Solidarietà di classe
Un anno fa ho seguito la protesta e la lotta che gli operai della Fiat Mirafiori, aderenti ai Cobas e all’USB, hanno intrapreso davanti alla porta 2 di Mirafiori a Torino.
Per circa un mese ho raccolto, in silenzio, le discussioni ed ho intervistato alcuni di loro. Su Youtube potete trovare le interviste e il film che da questa esperienza ne è venuto fuori.
Il risultato più importante di questa iniziativa è stata la ricostruzione di un rapporto tra buona parte di questi compagni di lotta, che si conserva malgrado la situazione della loro vertenza sia peggiorata.
Malgrado i sindacati, che hanno accettato il diktat dell’ AD Fiat Sergio Marchionne, gioivano perchè avevano mantenuto i posti di lavoro e continuano a raccontare frottole, il periodo di cassa integrazione è senza termine e le prospettive di una riapertura della fabbrica si allontana sempre di più.
Questo era chiaro agli operai della tenda e per un mese hanno provato ad organizzare e coinvolgere gli altri lavoratori della fabbrica.
Forse adesso anche gli altri dovrebbero convincersi che CISL, UIL e FISMIC si sono venduti l’anima per un sacco di lenticchie, o meglio sapevano che il loro padrone aveva bisogno di servi sciocchi e loro ne erano anche contenti di questo ruolo.
Quelli della tenda in questi mesi hanno dato l’anima in giro per l’Italia, partecipando a tutte le iniziative di lotta possibile, dal Piemonte all’Abruzzo, sostenendo con la loro presenza e la loro solidarietà gli altri in lotta.
Loro sono convinti che l’unico modo per vincere contro padroni e oppressori e unirsi e lottare insieme, aiutandosi a vicenda, la chiamano: solidarietà di classe.
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