esistevano, si erano estinti da soli per disperazione avevano preferito starsene in silenzio, subendo per sfiducia il tragico destino di far trascorrere il tempo previsto dalla norma Fornero, a scuola ci si sente giovani, non ci si stanca, si imparano tante cose e ci si sente nonni, che male c’è a fare da nonna a un bambino di 3 anni, se sei docente delle materne?
In attesa dei dati definitivi e del Parlamento che sta discutendo la Legge di stabilità, chi ha ancora un sussulto di dignità, che attende a muoversi?
Se nemmeno di fronte a questo scandalo, furto, imbroglio con cui ci hanno fregato 3 anni di vita non si sveglia dall’attesa che gli altri ti risolvano i tuoi problemi e si rimane impassibili all’evolversi degli eventi, forse il tragico destino preparato da questi imbroglioni al governo è ben meritato!
Mi viene da piangere, pensando che ormai, anche i lavoratori della scuola, sono stati resi docili e passivi.
Dove sono finiti i grandi protagonisti delle lotte del periodo 86/88 che hanno costretto i sindacati ad appoggiare una legge anti-sciopero per bloccare le lotte dei “COBAS”, che stavano diventando un modello da imitare per i loro diritti, contro la complicità dei grandi sindacati?
In attesa che dal letargo qualcuno si svegli, invieremo all’INPS questa lettera
Al dottor Crudo,…..
Abbiamo appreso dalla stampa la seguente notizia che ci sembra aggiunga ulteriori dati all’informazione che avevamo avuto nell’incontro del 8 ottobre.
Vorremmo pregarla, ringraziandola per la sua disponibilità, di potere avere i numeri precisi, nel più breve tempo possibile, in quanto in questi giorni all’interno della discussione parlamentare sulla Legge di Stabilità, sono stati presentati alcuni emendamenti riguardanti la questione di Quota96.
Pensiamo sia chiaro che in questa fase i dati corretti possono avere un’importanza fondamentale per dirimere l’annosa questione dei lavoratori della scuola Q96.
Per questo vorremmo di pregarla, se è nella sua disponibilità, o di inviarci i dati via mail, oppure di avere un incontro in cui ci venga fornita la più ampia informazione possibile.
Aggiungiamo l’articolo di stampa
Invieremo un’altra richiesta anche al MIUR, siamo letterati o no?
Views: 4
classe COBAS datori esodati politici pubblico sindacati solidarietà