Ancora un altro anno?
Fiducia mal riposta
Muoviamo un po’ le acque (putride?) della melma (cambiate due lettere e…) e cerchiamo di sorridere, per non piangere.
Noi cerchiamo di tirarci e di tirare su il clima, interrogazioni, lettere, qualche battuta, ma con amarezza, grande amarezza, perché nella melma ci siamo anche noi e siccome non siamo stronzi noi non galleggiamo, stiamo andando a fondo; in modo più chiaro un altro anno ci aspetta? Vedremo.
Notizie che girano tra gli amici e che il ministro MEF si è addolcito, basterebbe che sorridesse un po’ di più e saremmo più sereni noi.
Scherzando ho detto che ai ministri o ex ministri o politici che non si accontentano dei loro 10 mila al mese, noi non possiamo offrire grosse tangenti per costruirsi ville o farsi la loro azienda.
Ci dispiace proprio, possiamo solo offrire laute cene per festeggiare con noi la risoluzione di Quota96 (Quota100+, basta!!).
Spero gradiscano questa offerta e ci propongano la data entro agosto, diciamo ferragosto, in cui tutti ci troviamo in un bel posto, qualcuno proponeva la Sicilia, io proporrei la Calabria,Toscana, Puglia, ma va bene un luogo al mare, a riposarsi dopo tre anni continuati di attesa e per alcuni disillusione.
Sento che qualcuno è arrabbiato con me CCQ96 (Facebook), in quanto ho avuto da ridire sul sottosegretario D’Onghia e sul suo impegno a risolvere la nostra situazione (vi ricordate aveva telefonato a un “altolocato”? che aveva garantito..).
Battute grevi su D’Onghia e unghia se ne potrebbero farne a bizzeffe, noi abbbiamo preso in giro anche la Giannini per la sua risposta immediata al nostro messaggio, per cui quando in periodi elettorali si fanno promesse, nessuno si fa prendere in giro.
Stiamo aspettando l’impegno della D’Onghia, della Giannini, della Ghizzoni, di tutto il PD che ritorna ogni due mesi e sono 3 anni scolastici!
Il guaio che in questi anni ad ogni promessa, spiffero di vento, abbiamo sempre trovato i laudatori del parlamentare di turno e noi sempre a tirare il freno, a dire che aspettiamo i risultati.
Sono 3 anni che abbiamo ragione, ogni qualvolta si apre uno spiraglio, noi ci informiamo presso qualche parlamentare della Commissione e questi sempre ci confermano che si è aperto lo spiraglio, perchè debbono cambiare aria, in quanto quei luoghi sono tetri e tristi e forse debbono eliminare la puzza di qualche spiffero di sottoschiena (sedere ben piazzato su quella poltrona del parlamentare, che digerisce in modo non conforme al luogo in cui si trova, se volete un termine meno prosaico vi invito a fare una gara alla parola più gustosa).
Questo con amarezza e non con il sorriso di chi può dire, vedete avevo ragione io e quelli che la pensano come me.
Noi non ci facciamo turlupinare da nessuno, nemmeno dalle promesse che arrivano a ogni piè sospinti da Renzi, che parla sempre dei meriti degli insegnanti, del lavoro nostro che è fondamentale, ma si dimentica che ci sono persone che hanno già dato la loro giovinezza, esperienza a tante generazioni di giovani e altri che vorrebbero dare la loro spontaneità, il sapere acquisito ai nuovi e moderni giovani.
Quando scriviamo comunicati ironici e anche pesanti su ministri e partiti, è perchè non abbiamo la forza per poterli combattere con altre armi, e qui mi fermo, perchè il termine da usare forse sarebbe pietre, ma non abbiamo più la forza di abbassarci, rimaremmo bloccati alla nosta età e si sa che ci sono nostri compagni di sventura che sono in situazioni difficili, sia come salute, sia per situazioni famigliari.
Si diceva che il nostro gruppo (qualsiasi gruppo, senza primogenature) raccoglie il “grido di dolore” di una generazione che ha tanto dato a questo stato, a questi parlamentari che dalle nostre scuole sono usciti e che se ne sono presto dimenticati!
Non basta promettere, è giunto il momento delle risposte certe, sicure, con data di scadenza entro cui presentare domanda.
Qualcuno sempre in questo ultimo anno ci ha sempre detto fidatevi del nostro parlamentare di riferimento, è una persona che ha dato tanto, che è credibile, che lo fa con disinteresse, che ci farà ottenere il meritato riposo.
Non parlate male, non attaccatela, aspettate con pazienza, non irritateli, abbiate fiducia, come prima occorreva aspettare il ricorso del grande avvocato, del grande sindacato, della Corte Costituzionale e a questo punto rimane il papa cattolico.
Noi abbiamo provato pure con Napolitano e vi assicuro che mi è costato molto, nel rispetto della sua storia da giovane, ma non condividendo le sue scelte degli ultimi 50 anni (da quando ho iniziato a occuparmi di politica) e in particolare le scelte della sua presidenza, che per noi hanno significato Monti e la Fornero, a cui gli altri hanno delegato la tagliola dei nostri diritti.
Si, non si può tacere, non si può essere falsi e cortesi perché bisogna sorridere al parlamentare, che altrimenti non si occuperebbe del nostro problema.
Falso, occupa quel posto perché si deve occupare dei problemi quotidiani di chi lavora e noi siamo tra questi, con gli stessi diritti degli esodati, dei macchinisti, di chi ha usufruito della 104 e degli altri casi che hanno “salvaguardato”.
Non li hanno salvaguardati, prima li hanno distrutti, scaricati e abbandonati al lastrico, adesso tentano di recuperare al loro errore, che ha conseguenze deleterie e drammatiche su lavoratori sessantenni.
Noi ne abbiamo 62 di anni e almeno 38 di contributi versati, non siamo uguali a loro come diritti, qualcuno direbbe con più diritti, in quanto la scuola ha scadenze diverse.
Sarà anche vero, ma il problema non è vedere chi c’è lo ha più lungo, siamo tutti nella stessa melma e dobbiamo tirarci su, insieme si è più forti, 3 anni da solitari non ci hanno portati alla soluzione del nostro problema.
Abbiamo un grande merito, quello di essere stato una spina al fianco dei parlamentari, li abbiamo tartassati e continueremo fino alla fine, a ricordargli che esistono le storie reali delle persone in carne e ossa, che occuparsi di riforme delle camere, non ci farà certo stare meglio, sono chiacchiere inutili per nascondere il vuoto in cui vivono (potrebbero occuparlo con le puzze emesse dai loro sederi) e da cui non sanno uscire, perché non hanno nessuna proposta seria per farci uscire dalla crisi in cui ci hanno portato e il taglio delle pensioni è il loro regalo a chi non ha potere.
Ultima amara conclusione, in questi giorni oltre le proposte di Damiano e di modifica della legge Fornero e delle proposte di uscita anticipata rivolti ai lavoratori del P.A. ( noi della scuola esclusi!), i “grandi” sindacati si sono svegliati e vogliono discutere di pensioni.
Siamo fregati!!! Prestiamo attenzione, dal 1990 ogni volta che sono andati a contrattare modifiche delle leggi precedenti è finita che per quattro lenticchie hanno firmato accordi che recepivano le scelte del governo e li hanno spacciati per grandi vittorie.
Muoviamoci per uscire prima che questi chiudano gli accordi!!Fare critiche a un gruppo non significa che non si possa lottare insieme, per cui tutti coloro che si sentono offesi perchè critico le loro scelte non si chiudano a riccio, ma guardiamo indietro, tutti, e vediamo dove abbiamo sbagliato e individuiamo le strade giuste, in questa lotta vinciamo tutti o perdiamo tutti, nessuno escluso
A questo punto come prima conclusione, a tutti quelli che hanno promesso, ci siete o siete scomparsi?
A noi stessi, ce ne andiamo in vacanza sereni e tranquilli e con la classe che ci aspetta a settembre, oppure …
… lascio a voi continuare, si chiama brainstorming, facciamo diventare questo pezzo un pensiero collettivo, un grido di forza e di lotta………
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