Avete un lavoro!

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Avete un lavoro!

07/12/2014 Lavoro Notizie Politica Scuola 1
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VOI UNA PENSIONE EXTRA !

Verrebbe da dire che alcuni parlamentari del governo e quelli del PD, invece di vergognarsi delle scelte scellerate e supine ai voleri degli speculatori della finanza e del padronato, continuano a ripetere la solita triste e provocatoria affermazione di fronte al fatto che si trovano soldi per esodati di varie tipologie, mentre per i residui Quota96 (ormai sotto i 3 mila!) non sia possibile trovare una copertura.

Ripetono “ma voi un lavoro lo avete!”, vero, certo e assodato, loro sono abituati ad incamerare incarichi su incarichi, se non vengono eletti, c’è sempre una municipalizzata o un ente in cui la partecipazione di Comuni, Province o Regioni, può servire come trampolino di lancio per una futura carriera politica, oppure il posto sicuro quando non si è eletti.

Non parliamo degli ex sindacalisti, che trovano sempre un approdo in parlamento, quando arrivati al massimo livello di responsabilità e costretti a lasciare l’attività sindacale, invece di ritornare al lavoro che avevano prima dell’attività sindacale, come fosse un premio/regalo obbligatorio.

Ci sono parlamentari, quelli più conosciuti che una normale attività non la hanno mai conosciuta, in quanto da giovani hanno frequentato le sedi dei partiti e anno dopo anno hanno iniziato la scalata al posto garantito, oppure dalla fabbrica al distacco parlamentare, al partito al Parlamento (Damiano, Baretta, Benvenuto, Epifani, Pezzotta, Bonanni ci stava provando, ma..la sua pensione EXTRA se le è garantita)..

Molti di questi avranno una pensione e un vitalizio, forse più alto della pensione, diciamo una PENSIONE extra.

Non sono i soli in questo paese in cui le classi al potere di riproducono fino all’ultimo parente, per conservare potere e ricchezza, compresi i baroni universitari, i grandi industriali che inseriscono nei posti di comando i loro figli altrimenti nessuno li assumerebbe (basta guardare i rampolli dei nostri “im-prenditori” dei soldi dello Stato, incapaci di profferire una parola che abbia senso eppure li vedete in giro che blaterano di merito e competenze, dei loro sforzi e della difficoltà delle imprese).

Sembriamo dei folli, da tre anni lottiamo per ottenere una pensione qualsiasi pur di finire questa tragicomica vicenda.

Un lavoro difficile, che esaurisce le tue energie e quindi ormai sei al crollo psico-fisico, lo sanno tutti che oltre una certà età insegnare può diventare una pena da scontare, lo riconoscono studi internazionali (burn-out).

Invece loro malgrado abbiano già una certa età, oltre la quale i normali lavoratori aspirano a una serena quiescenza per godersi la vecchiaia, continuano a restare incollati a qualsiasi poltrona, fino alla fine della loro vita se potessero.

Hanno stipendi, i vitalizi da sogno perchè rinunciare, per la famiglia si fa questo e altro, si aumenta la ricchezza familiare.

Invece questi disperati di Quota 96 sarebbero disposti di rinunciare a una piccola parte della loro pensione pur di uscire indenni dal loro lavoro, alcune hanno scelto l’opzione donna che ti taglia del 30% la pensione a cui avresti diritto, altri sperano in una riforma che ti faccia andare anche prima dell’età, anche con un piccola tangente da lasciare allo Stato se vai in pensione con qualche anno di anticipo.

Dicono ma perchè vi lagnate, cosa ci rimettete se rimanete in servizio, vi aumenta la pensione e anche il TFS, vergognatevi a continuare a protestare, restate in servizio e ci guadagnerete.

Invece noi preferiamo andare in pensione, la vita delle persone non è solo lavoro, anche se non hai difficoltà di nessun tipo vorresti pensare alle relazioni che vuoi rafforzare, alla famiglia, agli amici e fare tutto quello che prima non potevi concederti perchè il lavoro di insegnamento ti travolge giorno per giorno e non ti da mai respiro, ecco perchè presentando questa analisi sull’aumento della pensione e del TFS che si otterranno con  questo obbligo agli arresti scolatici, continueremo a lottare perchè il nostro diritto di andare in pensione tre anni fa venga finalmente riconosciuto.

Il seguente materiale verrà inviato ai parlamentari che si stanno impegnando per presentare emendamenti al senato.

 Inserisco solo parte iniziale e finale, il documento completo lo trovate in fondo

QUANTO AUMENTA TFS PER Q96 NON PENSIONATO?

Da anni ripetiamo che l’assurda testardaggine del MEF a non accettare l’uscita dei Q96, oltre che una vergognosa scelta politica e non una questione di spesa o coperture, è anche controproducente ed economicamente costosa.

E’ una semplice banalità, per ogni anno che si rimane in servizio aumenta sia la pensione (indicativamente del 2% PER OGNI ANNO DI PERMANENZA) che il TFS che si percepirà al momento della sospirata uscita dal lavoro.

NOTE DI CHIARIMENTO

Nel caso specifico del personale della scuola, per i docenti che nel 2012 avessero avuto 40 anni e che hanno riscattato i periodi universitari la permanenza in servizio significa ottenere l’ultimo scatto di carriera che si raggiunge all’inizio del 36° anno di carriera, anche se per il calcolo della pensione e del TFS gli anni sono 40.

Stesso ragionamento si può fare per chi nel 2012 avesse avuto 36 anni, sia ATA che docenti (minimo per avere Quota 96)

Per chiarire questa evidenza occorre tenere che la scuola è stato sempre il regno della precarietà, uno studio articolato sul personale, dimostrerebbe che una parte non indifferente prima di passare in ruolo, può avere anche 10 anni di preruolo.

Questi anni nella progressione di carriera vengono in parte decurtati, con la seguente formula:

i primi 4 anni si valutano per intero, la differenza rispetto ai 4 anni solo per due terzi (2/3)

…………………………..

(SPESE AGGIUNTIVE SUL BILANCIO STATO)

  • calcolo con 4 mila bloccati

9.700*1000+9.400*1000+8.400*1200+5.900*200+5.100*600=33.420.000 €

33,420 milioni di EURO

  • calcolo con 2 mila bloccati, basta dividere per 2, totale:16.710.000 €

16.710 milioni di EURO

Quota96 Cobas, Quota 100+

Anche questa è un’ipotesi di lavoro, in attesa che MIUR e INPS forniscano i dati reali, e a cui spetterebbe pubblicizzare dati certi, dopo tre anni di attesa e con almeno 1000 lavoratori già usciti dal lavoro.

ULTERIORI CALCOLI DEL RITARDATO PENSIONAMENTO QUOTA96

Facciamo un calcolo, considerando solo gli effetti del ritardato pensionamento senza considerare aumenti di livello (progressione di carriera).

……………….

2013 (4 mila)

2014(4mila)

2015 (3 mila)

Totale al 31/8/2015

7,1

7,1

5,3

19,5

MILIONI DI EURO

Conseguenza della politica miope si ha una spesa aggiuntiva di 19,5 milioni di euro solo per quanto riguarda il TFS.

DOCUMENTO COMPETO

aumentoTFS1 (formato doc)

aumentoTFS1 (formato pdf)

BuonuscitaScuola (programa per i calcoli)

Volantino Sciopero Fame

comunicato Sciopero Fame

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Una risposta.

  1. admin ha detto:

    COMUNICATO STAMPA DEI Q96 SCUOLA

    Nei giorni 10 – 11 – 12 dicembre, in concomitanza con la discussione in Commissione Bilancio del Senato degli emendamenti alla Legge di Stabilità presentati, un gruppo di docenti ed Ata di Quota96, in presidio davanti al Senato, effettuerà uno sciopero della fame al fine di chiedere al governo di passare dalle parole ai fatti.
    E’ necessario che ci sia un atto del governo che ponga rimedio, con urgenza entro il 15 gennaio, scadenza per fare domanda di pensione, alla grave ingiustizia che, per il terzo anno consecutivo, non ha tenuto conto della normativa vigente per i lavoratori del comparto scuola, nonostante avessero già maturato i requisiti per la pensione all’entrata in vigore della legge Fornero, secondo la legge 449/97.
    Se dopo tale protesta non verranno da parte del governo risposte adeguate, seguiranno altre iniziative comuni più eclatanti.
    I Q96 scuola non rinunceranno mai a lottare per la restituzione di un loro diritto maturato, riconosciuto da tutti, scippato e mai ripristinato dai vari governi succedutisi dopo la riforma Fornero.
    Altri lavoratori Q96 della scuola, solidali con i colleghi in presidio a Roma, effettueranno nelle stesse giornate uno sciopero della fame nelle proprie istituzioni scolastiche sparse in tutto il Paese , manifestando anche , per la componente docente , la totale contrarietà ad altre soluzioni alternative alla pensione ipotizzate per i Q96, quali l’inserimento in un organico funzionale con ruoli non ben definiti e con il rischio di dover svolgere mansioni non conformi alla loro decennale professionalità grazie alla quale hanno contribuito per più di 40 anni della loro vita alla crescita della scuola pubblica.

    Il Comitato lavoratori Q96 scuola

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