Blocco iter Casa della Salute
La manina nascosta e il blocco del progetto della Casa della Salute
Domando e vorrei una risposta dagli uffici competenti.
Sono quasi due anni, fine novembre 2020, che il Comitato Casa della Salute di Siderno, grazie ai presidi ininterrotti fino a giugno 2021, ha rimesso in pista il progetto della ristrutturazione dell’ex Ospedale di Siderno, per farlo diventare Casa della Salute.
Un progetto che va avanti a strappi dal 2013, ripreso nel 2017 durante la gestione del Sindaco Pietro Fuda, rimasto fermo, di fatto a maggio 2020, perché occorreva una firma dei Commissari ASP di allora, per inviarlo a Invitalia e proseguire nel suo iter.
Appena insediato, senza indugio, nel febbraio 2021, il neo Commissario dell’ASP reggina, dottor Gianluigi Scaffidi, firma e la pratica va avanti.
Tutto normale, occorre aspettare, ottobre 2021 perchè venga individuata, dopo un bando, la società incaricata del progetto esecutivo.
In tutti questi frangenti, il Comitato ha avuto incontri con il Commissario della Sanità della Calabria, il prefetto Longo, a Catanzaro.
Successivamente due incontri all’ASP reggina, una in presenza della Commissaria del Comune di Siderno, viceprefetto Maria Stefania Caracciolo, presente il Commissario Scaffidi e i dirigenti, un’altra su sollecitazione di Comunità Competente e la presenza dei dirigenti delle strutture dell’ASP, che si occupavano della questione.
Successivamente, dopo l’elezione a Sindaco di Siderno di Mariateresa Fragomeni, un ulteriore incontro insieme a lei, sempre con la presenza del dottor Scaffidi, ancora Commissario ASP.
Posso affermare che la presenza dei rappresentanti del Comitato era sopportata in quanto “accompagnati” dai rappresentanti istituzionali.
Penso che avrebbero dovuto ringraziare noi e quei cittadini sidernesi che scendono in piazza per obbligare i responsabili ad assolvere le loro funzioni.
Sarà che si è abituati a fare andare avanti le pratiche suggerite dai politici?
In Calabria i cittadini di alcuni comuni non aspettano più favori o presunte “regalie” dei politici della zona, conoscono i loro diritti e scendono in piazza per ottenerli.
A dicembre 2021, c’è stato un tentativo di declassare la Casa della Salute di Siderno, come previsto dal progetto esecutivo, in Casa della Comunità, che fornisce meno servizi ed è aperta 12 ore invece che 24 giornaliere, sette giorni alla settimana, con laboratori e strumentazione adatta.
Notizia comunicata dal dottor Scaffidi e dal Sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, in una riunione al Comune di Siderno dell’assemblea dei sindaci.
Questo ha comportato un ulteriore ritardo rispetto ai tempi previsti dal crono-programma.
Sarebbe importante conoscere chi avesse proposto questo declassamento, ogni illazione è consentita.
L’unico problema sorto nelle riunioni con l’ASP, era la richiesta perentoria dell’architetto Mittiga, che l’ospedale di Siderno, venisse svuotato completamente entro marzo 2022, prima che iniziassero i lavori di ristrutturazione dell’edificio, previsti per il primo aprile 2022, in quanto secondo lui c’erano dei problemi di sicurezza e gli attuali servizi non potevano rimanere dentro.
L’obiezione del Comitato e del Sindaco Fragomeni era ed è quella di lavorare per zone, come succede ovunque.
A quest’ora saremmo rimasti senza medici e senza Casa della Salute.
25 marzo 2022, partecipiamo io e Sasà Albanese, invitati dal Sindaco Fragomeni, a una riunione all’ex Ospedale di Siderno, durante la visita dei dirigenti ASP e della società incaricata del progetto esecutivo.
La nostra presenza non era stata ben vista, anche in questo caso, continuo a chiedermi quale sarebbe il fastidio che possiamo dare ai dirigenti ASP? Forse perché abbiamo smosso le acque.
Nella riunione era stato valutato la necessità di adeguare i fondi a disposizione all’aumento dei costi. Risposta dell’architetto Mittiga che non ci sono problemi, in quanto ci sono centinaia di milioni ancora a disposizione per le strutture sanitarie in Calabria.
La cifra mancante per l’ex Ospedale di Siderno è stata quantificata in 900 mila €, la società progettista è in attesa di una risposta da parte dell’ASP RC, da mesi.
Il progetto esecutivo doveva essere consegnato tra fine agosto, massimo settembre.
Il Comitato ha inviato, alcune settimane fa, una lettera al neo Commissario dell’ASP RC, dott.ssa Lucia Di Furia e al presidente della Regione, on. Roberto Occhiuto sulla questione del ritardo.
Si è in attesa almeno un riscontro, o meglio un intervento deciso su chi non assolve alle proprie funzioni!
Il crono-programma prevedeva un iter di circa due anni dal momento dell’affidamento alla società del progetto esecutivo, per la progettazione, affidamento lavori e collaudo della struttura.
Sono passati già sei mesi dal 25 marzo. Forse non trovano una penna?
Articolo pubblicato su Riviera, 9 ottobre 2022
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