I conti sballati ….e i conti nostri….

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I conti sballati ….e i conti nostri….

03/08/2014 Lavoro Politica Scuola 0
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SARA’ LA VOLTA BUONA?

All’attenzione del Presidente, dei vicepresidenti e segretari della commissione Bilancio del Senato
mi rivolgo a voi per inviarvi un documento che avevamo inviato al ministro del MIUR, on. Giannini, in cui la pregavamo di intervenire sulla nostra situazione.
Siccome vediano rimbalzare cifre sempre diverse, mi sembra opportuno farvi avere tale lettera, in cui il giudice Imposimato calcolava in modo diverso i costi effettivi.
Aggiungo mie ulteriori considerazioni per una completa e serena valutazione.
Vi prego di estendere la comunicazione a tutta la commissione
Vi invitiamo a valutare attentamente questa nostra comunicazione e darci una risposta positiva,che è solo un risarcimento di 2 anni di servizio “obbligato”

Francesco Martino, docente a Torino
e Quota 105 a dicembre 2014

Ho allegato questa lettera

ComBilancioSenato1

Ho ripreso la lettera inviata alla Giannini

Un sunto è questo:

Oggetto:Richiesta di intervento a favore di Quota 96 (con preghiera di leggerla)

Al Signora Ministro del Miur On. Stefania Giannini

via Trastevere ?Roma

Gentile Ministro

……

https://www.francomartino.eu/potenza-delle-elezioni/

 

…..

Certi di un Suo interessamento alla vicenda dei Q96, nell’auspicare un prosieguo nell’interlocuzione, La ringraziamo anticipatamente e Le porgiamo cordiali saluti.

Per i docenti e Ata di Q96

Venere Anzaldi, e-mail:venere.anzaldi@virgilio.it

Francesco Martino, e-mail: francomartino@libero.it

Rosa Anna Saporetti, e-mail: rosaanna.saporetti@tin.it

ed ho aggiunto

Questa lettera era stata inviata il 24 maggio

La Ministro Giannini aveva risposto immediatamente, con queste parole

Ne sono consapevole, gentile professoressa, e questo è comune impegno di governo e parlamento.

Spero di poter dare presto la buona notizia, che dipende solo da stanziamento di risorse.

Buona giornata

Stefania Giannini”

Avevamo inviato i calcoli effettuati alla commissione Bilancio della Camera e ai gruppi parlamentari della stessa commissione.

A ulteriore commento, vorrei fare alcune considerazioni, che mi sembrano importanti per una serena valutazione della nostra situazione.

I calcoli di 430 milioni su cui la Camera dei Deputati ha deliberato, sono stati effettuati dalla RdS e quindi ci sembra inopportuno, che ogni qualvolta i parlamentari debbano prendere decisioni, vengano rimesse in discussione dagli stessi organi dello Stato, a cui i parlamentari si erano rivolti.

Non è accettabile questo gioco del rilancio sulla pelle e sulla vita dei cittadini.

Ma una cosa ovvia occorre dirla, se noi rimaniamo in servizio, da 1 a 5 anni nei casi estremi, questo comporta un ulteriore aggravio sul Bilancio futuro dello Stato.

Per ogni anno che rimaniamo in servizio per chi non è giunto al massimo della rendita della pensione (deve aver superato i 41 anni di contributi), ci sarà un aumento di tale rendita, stimabile nell’ipotesi peggiore di 1,5% dello stipendio (con il sistema contributivo) e quindi per chi rimanesse in servizio per 5 anni significa un aumento del 7,5% e non sono pochi da un campione che abbiamo fatto.

Per lo stesso motivo il permanere in servizio ”obbligato” significa un incremento del TFS, stimabile in circa 2 mila € annui per ogni anno di servizio.

Valutando in circa 1000 dei 4 mila che rimanessero in servizio fino al 2019 (alcuni rischiano di rimanere in servizio fino a questa data), significa 10 milioni ulteriori di spesa, a cui aggiungere i costi aggiuntivi sul TFS per chi rimane 1 anno, 2 anni, 3 anni e 4 anni.

E per finire, per alcuni di noi il permanere in servizio significherebbe avere l’ultimo scatto della progressione di carriera che si raggiunge dopo 35 ani di servizio!

Con ulteriore aggravio di spese.

In questi 2 anni di permanenza alcuni di noi hanno raggiunto lo scatto che non avrebbero percepito se fossimo andati in pensione nel 2012, con un incremento dello stipendio su cui calcolare pensione e TFS, oltre a 2 anni aggiuntivi.

Ci sembra che un ragionevole dubbio dovrebbe sorgere sia sui calcoli effettuati dalla RdS (ci riferiamo ai calcoli di Imposimato), sia alla convenienza di “obbligarci” a restare in servizio!

La RdS non fa i calcoli sui costi futuri, ma quelli attuali, non considerando i risparmi che lo Stato avrebbe dal nostro pensionamento immediato.

Grato per l’attenzione che volete prestare, siamo in attesa fiduciosa di una risoluzione positiva del problema Quota96

Francesco Martino, a nome del gruppo di Q96

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