Presidio il 30_9 per Vincenza e..
DA VECCHI COLTI AI “GIOVANI” BARBARI INCOLTI
Non mi piace offendere i giovani, è un delitto guardarli dall’alto al basso, pensando che noi siamo migliori di loro, che abbiamo più esperienza e ne sappiamo più di loro, una volta era così, adesso i giovani hanno potuto confrontarsi con realtà diverse e molteplici, a noi rimane una cultura acquisita con lunghi e faticosi studi, a loro spesso l’acquisizione di frasi fatte, di spot, di battute pronte, buone per avere l’applauso del pubblico incolto, ad uso delle risse televisive, ma occorre accettare anche questo, ognuno si forma con la propria esperienza e crescendo insieme ai suoi coetanei.
In questi anni siamo passati da un nostalgico delle case chiuse, che ha trasferito nei suoi palazzi, spacciandole come scelta libera e liberatoria per le donne, usate per i propri desideri sessuali, con i travestimenti, con i simboli fallici, che richiamano i ricordi dei suoi anni giovanili, a una generazione di “giovani” quarantenni senza gloria e senza futuro.
Le donne a uso e consumo dei vecchietti della sua generazione per il nostalgico, poi gratificate con regali costosi e con posti in parlamento, non per merito, ma perchè assoggettate ai suoi voleri, come i suoi avvocati, adusi a inventarsi le scuse più inverosimili per coprire le sue malefatte, pagati da noi in quanto eletti in parlamento, le donne giovani assurte a ruoli importanti e decisive anche per i secondi, vetrine per nascondere il vuoto che c’è dietro queste scelte, ignoranti sia gli uomini che le donne di regole, ma solo spavaldi figuri che si sentono onnipotenti.
Si definisce regime, un miscuglio di nostalgia al tempo del liberismo più sfrenato, distruttore del territorio e dei minimi diritti di chi è soggetto alle regole di questo immondo mercato del lavoro, schiavo dei dettami di killer patentati e ben pagati, ormai star televisive che dispensano le loro insulse teorie spacciate per verità storiche indiscutibili.
Stanno distruggendo le vite delle persone, meriterebbero la forca e invece occorre sopportarli nel loro immondo e vacuo parlare, come fossero scienziati e invece sono star pagate bene da questi poteri, che li scaricheranno quando non ne avranno più bisogno.
Noi abbiamo la sfortuna di essere finiti in questo tragico circo e avere al potere un partito, cresciuto con le lotte dei lavoratori, che hanno garantito ai suoi eredi di vivere di rendita.
Appena il vento è cambiato, questi camaleonti hanno cambiato pensiero e da eredi del “socialismo reale” sovietico, sono diventati portavoce del liberismo trionfante dopo la caduta dell’impero sovietico.
Sempre in sella, per loro non è cambiato nulla, sono diventati importanti e si sono garantiti il posto, eletti da chi credeva in un mondo migliore e si definiva comunista, invece loro sono diventati liberisti, accettando tutte le regole che la finanza mondiale decide, senza opporsi più di tanto, pezzo per pezzo loro sono stati complici nello smantellamento dei diritti conquistati in 20 anni di lotta; loro non ci rimettono niente, sono sempre in parlamento, un posto garantito per eredità ricevuta, diciamo “senatori a vita” di nomina popolare per il loro passato giovanile.
E sono finiti accoltellati da una banda di “giovani” barbari incolti, cresciuti alla loro corte, fedeli esecutori del pensiero liberista dominante, senza memoria, senza storia e senza cultura, incolti nel senso di incompetenti, ignoranti.
Dispiace dirlo, sono cresciuti sotto la corte del satiro degli anni 50 e della sua cultura televisiva sono imbevuti, senza troppi sforzi e senza anima si sono lasciati dietro cent’anni di storia e adesso nella loro vanagloria si sentono dei onnipotenti e possono permettersi nel loro inutile vaniloquio di pensarsi capaci di gestire un paese.
Sono diventati comandanti senza merito, cresciuti dietro le quinte delle segreterie dei partiti, approfittando dello svuotamento di una classe di vecchi dirigenti, giunti a fine carriera senza aver mai vinto una battaglia.
E’ l’unico merito che hanno, aver sloggiato dai loro di poteri questi “senatori a vita” anche loro cresciuti nelle stanze segrete dei poteri e delle segreterie, senza lacun merito, si sono scambiati i ruoli.
Sono aggressivi perché dietro non c’è niente, il potere per il potere, per questo occorrono giovani senza poteri, quei precari colti, giovani docenti, i senza lavoro laureati, i giovani con grande cultura emigrati, coloro i quali un posto di lavoro se lo devono sudare, perchè dietro non hanno partiti, segreterie o amicizie giuste.
Hanno solo la loro voglia di contribuire a un mondo migliore, “sognatori” inveterati, senza potere, ma con la forza delle loro idee, ce ne sono anche in Italia e sarebbe ora che prendessero il potere, noi vecchi siamo pronti a lasciare il nostro posto di lavoro, nella scuola e negli uffici, occorre dare fiducia a questa generazione colta e intelligente, che prendano il potere e abbattono il mostro che sta distruggendo l’umanità, sloggiando questi “opportunisti” che non hanno nessun merito.
Vi invio a un video di un sognatore Eugenio Finardi
Questa lettera scritta per loro è stata inviata a parlamentari del PD:
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