Il coraggio degli studenti di Gorizia
Il Boicottaggio delle prove INVALSI continua!!!!
Quest’anno gli studenti sono stati protagonisti di iniziative forti e vincenti; è stata la loro iniziativa con scioperi e manifestazioni, a coagularsi con le iniziative dei docenti e a bloccare l’ennesimo tentativo di modificare in senso aziendalistico gli organi collegiali (la cosidetta Proposta Aprea).
Non è finito l’anno scolastico, hanno dato un forte impulso alla mobilitazione anti-Invalsi, con ironia nelle scuole superiori hanno boicottato i test, aggiunta all’iniziativa degli stessi genitori per gli studenti minori ed in parte con lo sciopero dei docenti, hanno messo in discussione questa banalizzazione della scuola. Con un forte impatto mediatico, ma anche con effetti reali, in quanto quest’anno il boicottaggio delle prove, sembra che abbia coinvolto im 30% delle prove delle superiori.
Ma non è finita, alcune scuole vengono selezionate per fare le prove di “ancoraggio” Invalsi per un confronto tra le prove fatte precedentemente e quelle di “ancoraggio”.
Una II classe del Liceo “Slapater” di Gorizia, ha boicottato con notevole coraggio anche le prove di “ancoraggio” effettuate il 3 giugno, in questo caso con maggior rischio di essere soggetti a sanzioni dalla scuola.
Lettera aperta dal Liceo Slataper di Gorizia.
“Noi studenti della II B Scienze umane: perché abbiamo rifiutato le prove Invalsi”
La prova Invalsi è un test nazionale sulle conoscenze di italiano e matematica degli studenti. Dopo aver svolto, il 16 maggio, l’ Invalsi destinata alle seconde classi delle scuole superiori, il 3 giugno avremmo dovuto affrontare quello che chiamano “ancoraggio”, cioè una ripetizione della prova.
Abbiamo cercato di svolgere al meglio il primo test, anche se nessuno di noi ha capito quale personale utilità esso potesse avere e l’abbiamo giudicato tutti indistintamente al limite dell’assurdo rispetto i contenuti; soprattutto non ci è piaciuta la serie di informazioni personali richieste da un’apposita sezione, e nessuno ci aveva spiegato la ragione di tanta curiosità sulla nostra situazione familiare.
Quindi, il giorno dell’ancoraggio , e dopo lunghe discussioni tra di noi, abbiamo deciso di consegnare in bianco. Abbiamo allegato un testo per spiegare le nostre ragioni: Contestiamo l’utilità delle prove Invalsi, la loro impostazione a cui vogliamo ribellarci, così come vogliamo ribellarci alla schematizzazione del sapere. Contestiamo l’impossibilità di scegliere se accettarne o meno lo svolgimento, contestiamo la mancanza di motivazioni con cui questo obbligo ci viene imposto. Contestiamo la ripetizione della prova, l’”ancoraggio cui veniamo sottoposti, sempre obbligatoriamente e sempre senza capire a cosa serva.
Contestiamo l’effettività dell’anonimato della prova, tanto decantato, ma che anonimato non è. Contestiamo il fascicolo riguardante la nostra vita privata e quella dei nostri familiari. Non contestiamo i professori, ma contestiamo e temiamo il progetto che chiude noi e loro in un sistema dove la cultura è soppiantata dalle competenze.”
Riteniamo che la nostra sia stata una iniziativa tra le più educate e civili e che, fra le possibili proteste , questa dimostri il nostro senso di responsabilità, come singoli studenti e come classe. Certo, non siamo degli eroi: abbiamo previsto e temiamo conseguenze alla nostra iniziativa, ci sono già state preannunciate, siamo degli insubordinati e a causa dei nostri test in bianco abbassano la media dei risultati dell’intero polo liceale di Gorizia ( arriveranno minacciosi gli ispettori Invalsi a riportare ordine e disciplina?).
Ma era l’unico modo per farci veramente ascoltare, per far capire che a noi questa cosa non va bene. Speriamo che sulle prove Invalsi continui la discussione, che del resto coinvolge le scuole, gli insegnanti e gli studenti di tutta Italia nel boicottaggio dei test: ovunque si sono svolti scioperi bianchi, presidi, flash mob e assemblee per contestare questi test, quiz che ci mortificano,ci fanno sentire solo dei numeri e che altri Paesi limitano o eliminano del tutto.
I rappresentanti di classe della II B Liceo delle Scienze umane Scipio Slataper di Gorizia
“Noi studenti della II B Scienze umane: perché abbiamo rifiutato le prove Invalsi”
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