Onorevole Marchi non ci faccia ridere!!

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Onorevole Marchi non ci faccia ridere!!

30/11/2014 Lavoro Politica Scuola 0
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SIATE SERI, NON PRENDETECI IN GIRO !

ANNALISA PANNARALE (SEL) presenta il suo ordine del giorno

ON. MINO MARCHI (PD)

Se non ci fossero certi parlamentari la nostra giornata sarebbe noiosa, libera dalla vita scolastica, impegnati con gli amici, famiglie, che palle!

Invece siamo tutto il giorno impegnati a leggere giornali, vedere TV, aspettare notizie, chiacchierare con i Q96, tutti ansiosi e disperati, tra l’idea di andare dallo psicologo e scegliere l’opzione donna, che ti darà una pensione miserevole, alcuni nel frattempo hanno trovato il modo di risolvere tutto, sono andati all’altro mondo.

E qui si vedono le personalità, ascoltando l’intervento di Annalisa P. viene fuori l’impeto di chi la scuola la conosce veramente, è il terzo video che troverete su questo blog dei suoi interventi su Q96, ogni volta amaramente deve concludere che il governo non vuole risolvere la situazione.

Poi leggete il resoconto dell’on. Marchi, laureato in Economia e Commercio e quindi con la capacità di sapere di politiche economiche e di pensioni.

Il suo profilo lo troverete in fondo all’articolo, non voglio nascondere che passare tutta la vita a fare politica non sia faticoso e non voglio scherzare, gli impegni non hanno orari e ci sono sempre degli inconvenienti, tanto più quando si è dirigente di un partito e si è stato sindaco, assessore e parlamentare, da più legislature.

Anche lui, segretario della Commissione Bilancio, ha votato la norma Fornero delle pensioni e tante altre porcate delle ultime legislature.

Tanti altri parlamentari dell’opposizione avrebbero da farsi perdonare le politiche anti popolari e contro i lavoratori dipendenti dei governi di qualsiasi colore politico.

Forse se lo ricordano e forse ci appoggiano in modo strumentale, la politica si fa anche così.

Affermare che hanno eliminato la penalizzazione per chi va in pensione con le norme Fornero, già penalizzanti per chi deve lavorare più di 40 anni, se si ha meno di 62 anni, è il minimo che si potrebbe concedere a chi ha iniziato a lavorare a 16 anni, si chiamano lavoratori precoci e da molte legislature non si è trovato il tempo di eliminare questa vergogna dell’ineffabile Fornero, approvata da tutti loro.

Non è un merito, ma un risarcimento tardivo.

E non finisce qui, minaccia, ecco l’ultima perla del loro pensiero distorto,  se non siete più adatti al lavoro perchè stressati, vi toglieremo dalla classe e vi inseriremo nell’organico funzionale a coprire le assenze, a disposizione di tante scuole, disponibili a diffondere le vostre ormai invidiabili “competenze”.

Anni fa quando un docente non era in condizione di lavorare, spesso per disturbi seri, si concedeva la possibilità di scegliere se essere messo fuori ruolo, come personale a disposizione delle segreterie, in biblioteca, oppure scegliere di andare in pensione, con gli anni di contributi al momento della scelta.

Si poteva scegliere; adesso hai acquisito un diritto, lo sappiamo, te lo concediamo se sei disponibile a fare da tappabuchi, tu sei esperto sei la migliore scelta, come in una catena di montaggio di tanti anni fa.

Venivano definiti “rimpiazzi”, quando proprio ti scappava, alzavi la mano, avevi dieci minuti di tempo, la catena non si poteva fermare e arrivava il “rimpiazzo”.

Anche per noi si può trovare questa soluzione, in uno stanzino, appena suona la campanella di corsa nella classe, prima che il collega o la collega non si trovi in difficoltà o faccia gesti inconsulti.

Pensi on. Marchi, se lo facessero parlamentare a disposizione, se si dimette uno lei lo rimpiazza, con quale animo lei continuerebbe a fare il parlamentare, non le dico nei momenti dei bisogni fisiologici, ma nei momenti importanti quando si tratta di votare leggi importanti.

Ne va della sua dignità, come della nostra, abbiamo dato più di quanto avremmo dovuto, non voglio dire si vergogni, ma quando parla abbia rispetto delle persone e del lavoro altrui.

E’ pagato anche dalle nostre tasse e per questo come le ripetiamo noi, non servono approvazione di Ordini del Giorno, ma fatti concreti e non ci vuole molto tempo e nemmeno tanti milioni, meno di 100 e visto che lei è laureato in Economia e Commercio, i calcoli reali dei 2 mila rimasti Q96 li saprebbe fare, non si faccia impapocchiare da una qualsiasi Ragioneria dello Stato, noi non vogliamo essere più essere presi in giro.

Se necessario i conti li possiamo fare insieme, moltiplicare 2 mila per lo stipendio iniziale dei docenti e aggiunga i contributi che lo stato deve versare oltre lo stipendio tabellare, le sembra impossibile, aggiungere tre zeri e raddoppiare, secondo me lo sanno fare gli studenti di V elementare.

Non vorremmo sbellicarci dalle risa perchè non sapete fare un simile calcolo, avete uno stipendio molto più alto del nostro, è il minimo che dovreste saper fare, controllare le idiozie che la RdS vi propina per non farci andare in pensione.

Anche l’on. Cera, non continua di stupirci, insiste affinchè alla moglie che è andata in pensione con il contributivo, venga ripescata e gli venga ricalcolata la pensione con il retributivo.

On. Cera più classe, almeno una parola più convinta per quelli che sono rimasti la poteva spendere, anche se sua moglie dovrebbe essere risarcita come tutti noi che stanno penando da tre anni.

QUI CI SONO GLI INTERVENTI DEI DIVERSI PARTITI

2679-Onorevole Pannarale, insiste per la votazione del suo ordine del giorno n.bis-A/28, accolto dal Governo?? Onorevole Pannarale, se lei parla poi bisogna metterlo ai voti.

ANNALISA PANNARALE. Grazie, Presidente. Sono costretta a dire che l’approvazione di questo ordine del giorno da parte del Governo sa di amaro e sa di beffa. È l’ordine del giorno su «quota 96»…

PRESIDENTE. Per favore, lasciamo liberi i banchi del Governo! Per favore!

ANNALISA PANNARALE. Una storia, dall’inizio di questa legislatura, di promesse false, di rinvii e di bugie. Ancora una volta, anche in questa legge di stabilità, la vicenda di «quota 96» è stata completamente espunta da un Governo che è completamente sordo alle esigenze dei lavoratori e delle lavoratrici. Avreste potuto attingere, e ve lo diciamo ancora una volta, dai risparmi del sistema previdenziale. 
Siete riusciti a far detestare a questi lavoratori e a queste lavoratrici un lavoro che amavano, un lavoro rispetto al quale avevano passione. Siete riusciti, soprattutto, a mantenere in uno stato di precarietà tanti giovani preparati, professionalmente molto più aggiornati, per la vostra incapacità e per la vostra inettitudine.??
 
104, chi con la salvaguardia, chi perché ha maturato nel frattempo.?Vi sono due punti nel nostro ordine del giorno, e lo voglio ricordare a questo Governo, perché non ci importa, in realtà, che lo approviate: ci importa che finalmente facciate qualcosa. Non soltanto vi chiediamo di inserire questa vicenda nel primo provvedimento utile, ma, soprattutto, vi chiediamo di fornirci, finalmente, i dati definitivi, perché ormai metà di questi lavoratori e lavoratrici, che avevano già maturato i loro requisiti, sono già andati praticamente in quiescenza, chi con la legge n.104, chi con la salvaguardia

Quella famosa cifra di 4 mila si è notevolmente ridotta. Nonostante questo, ancora una volta, questa vicenda è stata sconfitta dalla vostra incapacità. Mettiamo ai voti l’ordine del giorno perché rimanga un segno di questa vicenda??
 (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l’onorevole Airaudo. Ne ha facoltà.

GIORGIO AIRAUDO (SEL). Signor Presidente, intervengo per sottolineare questa vicenda. Questo Parlamento, questa Camera ha un debito d’onore con quelle lavoratrici e quei lavoratori. Credo che sia la terza volta che approviamo un ordine del giorno, credo che sia la quarta volta che ci impegniamo a dire che risolveremo questo problema. 
Il Presidente del Consiglio aveva promesso di risolverlo il 31 agosto scorso, entro il 31 agosto, prima dell’anno scolastico?! Sta finendo il primo quadrimestre?! Siete di nuovo in ritardo, avete lasciato soli dei lavoratori che potevano avere una soluzione e potevano creare posti di lavoro veri, non come quelli che scegliete, da ciliegia in ciliegia, finti e precari, di cui vi vantate??
 (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l’onorevole Centemero. Ne ha facoltà.

ELENA CENTEMERO (FI). Signor Presidente, per preannunziare che Forza Italia voterà a favore di questo ordine del giorno. Siamo di fronte a dei lavoratori del comparto scuola, a degli insegnanti, la famosa «quota 96», la cui situazione è pendente da tantissimo tempo. Voglio ricordare che all’interno della Camera dei deputati, in Commissione, nel mese di luglio, è stato approvato, e poi purtroppo eliminato al Senato, un emendamento che sanava questa situazione. 
Infatti, voglio ricordare che gli insegnanti possono andare in pensione solo un giorno all’anno, che è il 1??
o settembre. Quindi, questi esodati della scuola non hanno potuto beneficiare dei diritti a cui avevano diritto nel momento in cui, nel 2012, entrò in vigore la riforma Fornero.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l’onorevole Prataviera. Ne ha facoltà.

EMANUELE PRATAVIERA (Lega). Signor Presidente, per annunciare che anche noi, che anche io aggiungerò la mia firma a questo ordine del giorno – lo condividiamo pienamente – e per ricordare anche ai colleghi di SEL, ma, soprattutto, al Governo, che, oltre ad avere dialogato più volte su questo tema, abbiamo proposto emendamenti al Jobs Act e anche a questa legge di stabilità, che sono stati sempre rigettati. Quindi, condividiamo in pieno questa battaglia proposta da SEL.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l’onorevole Matteo Bragantini. Ne ha facoltà.

MATTEO BRAGANTINI (Lega). Signor Presidente, solo per aggiungere la firma a questo ordine del giorno.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l’onorevole Saltamartini. Ne ha facoltà.

BARBARA SALTAMARTINI (NCD). Signor Presidente, per annunciare che anche il Nuovo Centrodestra voterà a favore dell’ordine del giorno.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l’onorevole Rondini. Ne ha facoltà.

MARCO RONDINI (Lega). Signor Presidente, solo per annunciare che aggiungo la mia firma a questo ordine del giorno.

PRESIDENTE 9/2679- Prendo atto che anche l’onorevole Caparini (Lega) aggiunge la sua firma all’ordine del giorno Pannarale n.bis-A/28. 
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l’onorevole Brescia. Ne ha facoltà.

GIUSEPPE BRESCIA. Signor Presidente, per dire ancora una volta e per sottolineare quale brutta figura questo Governo ha fatto con questa vicenda. Addirittura questa figuraccia è costata le dimissioni al vicepresidente del PD in Commissione cultura che si era impegnato con quelle persone, così come aveva fatto tutto il Parlamento. Ora siamo davanti all’ennesima presa in giro…

PRESIDENTE. Colleghi, abbassiamo per favore il tono della voce.

GIUSEPPE BRESCIA (M5S) …il Governo che accoglie un ordine del giorno con il quale si impegna nuovamente a risolvere questa questione. Nel frattempo, queste persone fuori aspettano che arrivi un provvedimento serio e vero che risolva una volta per tutte una faccenda che decide la loro vita di fatto. Quindi, anche noi sottoscriviamo e voteremo favorevolmente questo ordine del giorno.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l’onorevole Cera. Ne ha facoltà.

ANGELO CERA (UdC). Signor Presidente, io credo che l’ordine del giorno è successivo anche all’approvazione, in alcuni provvedimenti precedenti, della legge che riguardava «quota 96» e anche, all’interno di «quota 96», il recupero del sistema contributivo per coloro i quali in «quota 96» erano andati in pensione. Per cui è un ritorno all’indietro: c’è una votazione della Camera che ha votato in maniera inequivocabile attraverso l’approvazione in Commissione e in Aula di quella legge; ciò è il fallimento nostro rispetto ai contabili dello Stato che, ancora una volta, hanno detto «no»?!

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l’onorevole Marchi. Ne ha facoltà.

MAINO MARCHI (PD). Signor Presidente, solo per ribadire alcune scelte fondamentali che abbiamo fatto nel lavoro di Commissione. C’erano diversi problemi aperti e ci sono diversi problemi aperti sulle pensioni. Abbiamo deciso di affrontarne uno sul quale c’erano stati vari pronunciamenti in passato e anche l’inserimento all’interno di un precedente provvedimento qui alla Camera e poi eliminato al Senato, che è quello relativo alle penalizzazioni per quei lavoratori con 42 anni di servizio o 41 per le donne che avessero meno di 62 anni di età. Quella questione viene completamente risolta e, per quanto riguarda le altre, tra cui questa, si è detto: all’interno del processo sulla buona scuola vediamo di affrontarle – e l’ordine del giorno va in questa direzione – perché, tra l’altro, in quel processo potrà esserci anche un utilizzo eventualmente non direttamente in classe di questi lavoratori e di questi insegnanti, ma soprattutto può esserci un contesto più favorevole per affrontare e risolvere definitivamente questo problema.

PRESIDENTENe ha facoltà.. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l’onorevole Marcon.

GIULIO MARCON (SEL). Signor Presidente, ricordo all’onorevole Marchi che, intervenendo in Commissione Bilancio, il Viceministro Morando ha detto espressamente che i fondi per «quota 96» non saranno presi dai fondi del piano per la buona scuola, ma nell’ambito delle iniziative correlate e concorrenti al piano della buona scuola. Quindi, siamo ancora nel quadro della aleatorietà, delle promesse e degli annunci. È la quarta volta che il Governo dice che questo problema sarà risolto; per la quarta volta, siamo ad ascoltare altri annunci, annunci che producono altri annunci. Qui siamo veramente alla presa in giro e non dobbiamo prendere in giro i lavoratori e le lavoratrici che soffrono da tanto tempo questa situazione. Basta con gli annunci e approvate il provvedimento?!

PRESIDENTE. Passiamo ai voti. 
9/2679-Indico la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’ordine del giorno Pannarale n.??
bis-A/28, con il parere favorevole del Governo. 
Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Folino, Ruocco…
Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione:

432 Presenti 
430 Votanti 

2 Astenuti 

216 Maggioranza 

Hanno votato 
  427?
Hanno votato 
no 3

La Camera approva  (Vedi votazioni).

Profilo di Marchi Maino, dal sito PD.

Nato a Carpi (Modena) il 22 gennaio 1957. Laurea in Economia e commercio. Dirigente di partito. Sposato con due figli. Assessore del Comune di Correggio a 20 anni, Presidente Comitato gestione dell’USL di Correggio dal 1982 al 1986. Sindaco di Correggio dal 1986 al 1992, Vice Presidente della Provincia di Reggio Emilia dal 1992 al 2000. Segretario provinciale dei Democratici di Sinistra di Reggio Emilia da dicembre 1999 a giugno 2006. Deputato PD-l’Ulivo nella XV legislatura. È componente della commissione Bilancio e della commissione bicamerale Antimafia. Eletto nella Circoscrizione XI Emilia Romagna.

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