D(iritti) S(orprusi)

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D(iritti) S(orprusi)

10/02/2015 Lavoro Politica Scuola 0
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SCUOLA DISASTRATA

Gioco un po’ sulle iniziali D.S.

Nella scuola DS è acronimo di Dirigente Scolastico, una volta in modo meno prosaico veniva definito Preside, una figura diversa, spesso un collega assurto a questo ruolo dopo anni di gavetta che presiedeva il Collegio docenti.

Non che la scuola fosse  migliore, erano funzionari del ministero, l’ultima ruota che partendo da Roma e passando per i Provveditorati, arrivava alle scuole.

Avevano meno responsabilità giuridica e meno rischi di pagare con le proprie tasche.

Non avevano fondi da gestire, fino a quando con l’autonomia i sindacati non si sono inventati i famosi POF, soldi da distribuire ai pochi fortunati, furbi o leccaculo dei DS, che si accapparravano le funzioni obbiettivo prima, adesso funzioni strumentali.

In mancanza di iniziative  di contrasto  alle politiche di contenimento salariale dei governi si è trovato nel salario accessorio la pratica sindacale di far crescere anche se di poco e spesso solo per pochi lo stipendio.

Quei pochi che con il tempo sono diventati i paladini della scuola aziendale, su cui con il tempo altra conquista normativa, i vecchi presidi sono di botto diventati, con un cambio di iniziali, Dirigenti scolastici.

Anche i bidelli sono diventati collaboratori scolastici e il personale non docente trasformato in ATA.

Miracoli delle meraviglie, la scuola si è trasformata, è diventata più efficiente, più adatta a rispondere alle esigenze delle famiglie, stipendi molto più elevati, ma solo per i DS.

Tutti gli altri sempre soggetti a contratti con aumenti limitati e ormai sempre non rinnovati.

La scuola non è facile da gestire e quindi non si possono scaricare le colpe solo su chi si sente Napoleone, senza pecche e perfetto in tutti i suoi atti.

I docenti non sono tutti uguali, come tutti i lavoratori, c’è tutto il variopinto mondo dell’umanità, lavoratori indefessi, sfaticati, normali, intelligenti, ignoranti, mediocri, disponili, cooperativi, quelli che io sono super e il meglio di tutti e la maggior parte dei lavoratori che impegnano la loro intelligenza e la loro fatica a tirare su ragazzi svogliati, quelli più svegli e quelli che vanno avanti senza lode e senza infamia.

I DS da quando hanno ottenuto un contratto separato come funzionari e non più insieme ai sottoposti, docenti e ATA, creando un nuovo sindacato, ANP, proprio per non mischiarsi con quella marmaglia di sfaticati di docenti, fannulloni e pigri, si sentono sopra tutti.

Scioperano solo per ottenere migliori contratti, aumenti associati a voci aggiuntive e spesso dirigono scuole che non si sa come sopravvivono, senza soldi per comprare la carta igienica, che viene “imposta” alle famiglie, senza un minimo di laboratori decenti, quando ci sono e spesso cadenti e più spesso finanziati da tasse chieste illegalmente alle famiglie degli studenti.

Di fronte a questa vergogna, mai che abbiano alzato la voce contro il governo, mai un’azione di contrasto, yesmen, pronti a qualsiasi iniziativa governativa di distruzione ragionata della scuola pubblica.

Si potrebbe dire venduti per uno stipendio molto più alto del docente con stipendio più elevato.

Li si vede nella loro prosopopea parlare di riforme, di tecnologia, di scuola digitale, di merito, LIM, Invalsi, eccellenze e BES, PDP, e i vari anglicismi che la fantasia di una classe politica provinciale ha imposto, ricordo solo Customer satisfaction e scusate gli ultimi del governo Renzi debbo ancora memorizzarli, la vecchiaia avanza dopo 43 anni di contributi.

Poi si scopre un’ignoranza abissale, incapaci di avere relazioni alla pari con persone del loro stesso livello, laureati come loro, ma che hanno preferito spendere la loro intelligenza ad educare i giovani.

Non hanno seguito come i DS l’onda lunga del neoliberismo, con la scuola che segue le indicazioni imposte dal mercato, una scuola che si siede e invece di educare e formare intelligenze, addestra solo a cercarsi un lavoro qualsiasi, accettando il proprio destino di classe, così non avranno grilli per la testa e non si ribelleranno.

Il guaio che troviamo anche (D)ocenti (S)upini o (S)ubalterni a queste logiche, che hanno, quando mai la hanno avuto abdicato al loro ruolo di intelligenza critica, di formatori di personalità adulte e si sono accovacciati a ripetere pedissequemente anche loro parole vuote, insulse, senza un minimo di vergogna.

Basta non avere rotture di scatole e quindi anche loro seguono l’onda vincente, sapendo che con questi D(irigenti) S(…..) essere consenzienti garantisce piccoli favori.

Aggiungo qualche perla della loro competenza (brutta parola), ma va di moda, degli ultimi loro atti eroici, si sentono protetti dal loro ministro, da norme male interpetate e  sapendo che tanto il ministro gli darà un avvocato dello stato a difenderli se devono andare in giudizio, tanto loro pagano quasi mai i loro errori.

  1. Per motivi anche forse validi occorre cambiare orario alla fine di gennaio di una docente, cosa ti fa il grande pensatore, per agevolare la docente, in quanto è su due scuole, dopo le osservazioni della malcapitata che era impegnata nell’altra scuola.
    Si mette d’accordo con l’altra DS e viene fuori questa decisione, comunicata con tempestività.
    Due sono peggio di uno!
    Entri alle 9,30 e fai lezione fino alle 12 e 30 in una sede, poi corri nell’altra in un altro comune, qui svolgi la tua attività di compresenza per programmazione tra le 14 e 30 e 15 e 45,  e per non farti mancare niente nella giornata, rientri nella sede del mattino e qui dalle 15 e 30 sino alle 17 e 30 programmi in quest’altra scuola.
    Ti abbiamo riempito la giornata, ti facciamo respirare tra un lavoro e l’altro  e  così completi il tuo orario in meno giorni.
    Di che ti lagni, ringrazia, se poi hai un figlio di meno di 2  anni, che devi andare a prendere a scuola, è un tuo problema, dovevi pensare che le esigenze improvvise della scuola, a 5 mesi dell’inizio della scuola sono prioritarie.
    Non è una barzelletta, ma sono le quotidiane malversazioni a cui sono sottoposti i lavoratori, e a cui sarebbe importante avere coscienza che i DS sono nostra controparte, hanno scelto di essere funzionari dell’amministrazione contro il personale.
    Manca la coscienza in buona parte dei lavoratori, ma la cosa più odiosa è che ormai c’è una parte dei lavoratori, che non sono colleghi, ma anche loro venduti alla controparte, sempre schierati a difesa dell’istituzione e complici della perdita di potere dei lavoratori.
    Ecco su questo occorre ragionare, chi sta con i lavoratori e chi lavoratore, crumiro, difende il peggioramento delle condizioni normative e stipendiali del lavoratori.
  2. A Torino, un caso simile di un docente a cui è stato cambiato orario in questi giorni, gli ho detto di richiedere motivazioni.
  3. A un ATA che per motivi di salute aveva scelto part-time, e che ha chiesto di non fare il pomeriggio, all’improvviso oltre ad averle dato un pomeriggio durante l’anno, viene comunicato che per rispettare la decisione di tenere la segreteria aperta anche il pomeriggio, dovrebbe fare anche un altro giorno.
    Al momento il secondo giorno è stato sospeso, dopo comunicazione di adire a vie legali, che abbiamo fatto come Cobas.
  4. Una lavoratrice chiede un permesso personale per motivi famigliari, la norma glielo consente, occorre solo avvisare il D.S., basta l’autocertificazione e il grande capo deve solo prenderne atto, non può intervenire o sindacare sui motivi addotti, lo prevede il contratto, lo hanno stabilito varie sentenze in tutta Italia. Il DS deve trovare il sostituto, non può negarlo, è un suo compito provvedere alla sostituzione. Che fa intima al docente, che aveva avvisato con largo anticipo che non è possibile, deve rientrare al lavoro senza possibilità di rifiutarsi, se non trova lui il sostituto. Il docente si prende tranquillamente il permesso e appena torna si vede accusato di insubordinazione e di avere creato disagi agli studenti e alle colleghe. Non contento convoca il docente e dopo averlo ascoltato irrora una sanzione!
  5. Finiamo con l’ultima perla del diritto di assentarsi per visite specialistiche, una circolare della Funzione pubblica, viene interpretata da un funzionario del MIUR, come estensibile al personale della scuola. Non è possibile più chiedere un giorno di malattia, ma devi prendere permessi orari, oppure permessi personali o ferie. Subito i DS emanano la solita circolare avvisando il personale che è cambiata la norma, creando disagi e malumore. Di fronte alle proteste e alle richieste di chiarire la norma, lo stesso funzionario afferma che non riguarda il personale della scuola, ma solo chi lavora nel MIUR negli uffici periferici. Basterebbe il buonsenso, eventualmente insistere con MIUR o con la Funzione pubblica per avere l’interpretazione corretta. Niente di tutto questo, secondo questi grandi DS il MIUR non si può sostituire alla Funzione pubblica, per cui continuano a concedere permessi o ferie e mai giorni di malattia. Sarebbe sufficiente riflettere  che se io chiedo un giorno di malattia ci rimetto qualche euro, grazie all’altro grande ex ministro Brunetta, che sarà ricordato per l’ignobile tassa sulla malattia al personale della scuola che si assenta (tutti fannulloni e sfaticati). Altri ricorsi, altre contestazioni, altri malumori.

Questi sarebbero i futuri elargitori di aumenti stipendiali che il nuovo governo vuole vedere padroni di una scuola senza prospettive, tutti chini ai suoi voleri, per assurgere al ruolo di fornitori di posti, prevedendo l’assunzione di personale!

D(istacchi) S(indacali) o meglio S(indacati) D(istanti) dalle esigenze dei lavoratori e di questa scuola e delle reali esigenze di una crescita culturale dei giovani.

Assenti, spesso inutili, accettano un ruolo di comparsa sia rispetto al governo, sia rispetto ai padroni delle ferriere. Firmano contratti di scuola, che nemmenno il dirigente si aspetta, favoritismi, accapparramento di fondi ai soliti, a chi si fa largo con i gomiti, con progetti inutili e fantasiosi i docenti, con straordinari agli ATA più vicini e raccomandati. Differenze salariali che diventano un obbrobrio, chi molto e chi niente.

La maggioranza dei lavoratori subisce queste scelte, per non mischiarsi in questa vergogna, ma con questo lasciando che questi figuri gestiscano poteri e favori.

Che fanno i sindacati, maggiormente rappresentativi, protestano perchè i “presidi” non applicano le norme di legge? perchè fanno sorprusi? Chiedono incontri per chiarire le norme sulle malattie e sui permessi, è gia passato un anno e ancora si è in attesa di un incontro.

Il governo taglia i distacchi sindacali, li ha ridotti perchè vuole farne a meno di organizzazioni sindacali, vuole trattare direttamente con i lavoratori, vuole eliminare i corpi intermedi, come il fascismo che ha abolito i sindacati, protestano, si arrabbattano e chiedono voti.

Si perchè se prendono tanti voti alle elezioni RSU, si garantiscono la maggior parte dei permessi, anche se ridotti.

I lavoratori possono aspettare il rinnovo del contratto, possono protestare se vogliono aumentare l’orario dei docenti a 36 ore, noi sindacati chiediamo solo incontri al MIUR e nel frattempo ricordatevi di votarci, non fate dispetti, come faremo a ricollocare i dirigenti sindacali che non possiamo più distaccare perchè ci sono meno posti a disposizione.

FATELI LAVORARE!

VOGLIAMO DS scelti dai docenti e con incarico annuale, eliminiamo le gerarchie inutili!

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