La sublime ignoranza dei dirigenti..scolastici (2)

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La sublime ignoranza dei dirigenti..scolastici (2)

22/06/2013 Lavoro Scuola 2
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L’impossibile esistenza delle norme ignorate!!!

E’ difficile pensare che si vive in un mondo in cui tutti blaterano di merito, competenze e  attaccano i docenti fannulloni, incapaci e  restii a modernizzarsi.

Dover ripetere lo stesso articolo ti mette in difficoltà, qualcuno pensa, ma questo non ha niente da fare, che blaterare tutti i giorni sui difetti altrui, ma far passare le idiozie diventa difficile e mortificante per tutta una vita dedicata a fare il docente e costruire una scuola decente.

Ognuno di noi ha dei limiti e fa degli errori e nessuno è esente nel proprio lavoro e nella pratica quotidiana.

Esco appena adesso dal lavoro sindacale, per affrontare i soliti problemi posti dall’ignoranza delle norme in merito ai diritti.

1) Riprendo la questione impegni dei docenti nei mesi di giugno, luglio e agosto.

Esiste una sentenza del Consiglio di Stato dell’8 maggio 1987 e, più recentemente da una sentenza del Tribunale di Trento del 23/01/2004, nonché da un’ulteriore sentenza del Giudice del Lavoro di Napoli r.g. 5344/2006, che stabilisce che, durante la sospensione dell’attività didattica possono essere effettuate solo attività funzionali all’insegnamento di carattere collegiale previste nel Piano Annuale delle Attività deliberato dal Collegio nel mese di Settembre (eventualmente integrato con delibere successive) e, comunque, nel rispetto delle 40 + 40 ore annue di attività collegiale.

Il CCNL 2006-2009, stabilisce

all’ art. 28 c.4

Gli obblighi di lavoro del personale docente sono articolati in attività di insegnamento ed in attività funzionali alla prestazione di insegnamento.

Prima dell’inizio delle lezioni, il dirigente scolastico predispone, sulla base delle eventuali proposte degli organi collegiali, il piano annuale delle attività e i conseguenti impegni del personale docente, che sono conferiti in forma scritta e che possono prevedere attività aggiuntive. Il piano, comprensivo degli impegni di lavoro, è deliberato dal collegio dei docenti nel quadro della programmazione dell’azione didattico-educativa e con la stessa procedura è modificato, nel corso dell’anno scolastico, per far fronte a nuove esigenze.

e all’art. 29 c.2

Tra gli adempimenti individuali dovuti rientrano le attività relative:

a) alla preparazione delle lezioni e delle esercitazioni;

b) alla correzione degli elaborati;

c) ai rapporti individuali con le famiglie.

poi ci sono 40 ore per le attività collegiali (riunioni) + 40 per collegio docenti e programmazione

L’O.M. annuale sugli esami di stato della secondaria di secondo grado obbliga i docenti che possono essere utilizzati per sostituzioni a essere presenti in sede nei giorni delle prove scritte.

Per finire anche dal ministero è stata emanata la Nota 1972 del 30.06.1980 afferma quanto segue: ?“… Appare in contrasto con il sistema previsto dai D.P.R. 31 maggio 1974, n. 416 e D.P.R. 31 maggio 1974, n. 417 l’imposizione di obblighi di semplice presenza nella scuola che non siano dipendenti da iniziative programmate e attivate e rispondenti a reali esigenze delle singole scuole. Si tratterebbe infatti di presenza puramente formale che, in tal caso, non terrebbe conto della peculiare caratteristica dell’istruzione scolastica, che si differenzia dai normali uffici proprio per l’interruzione della propria prevalente attività (quella dell’insegnamento destinato agli alunni) prevista dal calendario scolastico.. .”

E’ ormai invalso nella legislazione che: nessun’altra prestazione può essere richiesta quale riordino degli armadi, sistemazione delle aule, solidarietà ai colleghi impegnati in attività di esami, traslochi e così via, adducendo il pretesto che gli insegnanti sono comunque in servizio fino al 30 giugno.

Ripeto:

gli insegnanti sono in servizio fino al 30 giugno solo per quegli impegni deliberati ad inizio d’anno dal collegio dei docenti.

Le informazioni su riportate sono state inviate da un docente a un DS di un Istituto della provincia di Torino per ricordagliele, visto che forse non le conosce e che vuole obbligarlo a 3 ore giornaliere in queste attività per 18 ore settimanali.

Il docente oggi arriva nella sede Cobas, con una fotocopia degli impegni dei docenti non IMPEGNATI negli esami con gli impegni di ogni docente in queste attività, che non sono di competenza dei docenti, in quanto non previste in nessun contratto (biblioteca, iscrizioni allievi e altro)

Lunedì il docente è stato convocato dal DS, in ultima analisi abbiamo deciso si aspettare per vedere se  il DS persiste nel suo atteggiamento.

Gli altri docenti della scuola oltre a non protestare, sono convinti che sia assodato che debbono assolvere a queste incombenze. 

E’ questo il problema per cui DS incompetenti possono decidere le cose più assurde.

2) Dopo i DS, parliamo dei DGSA (ex segretari, quando la scuola non era una brutta copia del modello industriale)

Mentre discuto con il docente, al telefono un altro compagno  sta discutendo con un’assistente amministrativa precaria per un problema di ferie.

Essendo una supplente la vogliono mettere in ferie d’UFFICIO una settimana nel mese di giugno.

Dalla discussione viene fuori che tutti gli altri Assistenti per potersi gestire le ferie a piacimento e secondo i loro comodi, con questa prepotenza la obbligheranno a essere presente nei mesi di luglio e agosto, mentre  tutti gli altri potranno andare in ferie in questi due mesi.

Il DGSA permette questo sorpruso per la sua incompetenza e la necessità di accontetarle per essere aiutato nel suo lavoro.

Ho conosciuto ottimi DS e ottimi DGSA, capaci nel loro lavoro e di relazionarsi con tutti i lavoratori.

3) DS ed esigenze dei docenti

Abbiamo una docente, che ha problemi di salute certificati e sarebbe necessaria una piccola attenzione, in quanto ha difficoltà a respirare.

Da due anni seguiamo la sua situazione.

A inizio anno richiede di poter insegnare latino insieme a italiano nella stessa classe, per avere meno classi e quindi meno carichi di lavoro per non appesantire il suo stato di salute. Non viene rispettata la precedenza nell’assegnazione delle classi,  privilegiando un’altra docente che nella scuola completa l’orario in quanto perdente posto e quindi arriva quando le classi dovrebbero essere state assegnate.

Aveva chiesto di non uscire le ultime ore proprio per poter poter affrontare in buone condizioni la lezione.

Aveva aggiunto che, come seconda ipotesi, abitando fuori Torino, di non entrare sempre alla prima ora.

Non ci vuole molto a interpretare le sue esigenze, tutti i giorni uscire prima, non fatemi entrare sempre alla prima ora.

Malgrado le sue lamentele, indovinate che orario le hanno dato.

Dopo aver inviato, come sindacato, varie lettere per risolvere la situazione in modo tranquillo e aver ricevuto risposte di una sordità senza precedenti, decido di accompagnare la docente ad un incontro con il DS.

Malgrado la mia disponibilità a capire anche le esigenze della DS, che era al primo anno in quella scuola, mi sono trovato davanti a un muro di gomma. 

Scopro adesso, dalla docente, che la DS è in attesa di passare ispettore tecnico!

Abbiamo avuto dei Ministri della scuola per meriti sconosciuti, abbiamo dei direttori generali a Roma che sopravvivono a tutti i cambi di governo, abbiamo ispettori che nessuno conosce e sa che esistono, abbiamo dirigenti di tal fatta e qualcuno ha il coraggio di sparare sui docenti.

Non sempre si possono giustificare tutti i docenti, ma tenendo conto dei limiti che ogni docente di noi può avere e che esistono differenze tra docenti che fanno lo stesso lavoro, come  esiste in tutte le categorie, reputo, dopo quello che ho raccontato (potrebbero esserci altre puntate!)

che la correttezza presuppone:

  1. ?che quelli che stanno in alto la smettano ergersi a giudici del lavoro degli insegnanti
  2. che la smettano di proporci riforme e controriforme che hanno peggiorato la condizione di lavoro dei docenti
  3. la smettano di proporre modelli aziendali che anche in altri contesti hanno fallito (non ultimo l’Invalsi)
  4. che se ne vadano a fare un altro lavoro o tornino alla docenza a sperimentare i metodi che propongono ai docenti.

Infine un appello ai docenti:

ma quando ritornate a essere protagonisti della vostra vita e fate rispettare i vostri diritti!

La consulenza sindacale è terminata per stasera.

4) Riprendo la questione impegni estivi

Senza limiti e senza ritegno, la mattina dopo a scuola chiacchiero con un lavoratore della mia scuola della questione, viene fuori che anche sua moglie, docente di una scuola media di Torino, è a scuola a svolgere, secondo quanto detto da lui, le 20 ore di attività non di insegnamento mensili.

Trasecolo e gli invio la documentazione.

Ci ragiono e non ci credo, torno ai primi anni di insegnamento (1976!!), quando erano previste oltre le ore di insegnamento, 20 ore mensili di attività funzionali (art. 88 del D.P.R. 417 del 31/5/1974).

In quegli anni si faceva una dichiarazione in cui oltre alle varie riunioni, si dichiaravano le varie attività, tipo la correzione compiti, preparazione lezioni, per poter rispondere alla norma di legge.

Poi con il tempo si passò a 100 ore annuali, per arrivare con la contrattazione a definire le famose 40+40 ore, ma è passato un secolo letteralmente!!

Le 40 ore + 40 ore sono regolate dall’ art. 26 comma 4 del CCNL 2003 e dall’ art. 28 del CCNL 2003.

Spero che la notizia del collega sia errata, che 20 ore lui intendesse altro!

Se fosse vero, e non voglio crederci, debbo pensare che ormai siamo all’assurdo.

E’ passato un decennio!!E’ possibile che ci siano ancora DS che applicano norme che non esistono (del 1974) e non applicano le norme che esistono (del 2013)? Se non applicano queste norme vecchie, in ogni caso è normale imporre impegni nel mese di giugno, spesso nelle scuole primarie, dove i docenti sono meno propensi a contrastare le decisioni dei DS.

Non parlo più di ignoranza sublime, ma di imbroglio voluto, altrimenti occorrerebbe fargli pagare migliaia di ore di straordinario.

Ecco ci vuole un’azione collettiva che smascheri questi abusi e faccia pagare quanto dovuto.

Ma i docenti perché aggiungono all’ignoranza adi altri, la loro acquiescenza e disinformazione voluta.

Dove sono le RSU dei sindacati firmatari dei contratti (CGIL-CISL-UIL-SNALS-GILDA)? Perché non si vergognano di fare passare nelle scuole in cui sono eletti questa vergognosa imposizione e i loro sindacati, non possono non conoscere questi abusi, perchè non emanano informazioni e comunicati per ricordare diritti e doveri?

5) Incontro con DS

Dopo varie telefonate con il docente, riesco ad ottenere un incontro con il DS, voglio che almeno ci sia chiarezza tra i vari compiti obbligatori per i docenti.

L’incontro è stato abbastanza tranquillo e si sono chiarite quali sono gli impegni obbligatori e quelli non obbligatori.

La DS, è solo da due anni in quella scuola, ed era ormai invalso l’uso che a fine anno i docenti assolvessero compiti che spesso sono amministrativi (iscrizione allievi) o non pertinenti (libri e biblioteca) o da commissione specifica da incentivare (formazione classi). Questo era stato accettato dai docenti sotto la vecchia DS (che io ho conosciuto in altri ambiti) ed era normale che ogni anno si suddividessero questi compiti tra quelli non impegnati agli esami. Addirittura viene fuori che i docenti vogliono fare loro le iscrizioni per parlare con i genitori, inserendo i colloqui con le famiglie in un ambito di tipo amministrativo. Sono proposte fatte dai docenti la DS ritiene, che se le proposte sono portate avanti dai docenti, lei le mette in votazione e se approvate lei le applica.

E’ chiaro che questa non la esime da valutare quali sono le incombenze che sono obbligatorie e quali no, anche se le propongono i docenti.

E quelli non pertinenti al lavoro docente non possono essere imposte a nessuno, anche se votate dal collegio docenti, rimangono volontarie e ognuno è libero di partecipare o meno.

Nella discussione si ipotizza che dal prossimo anno si possa valutare con più serenità le delibere in merito agli impegni dei docenti.

Al docente che aveva posto il problema, si lascia la libertà di scegliere se proseguire o meno nelle attività per quest’anno.

Dal colloquio emerge anche la difficoltà di gestire una scuola, che ha studenti dai 3 anni ai 14, tre diversi ordini di scuola, con problematiche diverse e quindi difficile da armonizzare anche per quanto riguarda i diversi impegni dei docenti.Emerge anche che un altro sindacato (con 170 mila tesserati),  a cui aveva telefonato, le avesse confermato la giustezza delle sue decisioni in merito agli impegni di giugno.

Se non è chiaro a chi firma accordi quali sono i diritti e quali i doveri dei docenti e dei DS, in cui la confusione tra compiti obbligatori e mansioni non inerenti la funzione docente, allora siamo ridotti male.

E per finire, in una scuola in cui l’abitudine di mettere in discussione decisioni e proposte metodologiche non vi è più, in cui i riti e le abitudini si perpetuano, malgrado le norme cambiano e i docenti stessi si assegnano funzioni ormai non più previste, senza rendersene conto, è necessario ripartite dai primi elementari compiti di un lavoratore: informarsi e non accettare come dovuto un atto, solo perchè firmato da un superiore.

Se questo non avviene e spesso ci sono docenti che si fanno interpreti di questa involuzione, i docenti non sono adatti a svolgere il loro compito primario, che è l’educazione ai diritti di cittadinanza e del lavoro, da inculcare agli studenti ed in primo luogo a se stessi.

Ed ultimo, in una scuola di questa complessità, ci sono solo 5 amministrativi.

Pensare alle scuole in base al numero di studenti e non ai compiti che svolge è pura follia.

I docenti svolgono attività estrascolastiche (visite, viaggi, concorsi, feste, laboratori) in cui sono coinvolti anche gli ATA ( ausiliari e amministrativi) e se la scuola deve assolvere anche a queste funzioni, oltre a pagare tutti di +. occorre che si tenga conto nella definizione dell’organico e non ridurlo, come è stato fatto dagli ultimi governi, ignoranti di tutta quello che avviene a scuola.

I numeri non dicono tutto, sono parziali, se non si inquadrano nel contesto in cui vivono.

Puri numeri senza anima, senza senso e anche falsi.

6) Ferie personale scuola

Quest’anno abbiamo dovuto inviare diffide ai DS, poichè per risparmiare il governo ha deciso che il personale precario, quello che viene utilizzato fino al termine delle lezioni (massimo 30 giugno), deve fare le ferie nel periodo del suo contratto, invece di farseli pagare per avere un mese di stipendio in più.

Tanto per essere chiaro, non ci sono molte scelte, in pratica nel periodo natalizio e pasquale e quando ci sono ponti.

Altrimenti la scuola per poter permettere le ferie al supplente, deve pagare straordinario a qualcun altro o chiamare un altro supplente!

Configurando differenze di fatto con quelli, precari o di ruolo, che lavorano fino al 31 agosto.

Si da il caso che la norma è valida dal 1 settenbre 2013, cioè dal prossimo anno scolastico!

Per tutto quest’anno  i DS hanno provato a “imporre” con vari comunicati che i precari prendessero le ferie nel periodo natalizio e pasquale, quando gli studenti sono a casa, ma lo sono anche o docenti.

Si da il casi che qualcuno li avrà chiesti per ignoranza, anche se noi dissuadevamo quelli che ci contattavano.

Gli stessi sindacati, firmatari dei contratti hanno aspettato maggio perchè ci fosse una riunione che chiarisse il punto, che era chiaro e limpido.

E’ vergognoso!

Ricevo una richiesta da un custode nel quale chiede chiarimenti al suo diritto di andare in ferie.

Il DS lo informava che per andare in ferie, lui stesso doveva trovarsi un sostituto!

Normalmente ad aprile le scuole definiscono il piano ferie del personale ATA, suddidivedendo il personale tra luglio e agosto, cercando di soddisfare le diverse esigenze, eventualmente facendo ruotare negli anni il personale.

Io lo so da anni, sembra inverosimile!

In rete velocemente, per non cercare nei testi del contratto, si trova la risposta, che comunico al custode che informi il suo DS e DGSA.

L’orario di lavoro del custode è quello stabilito dagli artt. 52-54 del CCNL/2003 per il personale ATA.
I diritti del custode relativi a congedi, ferie, festività, permessi retribuiti, permessi brevi, malattie sono quelli stabiliti per il restante personale scolastico e regolati dal capo III del contratto medesimo. Pertanto quando il custode è assente dal servizio per le ragioni predette è esentato anche dal compito di custodia e l’onere relativo incombe sul restante personale della stessa qualifica. Tale mansione andrà inserita nel piano delle attività formulato dal DSGA e adottato dal D.S. all’inizio dell’anno scolastico ai sensi dell’art. 52, 3 del contratto stesso.

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2 risposte

  1. lezapp ha detto:

    😉  "Perchi volesse divertirsi, rispetto alle stupidità e banalità. idiozie e supponenza di questo DS "  😉

    P.S. Ti dai un bel dafare…. complimenti e piacere di conoscerti

  2. admin ha detto:

    Complimenti a voi, che siete riusciti a creare un caso, agendo in modo intelligente; per fortuna il potere, chiuso nelle sue rigidità, aiuta!

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