Solo 100 milioni!!!
CHI DECIDE IL DESTINO DEGLI ALTRI?
Non ascolto i talk-show, è la solita passarella dei soliti politici e giornalisti delle diverse combriccole, amici da bar sport che chiacchierano in tv, li ho definiti tuttologhi, parlano, parlano e parlano o meglio aprono la bocca perchè hanno il microfono davanti, l’importante è raccogliere applausi dal pubblico in sala, che a questo si presta, utile idiota, buono per fare la claque, tant’è, ormai tutti siamo spettatori imbecilli delle chiacchiere altrui, un’informe massa di consumatori che comprano il prodotto, in questo caso le chiacchiere altrui.
Tra tante chiacchiere, ogni tanto uno aguzza le orecchie, serve per cogliere le frasi giuste, sfuggono al politico che non può dirlo nel momento giusto, quando ti trovi a decidere sulla vita altrui.
Per anni, abbiamo assistito a dibattiti infiniti, lunghi noiosi, anche noi ci siamo ingegnati a fare calcoli su calcoli, a capire quanti siamo, 9 mila, 20 mila, poi solo 3976 partecipano a una rilevazione del ministro.
Non è sufficiente, non siamo sicuri, le cifre calcolate non sono esatte, 430 milioni, ma poi ci saranno altri che vorranno andare in pensione, delinquenti patentati e ben pagati dallo Stato sempre pronti a dichiarare che la copertura prevista non è sicura.
Il ministro Giannini mesi fa parla va di 120 milioni, nessuno ne ha tenuto conto, ha obiettato, ha smentito il ministro.
In Parlamento si è continuato a discutere sulla cifra di 430 milioni per mesi e fino ai primi di agosto, il killer del FMI si alza dichiarando che tutto il suo sforzo di trovare fondi per salvare l’Italia crollava per quei 3976 prescelti.
I soliti burocrati dello stato confermano la previsione di questo scienziato pagato per dichiarare il falso e noi siamo ancora a penare.
Ma all’improvviso anche Boccia, che mai ha smentito le previsioni di 430 milioni, si ricorda che ci sono altri calcoli, dichiara che la spesa da coprire erano solo 100 milioni!
Ma perchè non lo ha dichiarato in commissione bilancio, perchè non ci ha reso edotti dell’imbroglio che si stava consumando sulla nostra testa?
Rimane un mistero o forse no, nei dibattiti pubblici si può dire tutto, nelle aule parlamentari si deve tenere conto degli equilibri dei partiti e si accetta anche di subire una sconfitta politica e finire al pubblico ludibrio perchè lui, presidente della Commissione Bilancio, non ha previsto la giusta copertura, si era detto che mancavano 40 milioni per arrivare a 430 milioni e quindi erano disponibili 390 milioni, quando ne sarebbero bastati solo 100 milioni!
A che gioco giochiamo, alla farsa si aggiunge lo sberleffo ripetuto ogni mese, cifre false e veniamo anche esposti noi al ludibrio del paese, noi giovani virgulti 20 enni che in questo periodo di crisi vogliamo andare in pensione con solo 40 e più anni di pensione.
Allora tirate fuori questi 100 milioni e non rompete più, ma ormai saremo 3 mila e quindi sono ancora di meno!|
Ma non finisce lo sconcerto, quando pubblicamente viene fuori che dei colleghi hanno contrattato sulla nostra pelle di rinviare l’erogazione del TFS al momento che saremmo andati in pensione, addirittura per alcuni nel 2020.
Assumere tali decisioni, in segreto e senza che sia reso pubblico, discusso e analizzato dice a che punto il diritto personale è soggetto a decisioni che prendono gli altri, in segreto.
Sarebbe opportuno che chi si è assunto questo compito che non gli competeva, ammetta almeno di avere fatto uan grande cazzata e che prima di assumersi altre responsabilità e decisioni faccia un passo indietro, lasci ad altri decisioni così importanti; sono tutti coloro che hanno diritto di andare in pensione, sono coloro che non sono andati in pensione con la deroga sulla 104, saremo meno di 3 mila, ecco nessuno, nemmeno una maggiornaza del 99% per cento può decidere sui miei diritti acquisiti.
La pensione e il TFS sono miei diritti e non ho delegato nessuno a trattare sulla mia testa, chi lo ha fatto mettendo in gioco le prospettive di vita degli altri è giusto che si ritiri nelle retrovie e non si permetta di andare a rappresentare più i Q96 rimanenti.
Non ci sono i capi e gli aficionados, siamo tutti capi e 1 testa vale come tutti gli altri, qui non c’è democrazia con la maggioranza che decide, esistono i diritti individuali e vanno oltre pure questioni di convenienze politiche e personali!
Questo è il video estratto da “L’aria che tira” del 19 settembre su La7
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