Malgrado Fornero e PD!!

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Malgrado Fornero e PD!!

14/06/2014 Lavoro Politica Scuola 1
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DUE ANNI DI ATTESA, DUE ANNI FREGATI!

Ormai non si sa più se essere contenti o incazzati per quelli che sono riusciti ad andare in pensione, malgrado la Fornero e malgrado il PD!

In fondo, ci sono le informazioni di alcuni di noi che in pensione sono riusciti ad arrivare e per loro siamo contenti e auguriamo di godersi questa buona notizia, perchè con tutti i percorsi accidentati che ci sono stati in questi anni, non si sa mai quello che può accaderti!

Prima un decreto che ti allunga di 1 anno l’uscita (agosto 2011, governo Berlusconi-Sacconi, grandi nemici dei lavoratori) e sembrava già una fregatura a un passo dalla pensione, mai approvato o discusso in quanto il governo viene sostituito con un colpo di “genio” dal presidente della Repubblica, Napolitano.

Si potrebbe dire, se non eliminavano quel “grande” politico, che il mondo ci invidiava, noi Quota96, saremmo da 1 anno in pensione!

Grazie Presidente Napolitano! Grazie PD!

Poi arriva il decreto, poi diventato legge, che ti scombussola tutta la vita (dicembre 2011, governo Monti-Fornero, appoggiato da PDL e PD), bloccandoti anche per sette anni ancora al lavoro, una cosa da niente a 7 mesi dall’uscita del lavoro, è colpa tua se sei nato nel 1952 e hai quasi 40 anni di contributi.

Nessun  giudice che la dichiara incostituzionale, non vengono toccati loro, i loro diritti acquisiti, solo quelli dei normali lavoratori.

Gente che giudica dall’alto di stipendi favolosi, con già due o 3 pensioni già in tasca (Amato!), senza vergogna e senza che tu possa giudicarli, perchè i supremi giudici sono intoccabili, salvo poi scoprire che non c’è generale o alto funzionario dello stato Corte dei Conti (per ultimo), che chiude occhi, previo una “grande” tangente!

Siamo nelle mani di questi farabutti, che è il minimo che possiamo dire, grand commis, servi dei loro padroni, vergogna di un paese che non ha mai fatto una rivoluzione seria.

E noi siamo in mano a un partito, che non è più quello di una volta, ha cambiato abito, la sua origine, il suo aver rappresentato per anni le classi lavoratrici, finito in mano ad un branco di giovani, incompetenti, ignoranti, assurti a ruoli importanti perché amici dell’ultimo capo.

Non sappiamo se ridere o piangere in attesa di capire se due anni di attesa, risoluzioni, proposte di legge, arriveranno come ogni anno, questo sarebbe il terzo, a superare la fatidica data del 31 agosto 2014.

A memoria, proposta Ghizzoni-Bastico (17 gennaio 2012 il primo emendamento!), niente da fare, ci dispiace  non ci sono fondi, ci sono gli esodati, per arrivare alla proposta Ghizzoni-Marzana, nell’ultimo anno, idem; in una proposta trovate anche Baretta, che quando è diventato sottosegretario, a nome del governo, ha respinto i tanti emendamenti!

Malgrado questi, una parte dei 3976 andranno in pensione dal 31 agosto 2014, grazie alla loro resistenza, al non cadere in fibrillazione, a non rinunciare a una parte notevole della pensione, anche 500 € (le donne disperate che hanno optato per il contributivo).

Malgrado questi, ci sono ancora tanti che hanno diritto di andare in pensione, lo dicono loro da 3 anni e non si decidono ad approvare questa norma per Quota100+, perchè c’è in questo paese una classe politica indecente, che non sa quello che firma e propone (Fornero lo ha detto), che non sa quanti siamo (dopo 3 anni  fa calcoli presunti, INPS e RGS, smerdati dai loro dati!) e si affida all’ultimo buontempone per sopravvivere, come classe politica, in un paese portato in rovina, dalle loro scelte sbagliate, criminogene (le tangenti fanno parte delle loro scelte, anzi sono quelle che spingono a inventarsi cattedrali nel deserto).

Ecco il perché di questo articolo, perché qualsiasi ministro decente, qualsiasi politico accorto saprebbe che non siamo più 3976 lavoratori ad avere diritto ad andare in pensione, come dalla rilevazione del 15 ottobre 2013, perchè alcuni di quelli che loro continuano a contare e a considerare nel famoso calcolo di 430 milioni di euro, in pensione ci vanno perché i requisiti necessari secondo la legge Fornero, in questi due anni li hanno raggiunti, malgrado la Fornero e il PD.

Quanti saremo rimasti, lo abbiamo detto e ridetto tante volte, che quei calcoli presunti non sono reali, perché noi sappiamo che magrado la loro ignoranza certificata, malgrado dirigenti al Parlamento e al Ministero superpagati, questi i calcoli non li sanno fare, imbrogliano, giocano con la nostra vita, con le nostre attese, con il nostro affidarsi a loro.

Noi sapevamo che alcuni Quota96, avrebbero raggiunto 41 anni e 6 mesi se donne  e 42 anni e 6 mesi se uomini, al 31 dicembre 2014 e maglrado la legge Fornero hanno i requisiti richiesti!!

Avevamo chiesto di informarci sulle situazioni dei 3976 lavoratori che loro dicono che avevano rivelato, pubblicando in rete, come fanno con le graduatorie dei trasferimenti, i dati di questi che avevano presentato il modulo, per sapere se hanno escluso quelli che in sarebbero andati in pensione quest’anno.

Sembra un segreto di stato! O forse deve essere per poterci fregare.

In questi anni hanno sparato cifre diverse tra i vari enti, com’è possibile dargli fiducia?

Pubblicare i dati di quelli che quest’anno raggiungevano al 31 dicembre 2014 i requisiti Fornero, i numeri provincia per provincia è così difficile?

E anche quelli che andrebbero il prossimo anno e quelli degli anni successivi, credo che è un nostro diritto saperlo, ed è una vergogna doversi fidare di uno stato che non informa i propri cittadini dei loro diritti, la trasparenza è un optional, a discrezione dell’ufficio competente.

In rete si trovano i redditi dei dirigenti (DS compresi) e non è possibile sapere i dati disaggregati, anno per anno, di quanti lavoratori della scuola, nati nel 1951 e 52 sarebbero andati in pensione, se tutto questo marcio sistema, non avesse voluto far pagare a loro, compensi milionari agli amici e consulenti inutili e superflui che si annidano tra gli uffici e tra i grandi dirigenti, e tangenti ormai consolidate, atte a sostenere un sistema che marcia su grandi opere inutili, mentre il lavoro si sposta all’estero e non sanno come raddrizzare la nostra economia, soggetta ai voleri delle finanze e dei poteri della BCE e dei suoi accoliti.

Ecco alcuni dei casi, un piccolo campione di quelli che impigliati due anni, sono riusciti a uscire a vergogna di questa legge, di questo stato e di un partito che non vuole cambiare una norma errata, incostituzionale e ingiusta (non solo per i quota 96!)

Dal sito di Franco Spirito

Nel mio istituto uno del 52 ? andato in pensione un’altro non ? andato pur avendo i requisiti un’altro avrà i requisiti l’anno prossimo e in un altro istituto collegato due sono andate in pensione . Il numero si stà riducendo notevolmente, peccato che non si riduce il numero dei politici corrotti e incapaci , anzi aumenta in modo vertiginoso .

Anche io andrò in pensione il primo settembre con 42 anni di contributi.
Agnese Cantelmi Battipaglia

Renata 51, 14 giugno 2014 alle 17:42

I.t C. “Vittorio Bachelet” Roma 1 A.T.A, auguri!!!!!

Loris52, 14 giugno 2014 alle 11:49

I.C. “Chinaglia” Montagnana Pd 4 insegnanti, 3 maestre, 1 amministrativo ci salutano senza rimpianti. Buona domenica. Loris52

Pio, 14 giugno 2014 alle 09:00

@tutti
Anche da me un – 1 .
Che pena per me ma, sono contento per lui …… Coniamo un’equazione POLITICI = ( ladri ,menefreghisti ,venduti, …………………… aggiungere altro ) . E’ possibile più di una risposta ………. !
Che andassero tutti a …………… . Pio l’incazzato .
PS Organizziamo almeno una volta la marcia su roma ?????????????

giuseppe ceravolo, 13 giugno 2014 alle 12:12

Ieri abbiamo festeggiato 4 colleghe + dirigente…che hanno maturato il diritto della pensione con requisiti for-nero…….il numero di 3976 scende… e scenderà gradualmente per azzerarsi nel 2018!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Peppe Ceravolo

renata 51, 13 giugno 2014 alle 14:43

Anche noi ieri abbiamo festeggiato una q 96 Fornero, quindi siamo già 3970, e chissa quanti che non sappiamo.
io a 64 anni circa ne devo fare 4 ancora, quindi posso anche morire nella scuola.
Se ora che siamo “tanti” non fanno rumore che poche persone? fra un altro anno cosa succederà?

Cosetta52,  13 giugno 2014 alle 21:08

Anch’io ed una mia collega festeggeremo fra pochi giorni il pensionamento Altri due in meno.
Un grosso” in bocca al lupo” a voi.

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Una risposta.

  1. admin ha detto:

    rocco (rocco.vantaggiato@libero.it)
    nella scuola di mio figlio uno di noi è deceduto dopo aver partecipato alla festa di pensionamento del dirigente. è questo che vogliono farci morire per non arrivare alla pensione

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